Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Consulenti governo GB: nessuna prova certa che dieta sana protegga dalla demenza

Il Comitato Scientifico Consultivo per la Nutrizione (SACN) del governo della GB ha affermato che non c'è alcuna prova che un qualsiasi nutriente o integratore alimentare specifico possa scongiurare la malattia degenerativa del cervello.


La revisione ha rivisto dozzine di studi che avevano esaminato il ruolo di diversi tipi di dieta e integratori.


Alcuni studi hanno scoperto che coloro che seguono la dieta mediterranea - un regime ricco di pesce, verdure, frutta e legumi - hanno meno probabilità di sviluppare la demenza.


Ma la revisione ha concluso che tali prove erano 'osservazionali', il che significa che non potevano dimostrare che le abitudini alimentari sane fossero la ragione dei tassi più bassi di malattia. Chi aveva scelto una tale dieta può aver avuto anche altre abitudini (come più esercizio fisico) che sono legate a un tasso più basso di demenza.


Ricerche precedenti avevano suggerito che gli oli di pesce omega-3 e la vitamina B possano scongiurare la malattia che fa deperire il cervello. Ma, secondo la revisione, "non ci sono prove che specifici nutrienti o integratori alimentari possano influire sul rischio di danno cognitivo o demenza".


Il comitato è consulente in materia di salute del Ministero della Salute e della Sanità Pubblica dell'Inghilterra (PHE), la cui responsabile della nutrizione, dott.ssa Alison Tedstone, ha dichiarato:

"Questo rapporto conferma ampiamente i consigli esistenti per seguire una dieta sana, come illustrato nella Guida Eatwell.

"Tuttavia, anche se il rapporto indica che attualmente non ci sono prove sufficienti a sostegno di una relazione tra dieta e prevenzione della demenza, una dieta sana ed equilibrata è vitale per raggiungere un peso sano ed evitare problemi di salute legati all'obesità, incluso il diabete di tipo 2, le malattie cardiache e alcuni tipi di cancro".

 

I tassi di obesità della Gran Bretagna sono i più alti dell'Europa occidentale, con un ritmo di aumento persino più veloce di quelli degli Stati Uniti.


Il rapporto SACN ha concluso che l'aderenza a un modello alimentare mediterraneo è associato a un rischio ridotto di decadimento cognitivo lieve e di demenza, compreso il morbo di Alzheimer.


Ma gli autori hanno sottolineato che la maggior parte delle prove alla base di questa scoperta proviene da studi osservazionali - il che significa che non si possono trarre conclusioni definitive su causa ed effetto - e hanno chiesto ulteriori esperimenti per stabilire il legame.


E non ci sono prove sufficienti per confermare un legame tra assunzione di singoli nutrienti (tipo vitamine del gruppo B, C ed E e acidi grassi omega-3) e rischio di demenza.


Il dott. Matthew Norton, direttore delle politiche e dell'impatto di Alzheimer's Research UK, ha dichiarato:

"Il cervello, proprio come le altre parti del corpo, può essere influenzato dal modo in cui conduciamo la nostra vita. Anche se una dieta equilibrata è un modo per mantenere un cervello sano, le migliori evidenze attuali suggeriscono che integratori o sostanze nutritive non offrono alcun valore preventivo aggiuntivo.

"Più evidenze puntano a una serie di altri fattori di stile di vita che possono avere un ruolo: non fumare, rimanere mentalmente e fisicamente attivi, bere solo con moderazione e tenere sotto controllo la pressione sanguigna e il colesterolo, sono tutti modi per mantenere sano il cervello nella fase avanzata della vita".

 

 

 


Fonte: Laura Donnelly in The Telegraph (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.