Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Sfruttare una bizzarria genetica per eliminare i rifiuti tossici dal cervello

Aquaporin around blood vesselsUna forma estesa della proteina aquaporina 4 (rosso) riveste i bordi dei piccoli vasi sanguigni nel cervello. I nuclei dei neuroni sono in blu.

I ricercatori della Washington University di St. Louis hanno trovato un nuovo percorso trattabile con farmaci che potenzialmente potrebbe essere usato per aiutare a prevenire la demenza da morbo di Alzheimer (MA).


L'accumulo di amiloide-beta (Aβ) nel cervello è il primo passo nello sviluppo della demenza di MA. Gli scienziati hanno investito innumerevoli ore e milioni di dollari per trovare modi per eliminare l'amiloide prima che sorgessero i sintomi cognitivi, con risultati in gran parte deludenti.


In questo studio, pubblicato il 24 agosto su Brain, i ricercatori hanno trovato il modo di aumentare l'eliminazione dei prodotti di scarto dal cervello dei topi accrescendo una bizzarria genetica nota come readthrough (∼lettura oltre). Questa stessa strategia può anche essere efficace per altre malattie neurodegenerative caratterizzate dall'accumulo di proteine ​​tossiche, come il Parkinson, hanno affermato i ricercatori.


Di tanto in tanto, la proteina cerebrale aquaporina 4 è sintetizzata con una coda extra alla fine. Inizialmente, Darshan Sapkota PhD (che ha guidato questo studio mentre era ricercatore post-dottorato alla Washington University, ma che ora è assistente professore di scienze biologiche all'Università del Texas di Dallas) pensava che questa coda non rappresentasse altro che un fallimento occasionale del controllo di qualità nel processo di produzione della proteina.


"Stavamo studiando la domanda scientifica di base 'Come vengono prodotte le proteine?' e abbiamo notato questa cosa divertente"
, ha detto l'autore senior Joseph Dougherty PhD, professore di genetica e psichiatria alla Washington University ed ex mentore di Sapkota. "A volte il meccanismo di sintesi delle proteine ​​irrompe oltre il cartello di stop alla fine e produce questo pezzettino in più alla fine dell'aquaporina 4. All'inizio, abbiamo pensato che non fosse rilevante. Ma poi abbiamo esaminato la sequenza genica notando che si è conservata tra le specie. E aveva questo schema davvero sorprendente nel cervello: c'era solo in strutture che sono importanti per l'eliminazione dei rifiuti. È allora che ci siamo interessati".


Gli scienziati sapevano già che il macchinario per la produzione di proteine ​​della cellula occasionalmente non riesce a fermarsi dove dovrebbe. Quando i macchinari non si fermano, un fenomeno noto come readthrough, crea forme estese di proteine ​​che a volte funzionano in modo diverso rispetto alle forme regolari.


Sapkota e Dougherty hanno creato strumenti per vedere se la forma lunga di aquaporina 4 si comportava diversamente nel cervello rispetto alla forma normale. Hanno trovato la forma lunga, ma non quella breve, nei cosiddetti piedi finali degli astrociti. Gli astrociti sono una sorta di cellula di supporto che collega i neuroni al sistema circolatorio.


I suoi piedi finali avvolgono i piccoli vasi sanguigni nel cervello e aiutano a regolare il flusso del sangue. I piedi finali degli atrociti sono il posto perfetto dove essere se il tuo compito è quello di mantenere il cervello libero da proteine ​​indesiderate, eliminando i rifiuti dal cervello attraverso il flusso sanguigno, dove possono essere portati via e smaltiti.


Pensando che aumentare la quantità di acquaporina 4 lunga potrebbe aumentare l'eliminazione dei rifiuti, Sapkota ha esaminato 2.560 composti per trovare quelli con la capacità di aumentare la readthrough del gene dell'aquaporina 4. Ne ha trovato due: l'apigenina, un flavone dietetico presente nella camomilla, nel prezzemolo, nelle cipolle e in altre piante commestibili; e la sulfaqinoxalina, un antibiotico veterinario usato nelle industrie della carne e del pollame.


Sapkota e Dougherty hanno collaborato con i ricercatori di MA, nonché coautori dello studio John Cirrito PhD, professore associato di neurologia, e Carla Yuede PhD, prof.ssa associata di psichiatria, neurologia e neuroscienze, per capire la relazione tra aquaporina 4 lunga ed eliminazione dell'Aβ.


I ricercatori hanno studiato topi geneticamente progettati per avere molta amiloide nel cervello. Hanno trattato i topi con apigenina, con sulfaqinoxalina, con un liquido inerte o con un composto placebo che non ha alcun effetto sulla readthrough. I topi trattati con apigenina o solfanoxalina hanno eliminato l'Aβ in modo significativamente più veloce di quelli trattati con una delle due sostanze inattive.


"Ci sono molti dati che dicono che ridurre i livelli di amiloide anche solo del 20%-25% ne blocca l'accumulo, almeno nei topi, e gli effetti che abbiamo visto erano in quel campo", ha detto Cirrito. "Ciò mi dice che questo potrebbe essere un nuovo approccio al trattamento del MA e di altre malattie neurodegenerative che coinvolgono l'aggregazione proteica nel cervello. Non c'è nulla che dice che questo processo sia specifico per l'Aβ. Potrebbe anche migliorare l'eliminazione dell'alfa-sinucleina, con possibili benefici per il Parkinson".


La solfanoxalina non è sicura per l'uso nelle persone, mentre l'apigenina è disponibile come integratore dietetico, ma non si sa quanto entri nel cervello e Cirrito mette in guardia dal consumo di grandi quantità di apigenina nel tentativo di evitare il MA.


I ricercatori stanno lavorando alla ricerca di farmaci migliori che influenzano la produzione della forma lunga di acquaporina 4, testando diversi derivati ​​della solfanoxalina e composti aggiuntivi.


"Stiamo cercando qualcosa che potrebbe essere rapidamente tradotto in clinica", ha detto Sapkota. "Il solo sapere che è un possibile obiettivo di un farmaco è un suggerimento utile che ci può essere qualcosa là fuori che possiamo usare".

 

 

 


Fonte: Tamara Bhandari in Washington University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: D Sapkota, ...[+8], JD Dougherty. Aqp4 stop codon readthrough facilitates amyloid-β clearance from the brain. Brain, 2022, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.