Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Primo ‘patoconnettoma’: possibili benefici per Alzheimer e altre neurodegenerazioni

pathoconnectome mainImmagine 2-D patoconnettoma mostra dendriti di cellule bipolari e le posizioni delle loro sinapsi con fotorecettori ad asta (rosso), a cono (blu) e indeterminati (giallo).

Gli scienziati del John A. Moran Eye Center dell'Università dello Utah hanno raggiunto un altro primato nel campo della connettomica, lo studio delle connessioni sinaptiche tra i neuroni.


Il Marclab for Connectomics del Moran è stato il primo a completare una mappa dei circuiti della retina (connettoma) nel 2011. Ora il laboratorio finanziato dai National Institutes of Health (NIH) ha prodotto il primo patoconnettoma, mostrando come una malattia dell'occhio altera i circuiti della retina.


Le implicazioni della ricerca vanno ben oltre le malattie degli occhi. L'occhio ci dà insegnamenti applicabili ad una serie di malattie neurodegenerative che comprendono l'Alzheimer, il Parkinson, l'epilessia e il morbo di Lou Gehrig.


“I componenti della neurodegenerazione che vediamo negli occhi sembrano imitare quelli che vediamo nel cervello”, ha spiegato la prima autrice dello studio Rebecca L. Pfeiffer PhD. “Quindi questo patoconnettoma ci permette di apprendere le regole fondamentali del modo in cui le malattie neurodegenerative alterano le reti neurali in generale. L'obiettivo finale è capire come sviluppare nuove terapie per prevenire o interferire con il ricablaggio della rete indotto dalla malattia“.


Il Marclab ha sviluppato il patoconnettoma da un modello di retinite pigmentosa di stadio precoce, una malattia ereditaria della retina che può portare alla cecità. L'insieme immenso di dati  compilati per costruire il patoconnettoma ha richiesto anni per essere assemblato ed è aperto all'uso di altri ricercatori. Il Marclab sta lavorando a un secondo e terzo patoconnettoma che mostrano come la retina si auto-ricabla nelle fasi più avanzate della retinite pigmentosa.


Il Marclab ha costruito il patoconnettoma studiando 946 sezioni di tessuto con due microscopi elettronici a trasmissione, che funzionano senza sosta quasi ogni giorno dell'anno per produrre una quantità di dati senza precedenti, che ci permettono di comprendere la circuiteria retinica. Nel 2018, la Lawrence T. and Janet T. Dee Foundation ha generosamente finanziato il secondo microscopio elettronico a trasmissione del laboratorio. Il primo era stato fornito da Martha Ann Dumke Healy, donatrice del Moran.

 

 

 


Fonte: University of Utah Health (> English)- Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Rebecca Pfeiffer, James Anderson, Jeebika Dahal, Jessica Garcia, Jia-Hui Yang, Crystal Sigulinsky, Kevin Rapp, Daniel Emrich, Carl Watt, Hope Johnstun, Alexis Houser, Robert Marc, Bryan Jones. A pathoconnectome of early neurodegeneration: Network changes in retinal degeneration. Experimental Eye Research, 15 Aug 2020, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.