Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Featured

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzheimer'

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di una dieta sana nella prevenzione di malattie debilitanti come il morbo di Alzheimer (MA). Man mano che la malattia progredisce i pazienti con MA soffrono di un declino cognitivo drastico, che influenza la loro qualità di vita. Dato che una certa dieta potrebbe potenzialmente alleviare i sintomi del MA, anche le spezie potrebbero avere un ruolo benefico? Questa possibilità ha motivato un gruppo di ricercatori cinesi!


Secondo un nuovo studio pubblicato nel Chinese Medical Journal il 20 gennaio 2021, scienziati cinesi della 3a Università Medica Militare, dell'Università di Qingdao e della Fudan University, hanno identificato un interessante legame tra il consumo di cibi piccanti e i livelli di biomarcatori associati al MA.


"Abbiamo studiato se il consumo di cibo piccante è associato alla cognizione e ai biomarcatori di MA nel fluido cerebrospinale (CSF), nella popolazione cinese", spiega il dott. Yan-Jiang Wang, l'autore senior dello studio,


Il team ha eseguito due studi paralleli: uno studio 'controllo-di-caso' con un numero uguale di pazienti con MA e di individui che erano 'cognitivamente normali', e un altro studio di coorte con il doppio di individui senza MA. Hanno valutato il consumo di cibo piccante attraverso un questionario di frequenza alimentare che ha indicato la frequenza di consumo di un numero definito di cibi piccanti da parte di questi individui, durante il periodo di valutazione.


Hanno anche eseguito sui partecipanti il Mini-Mental Status Examinationun (MMSE), i cui punteggi determinano se l'individuo valutato non ha deterioramento cognitivo, oppure se è lieve, moderato o grave. Infine, hanno confrontato i risultati del questionario con i livelli di biomarcatori relativi al MA di questi individui.


È interessante notare che nello studio a controllo-di-caso, gli scienziati hanno osservato che i pazienti con MA avevano consumato cibo meno piccante, rispetto agli individui considerati cognitivamente normali. Inoltre, hanno scoperto che i punteggi QFA si correlavano positivamente con i punteggi MMSE, implicando che il consumo di cibo piccante può alterare lo stato cognitivo e può servire come strategia preventiva contro il declino cognitivo.


I loro risultati sono stati rafforzati da risultati simili dello studio di coorte. Anche qui punteggi più alti si sono associati a livelli più elevati di amiloide-beta (Aβ42), un biomarcatore ben noto di MA, ma si sono associati negativamente al rapporto tra tau fosforilata/ Aβ42 e al rapporto tau totale/ Aβ42, nel fluido cerebrospinale degli individui valutati.


Commentando i risultati dello studio, il dott. Wang afferma:

"Il consumo di cibo piccante è strettamente correlato ai livelli di cognizione più elevati e all'inversione dei biomarcatori di MA nel CSF, suggerendo che una dieta ricca di capsaicina potrebbe avere il potenziale di modificare lo stato cognitivo e le patologie cerebrali associate al MA".


Anche se sono necessarie ulteriori ricerche per accertare il potenziale terapeutico di questi risultati, aggiungere un po' di peperoncino al tuo cibo potrebbe fare molto per prevenire il MA!

 

 

 


Fonte: Chinese Medical Journal via PR Newswire (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Ding-Yuan Tian, Jun Wang, Bin-Lu Sun, Zhen Wang, Wei Xu, Yang Chen, Ying-Ying Shen, Chen Li, Hui-Yun, Zhou Dong-Wan, Fa-Ying, Xu Yi, Gui-Hua Zeng, Zhi-Qiang Xu, Li-Yong Chen, Jin-Tai Yu, Yan-Jiang Wang. Spicy food consumption is associated with cognition and cerebrospinal fluid biomarkers of Alzheimer disease. Chinese Medical Journal, Jan 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.