Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Nuovi dettagli sul funzionamento della memoria di breve termine

Investigatori hanno identificato un gruppo di cellule che aiutano a coordinare le funzioni di messa a fuoco e conservazione del cervello che servono a trattenere le informazioni a breve termine.

phase amplitude coupling cedars sinaiEcco come due tipi di onde cerebrali si allineano attraverso l'accoppiamento di ampiezza di fase (Fonte: Rutishauser Lab)

 

Investigatori del Cedars-Sinai di Los Angeles hanno scoperto come le cellule cerebrali responsabili della memoria di lavoro, il tipo di memoria necessario per ricordare un numero di telefono abbastanza lungo da comporlo, coordinano l'attenzione e la memorizzazione di informazioni a breve termine. Lo studio che descrive in dettaglio la loro scoperta è pubblicato su Nature.


"Abbiamo identificato per la prima volta un gruppo di neuroni, influenzati da due tipi di onde cerebrali, che coordinano il controllo cognitivo e la conservazione delle informazioni sensoriali nella memoria di lavoro", ha affermato Jonathan Daume PhD, post-dottorato del laboratorio di Rutishauser al Cedars-Sinai e primo autore dello studio. "Questi neuroni non contengono né archiviano informazioni, ma sono cruciali per la conservazione dei ricordi a breve termine".


La memoria di lavoro, che richiede al cervello di archiviare le informazioni solo per pochi secondi, è fragile e richiede che ci sia una messa a fuoco continua, ha affermato Ueli Rutishauser PhD, direttore del Center for Neural Science and Medicine del Cedars-Sinai e autore senior dello studio. Può essere influenzata da diverse malattie e condizioni.


"Nei disturbi come l'Alzheimer o il disturbo da deficit di attenzione/iperattività, spesso il problema non è la conservazione della memoria, ma piuttosto la capacità di concentrarsi e trattenere una memoria una volta formata", ha detto Rutishauser, professore di neurochirurgia, neurologia e scienze biomediche al Cedars-Sinai. "Riteniamo che comprendere l'aspetto di controllo della memoria di lavoro sarà fondamentale per sviluppare nuovi trattamenti per queste e altre condizioni neurologiche".


Per esplorare come funziona la memoria di lavoro, gli investigatori hanno registrato l'attività cerebrale di 36 pazienti ospedalizzati che avevano avuto l'impianto chirurgico di elettrodi nel cervello nell'ambito di una procedura per diagnosticare l'epilessia. Il team ha registrato l'attività di singole cellule e onde cerebrali mentre i pazienti svolgevano un compito che richiedeva l'uso della memoria di lavoro.


Sullo schermo di un computer, ai pazienti è stata mostrata una singola foto o una serie di tre foto di varie persone, animali, oggetti o paesaggi. Poi, lo schermo è diventato vuoto per poco meno di tre secondi, richiedendo ai pazienti di ricordare le foto che avevano appena visto. È stata quindi mostrata un'altra foto e dovevano decidere se era quella (o una delle tre) che avevano visto prima.


Quando i pazienti che eseguivano l'attività di memoria di lavoro sono stati in grado di rispondere in modo rapido e accurato, gli investigatori hanno notato lo sparo di due gruppi di neuroni: neuroni di 'categoria' che sparano in risposta a una delle categorie mostrate nelle foto, come gli animali, e neuroni di 'accoppiamento fase-ampiezza' (PAC, phase-amplitude coupling).


I neuroni PAC, appena identificati in questo studio, non trattengono alcun contenuto, ma usano un processo chiamato 'accoppiamento di fase-ampiezza' per garantire che i neuroni di 'categoria' si focalizzino e memorizzino il contenuto che hanno acquisito. I neuroni PAC sparano al ritmo delle onde theta del cervello (4-8 Hz), che sono associate alla messa a fuoco e al controllo, nonché alle onde gamma (30-100Hz), che sono collegate all'elaborazione delle informazioni.


Ciò consente loro di coordinare la propria attività con i neuroni di categoria, che sparano anch'essi al ritmo delle onde gamma del cervello, migliorando la capacità dei pazienti di ricordare informazioni conservate nella memoria di lavoro.


"Immagina che quando il paziente vede la foto di un cane, i suoi neuroni di categoria iniziano a sparare 'cane, cane, cane', mentre i neuroni PAC sparano 'focalizzati/ricorda' ", ha detto Rutishauser. "Attraverso l'accoppiamento fase-ampiezza, i due gruppi di neuroni creano un'armonia che sovrappone i loro messaggi, risultando in 'ricorda cane'. Il direttore dell'orchestra, proprio come i neuroni PAC, coordina i vari suonatori perché agiscano in armonia".


I neuroni PAC fanno questo lavoro nell'ippocampo, una parte del cervello conosciuta da lungo tempo per la sua importanza per la memoria a lungo termine. Questo studio offre la prima conferma che l'ippocampo ha un ruolo anche nel controllo della memoria di lavoro, ha affermato Rutishauser.


Questo studio è stato condotto nell'ambito della BRAIN Initiative, un consorzio multi-istituzionale finanziato dai National Institutes of Health, guidato dal Cedars-Sinai. I dati in questo studio, raggruppati attraverso il Cedars-Sinai, l'Università di Toronto e la Johns Hopkins University, sono statisticamente così potenti che una singola istituzione non avrebbe potuto ottenerli da sola data la difficoltà degli esperimenti.


"Uno degli obiettivi della BRAIN Initiative è scoprire - attraverso l'uso di tecnologie innovative - proprietà del cervello umano che finora sono state difficili, se non impossibili, da studiare", ha affermato il dott. John Ngai PhD, direttore della BRAIN Initiative dei NIH. "Qui, sfruttando opportunità insolite permesse dall'iniziativa per chiarire processi complessi nell'uomo, il laboratorio di Rutishauser sta facendo luce sul modo in cui certi neuroni supportano la conservazione dei ricordi nel cervello, un processo che è lontano dall'essere compreso in disturbi cerebrali devastanti come l'Alzheimer e le altre demenze".

 

 

 


Fonte: Cedars-Sinai Medical Center (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: J Daume, [+9], U Rutishauser. Control of working memory by phase–amplitude coupling of human hippocampal neurons. Nature, 2024, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 



Notizie da non perdere

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.