Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Featured

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo da zero

rat brain htt gene tuszynskiSezione trasversale del cervello di topo con cellule (blu) che esprimono livelli normali del gene huntingtina mentre alle cellule rosse è stato tolto il gene, e hanno meno rigenerazione.

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secondo nuovi risultati pubblicati il 15 aprile 2020 su Nature da ricercatori della University of California San Diego, con colleghi di altre istituzioni. Gli scienziati riferiscono che, nel loro stato immaturo appena adottato, le cellule riescono a far ri-crescere nuove connessioni che, nelle giuste condizioni, possono aiutare a ripristinare la funzione persa.


Riparare i danni al cervello e al midollo spinale può essere la sfida più scoraggiante della scienza medica. Fino a tempi relativamente recenti, sembrava un compito impossibile. Il nuovo studio delinea una “tabella di marcia trascrizionale della rigenerazione nel cervello adulto”.


“Usando gli strumenti incredibili delle moderne neuroscienze, la genetica molecolare, la virologia e la potenza di calcolo, siamo riusciti per la prima volta a identificare come l'intero set di geni della cellula di un cervello adulto si resetta al fine di rigenerarsi. Questo ci dà una visione fondamentale sul modo in cui avviene la rigenerazione, a livello trascrizionale“, ha detto l'autore senior Mark Tuszynski MD/PhD, professore di neuroscienze e direttore del Translational Neuroscience Institute della UC San Diego.


Utilizzando un topo modello, Tuszynski e i colleghi hanno scoperto che dopo un infortunio, neuroni maturi nel cervello adulto tornano a uno stato embrionale. “Chi l'avrebbe mai pensato!”, ha detto Tuszynski. “Solo 20 anni fa, pensavamo ancora al cervello adulto come statico, terminalmente differenziato, completamente assodato e immutabile”.


Ma il lavoro di Fred “Rusty” Gage PhD, presidente e professore dell'Istituto Salk per gli studi biologici e professore a contratto alla UC San Diego, e di altri ricercatori, ha trovato che vengono continuamente prodotte nuove cellule cerebrali nell'ippocampo e nella zona subventricolare, reintegrando queste regioni del cervello per tutta la vita.


“Il nostro lavoro radicalizza ulteriormente questo concetto”, ha detto Tuszynski. “La capacità del cervello di auto-ripararsi o auto-sostituirsi non è limitata a due sole aree. Al contrario, quando una cellula della corteccia del cervello adulto è ferita, ritorna (a livello trascrizionale) a neurone corticale embrionale. E in questo stato regredito e molto meno maturo, può far ricrescere gli assoni, se c'è un ambiente in cui crescere. A mio parere, questa è la caratteristica più notevole dello studio ed è decisamente scioccante“.


Per fornire un “ambiente incoraggiante per la ricrescita” Tuszynski e colleghi hanno studiato come i neuroni danneggiati rispondono dopo una lesione del midollo spinale. Negli ultimi anni, i ricercatori sono andati notevolmente avanti con la possibilità di usare le cellule staminali neurali trapiantate per stimolare la riparazione delle lesioni del midollo spinale e ripristinare la funzione persa; in sostanza, inducendo i neuroni ad estendere gli assoni attraverso un sito di lesione, ricollegando i nervi mozzati.


L'anno scorso, per esempio, un team multidisciplinare guidato da Kobi Koffler PhD, assistente professore di neuroscienze, Tuszynski e Shaochen Chen PhD, professore di nanoingegneria e membro di facoltà all'Istituto di Ingegneria in Medicina alla UC San Diego, hanno descritto l'uso di impianti stampati in 3D per promuovere la crescita delle cellule nervose nelle lesioni del midollo spinale dei ratti, ripristinando le connessioni e le funzioni perse.


L'ultimo studio ha prodotto una seconda sorpresa: nel promuovere la crescita e la riparazione dei neuroni, uno dei percorsi genetici essenziali coinvolge il gene huntingtina (HTT), che, se mutato, causa la malattia di Huntington, una malattia devastante caratterizzata dalla progressiva rottura delle cellule nervose il cervello.


La squadra di Tuszynski ha scoperto che il “trascrittoma rigenerativo” (la raccolta di molecole di RNA messaggero usata dai neuroni cortico-spinali) è sostenuto dal gene HTT. Nei topi geneticamente modificati per mancare del gene HTT, le lesioni del midollo spinale hanno mostrato una carenza significativa di germinazione neuronale e rigenerazione.


“Mentre è stato fatto molto lavoro per cercare di capire perché le mutazioni dell'huntingtina causano la malattia, sappiamo molto meno sul ruolo normale dell'huntingtina”, ha detto Tuszynski. “Il nostro lavoro mostra che l'huntingtina è essenziale per promuovere la riparazione dei neuroni del cervello. Perciò le mutazioni in questo gene potrebbero determinare l'impossibilità del neurone adulto di riparare se stesso. Questo, a sua volta, potrebbe comportare la degenerazione neuronale lenta che si traduce in malattia di Huntington”.

 

 

 


Fonte: Scott LaFee in University of California - San Diego (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Gunnar Poplawski, Riki Kawaguchi, Erna Van Niekerk, Paul Lu, Neil Mehta, Philip Canete, Richard Lie, Ioannis Dragatsis, Jessica Meves, Binhai Zheng, Giovanni Coppola, Mark Tuszynski. Injured adult neurons regress to an embryonic transcriptional growth state. Nature, 2020, DOI

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.