Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Dan Gibbs: la dieta MIND rivista

total flavonol consumption inversely correlate with chance of getting AlzheimerFonte: Holland et al, Neurology Apr 2020

Nel 2015, la compianta dott.ssa Martha Clare Morris e i suoi colleghi della Rush University di Chicago hanno pubblicato il primo studio sugli effetti della dieta MIND sul rischio di morbo di Alzheimer (MA). La dieta MIND (Mediterranean-DASH Intervention for Neurodegenerative Delay, intervento DASH-mediterraneo per il ritardo neurodegenerativo) è un ibrido tra la dieta mediterranea e la dieta DASH (Dietary Approaches to Stop Hypertension, approcci dietetici per fermare l'ipertensione), ma differisce per l'aggiunta di bacche e noci e restrizioni più rigorose sui latticini.


Per alcuni potrebbe essere più facile da seguire, rispetto alla dieta mediterranea che richiede il consumo giornaliero di pesce. In quel rapporto del 2015, la dieta MIND ha abbassato fino al 53% il rischio di sviluppare il MA nei partecipanti che hanno aderito rigorosamente alla dieta e di circa il 35% in coloro che l'hanno seguita solo in parte. Questi risultati sono stati confermati da allora da diversi studi e in almeno uno di questi la dieta MIND era più efficace della dieta mediterranea per prevenire il MA.


Il gruppo della Rush ha scoperto che i prodotti chimici chiamati flavonoidi, e in particolare un sottogruppo chiamato flavonoli, può essere una delle chiavi del successo della MIND e di altre diete in stile mediterraneo. In uno studio del 2020 pubblicato su Neurology (1), hanno dimostrato che il consumo totale di flavonoli era inversamente correlato alla possibilità di contrarre il MA.


Come si vede nel grafico iniziale, i partecipanti nei primi due quintili del consumo di flavonoli, vale a dire che hanno mangiato più cibi contenenti flavonoli, avevano meno probabilità di contrarre il MA mentre invecchiavano, rispetto a quelli nel quintile inferiore.


Mi sono divertito a sfogliare le tavole USDA del contenuto di flavonoidi (e flavonoli) di vari alimenti. In generale, gli alimenti con più flavonoli totali sono varie erbe, verdure verdi (in particolare quelle amare) e bacche. Il contenuto di gran lunga maggiore in una porzione normale di verdura è nel cavolo. Alcune delle erbe ne hanno di più, ma la dimensione della porzione sarebbe molto inferiore. Le cipolle sono una fonte sorprendentemente buona di flavonoli.


Nella parte inferiore dell'elenco, gli alimenti con livelli di flavonoli non rilevabili sono avocado e funghi. Credo che l'olio di avocado sia considerato sano, quindi continuerò a godermelo. Senza dubbio, il gusto del cavolo si può acquisire, ma ora fa parte della mia dieta quotidiana, e me lo godo sia crudo che cotto. Crudo, ovviamente, ha più flavonoli.


Infine, ci sono informazioni crescenti che suggeriscono che una dieta ricca di flavonoidi può rallentare anche altre malattie degenerative. Uno studio recente (2) su Movement Disorders ha scoperto che aderire alla dieta MIND o mediterranea ha ritardato l'insorgenza del Parkinson e un altro su Neurology (3) ha scoperto che aderire alla dieta MIND ha ridotto la mortalità nel Parkinson.


Ho parlato molte volte di questo in questo blog e lo enfatizzerò di nuovo perché è così importante: le modifiche allo stile di vita come dieta, esercizio aerobico, rimanere intellettualmente e socialmente attivi, dormire almeno 7 ore a notte e gestire i fattori di rischio cardiovascolare come malattie cardiache, ipertensione, colesterolo e diabete, sono efficaci nel rallentare la progressione del MA e ridurre la possibilità di avere la demenza del MA. Non ci sono ancora farmaci che ci arrivano nemmeno vicino.

 

 

 


Fonte: Daniel Gibbs in A Tattoo On My Brain (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

L'autore: "Sono un neurologo in pensione con la malattia di Alzheimer in fase iniziale. Mi sono preso cura di molti pazienti con Alzheimer e altre demenze nei 25 anni di pratica di neurologia generale a Portland, in Oregon. Ho scritto delle mie esperienze con Alzheimer da due prospettive, paziente e medico, nel libro A Tattoo On My Brain: A Neurologist’s Personal Battle against Alzheimer’s Disease (un tatuaggio sul mio cervello: la battaglia personale di un neurologo contro l'Alzheimer), edito da Cambridge University Press".

Riferimenti:

  1. TM Holland, [+5], MC Morris, Dietary flavonols and risk of Alzheimer dementia. Neurology, 2020, DOI
  2. A Metcalfe-Roach, [+8], S Appel-Cresswell. MIND and Mediterranean Diets Associated with Later Onset of Parkinson's Disease. Mov Disord, 2021, DOI
  3. X Zhang, [+], X Gao. Intake of Flavonoids and Flavonoid-Rich Foods and Mortality Risk Among Individuals With Parkinson Disease. Neurology, 2022, doi

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.