Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


L'esposizione umana all'alluminio legata all'Alzheimer familiare

Amyloid beta and aluminum in plaque of Alzheimer donorAmiloide-beta (verde fluo) e alluminio (arancio fluo) nelle placche senili del tessuto cerebrale di un donatore con Alzheimer familiare.

Un nuovo studio pubblicato sul Journal of Alzheimer's Disease supporta un crescente corpo di ricerca che collega l'esposizione umana all'alluminio con il morbo di Alzheimer (MA). I ricercatori hanno trovato una notevole quantità di alluminio nel tessuto cerebrale di donatori con MA familiare. Lo studio ha anche riscontrato un alto grado di co-localizzazione con la proteina amiloide-beta (Aβ), che porta all'insorgenza precoce della malattia.


“Questo è il secondo studio a confermare l'accumulo significativamente elevato [di alluminio] nel cervello del MA familiare, ma è il primo a dimostrare un'associazione univoca tra la posizione dell'alluminio e l'Aβ nella malattia. Ciò dimostra che alluminio e Aβ sono intimamente intrecciati nella neuropatologia“, ha spiegato l'autore senior Christopher Exley PhD, professore di Chimica Bioinorganica della Keele University (Staffordshire / GB).


L'associazione tra alluminio e Aβ è stata suggerita oltre 40 anni fa. In uno studio precedente, il tessuto cerebrale di donatori della GB con diagnosi di MA familiare aveva mostrato accumuli significativi di alluminio. Per capire meglio questo rapporto, i ricercatori dello studio attuale hanno misurato l'alluminio nel tessuto cerebrale di un gruppo di donatori colombiani con MA familiare che condividevano una specifica mutazione.


La mutazione porta a livelli elevati di Aβ, a una insorgenza precoce della malattia, e a un'eziologia aggressiva di malattia. I livelli sono stati confrontati con un insieme di controllo di tessuti cerebrali da donatori senza diagnosi di malattia neuropatologica. Hanno anche usato la scansione con microscopia a fluorescenza specifica per l'alluminio per indagare il rapporto tra alluminio e Aβ nel MA familiare.


I risultati sono stati sorprendenti. Il contenuto di alluminio nel tessuto cerebrale dei donatori con la mutazione genetica era universalmente elevato: il 42% dei tessuti aveva un livello considerato patologicamente significativo, e i livelli erano significativamente superiori rispetto a quelli del gruppo di controllo.


Gli studi di scansione hanno identificato i depositi di alluminio in tutti i tessuti cerebrali studiati. Erano prevalentemente co-localizzati con l'Aβ nelle placche senili e, occasionalmente, nel sistema vascolare del cervello. L'alluminio è stato trovato anche separatamente dall'Aβ nei compartimenti intracellulari, comprese le cellule glia e gli assoni neuronali. I risultati suggeriscono con forza che le predisposizioni genetiche note per aumentare l'Aβ nel tessuto cerebrale predispongono anche gli individui ad accumulare e trattenere l'alluminio nel tessuto cerebrale.


“La localizzazione convincente dell'alluminio con l'Aβ, un giocatore centrale del MA, rafforza il legame dell'alluminio con la patogenesi di MA”, ha commentato George Perry PhD, professore di biologia e cattedra di neurobiologia dell'Università del Texas di San Antonio, nonché capo redattore del Journal of Alzheimer's Disease.


“Si potrebbe vedere l'aumento di Aβ nel tessuto cerebrale come risposta a elevati livelli di alluminio, o che l'alluminio favorisce l'accumulo di Aβ”, ha detto il dott. Exley. “In entrambi i casi, la nuova ricerca conferma la mia determinazione che all'interno della normale durata di vita degli esseri umani, non ci sarebbe alcun MA se non ci fosse alluminio nel tessuto cerebrale. No alluminio, no Alzheimer”.

 

 

 


Fonte: Keele University via IosPress (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Matthew Mold, Caroline Linhart, Johana Gómez-Ramírez, Andrés Villegas-Lanau, Christopher Exley. Aluminum and Amyloid-β in Familial Alzheimer’s Disease. Journal of Alzheimer's Disease, 13 Jan 2020, DOI

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.