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- I sottotipi dell'Alzheimer potrebbero influenzare i trattamenti futuri
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- I tassi più bassi di demenza al mondo trovati negli indigeni dell'Amazzonia
- I terribili sintomi fisici della demenza: molto più che rubare la memoria
- I tremori sono comuni nella demenza
- I veri 'giochi per la memoria': mangiare bene per ricordare bene
- Ictus 'silenti', comuni dopo un intervento chirurgico, sono legati a declino cognitivo
- Identificare il declino cognitivo con varie attività di disegno
- Identificata l'area del cervello cruciale per la navigazione in luoghi familiari
- Identificata l'azione tossica diretta dell'amiloide-beta nell'Alzheimer
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- Identificata l'ennesima proteina che può contribuire all'Alzheimer
- Identificata la modalità di progressione dell'Alzheimer nel cervello
- Identificata la molecola che ha effetti anti-invecchiamento sul sistema vascolare
- Identificata la proteina che contribuisce alla neurotossicità della tau nell'Alzheimer
- Identificata molecola cruciale per il ringiovanimento del cervello
- Identificata nel cervello dormiente la chiave per apprendere e dimenticare
- Identificata nuova mutazione genica che altera il rischio di Alzheimer
- Identificata nuova variante genetica che protegge dall'Alzheimer
- Identificata probabile causa dell'Alzheimer
- Identificate aree cerebrali danneggiate dall'ipertensione, coinvolte in declino mentale e demenza
- Identificate cellule cerebrali molto vulnerabili all'Alzheimer
- Identificate le aree della retina che cambiano nell'Alzheimer lieve
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- Identificate proteine che prevedono il rischio futuro di demenza e Alzheimer
- Identificate varianti potenziali di rischio di Alzheimer in portatori e no di APOE4
- Identificati 15 nuovi biomarcatori che predispongono alla demenza
- Identificati biomarcatori utili alla medicina di precisione per l'Alzheimer
- Identificati e caratterizzati tre sottotipi molecolari dell'Alzheimer
- Identificati grandi cambiamenti genetici che contribuiscono al rischio di demenza
- Identificati meccanismi che causano l'accumulo di proteine nell'Alzheimer
- Identificati neuroni che coordinano le reti funzionali nel cervello
- Identificati nuovi mezzi potenziali per rallentare le malattie neurodegenerative
- Identificato farmaco potenziale che previene la diffusione del coronavirus
- Identificato fattore di rischio MODIFICABILE della demenza
- Identificato gene che potrebbe aiutare a prevenire o ritardare l'Alzheimer
- Identificato il gene 'istigatore' associato all'Alzheimer
- Identificato il meccanismo d'azione di un farmaco contro l'Alzheimer
- Identificato il processo biochimico che causa la produzione di tau tossica
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- Identificato meccanismo della memoria a lungo termine, legato anche all'Alzheimer
- Identificato nell'occhio un biomarcatore di neurodegenerazione
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- Identificato nuovo gene dell'Alzheimer nelle donne
- Identificato nuovo obiettivo di trattamento per l'Alzheimer
- Identificato nuovo tracciante PET per la scansione della Tau nell'Alzheimer
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- Identificato processo per rigenerare neuroni negli occhi e nel cervello
- Identificato un nuovo farmaco [potenziale] per curare l'Alzheimer
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