Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Mangiare pesce una volta alla settimana può allontanare l'Alzheimer

Mangiare pesce alla griglia si crede alla doga fuori di Alzheimer in età avanzata, secondo un nuovo studioRicercatori affermano che mangiare pesce alla griglia o al forno anche solo una volta a settimana potrebbe allontanare l'Alzheimer, fermando il restringimento del cervello.

Un nuovo studio stabilisce per la prima volta un collegamento diretto tra il consumo di pesce e la salute delle 'cellule grigie' che sono vitali per la memoria e altre funzioni chiave del cervello.

Ha usato per oltre 10 anni la risonanza magnetica per monitorare la salute del cervello di 260 persone sane e il collegamento con il consumo di pesce. Quelli che mangiano pesce almeno una volta alla settimana hanno livelli più elevati di materia grigia, purchè il pesce sia alla griglia o al forno, mentre il pesce fritto non ha avuto benefici.

Il nuovo di studio di 10 anni dei ricercatori statunitensi della School of Medicine della University of Pittsburgh sarà presentato al meeting annuale della Radiological Society of North America a Chicago. L'autore principale Cyrus Raji, dell'UPMC e della University of Pittsburgh School of Medicine, ha dichiarato: 'Questo è il primo studio a stabilire una relazione diretta tra consumo di pesce, struttura del cervello e rischio di Alzheimer. I risultati mostrano che le persone che hanno consumato pesce al forno o alla griglia almeno una volta alla settimana hanno una migliore conservazione del volume di materia grigia nella risonanza magnetica del cervello, nelle aree a rischio per l'Alzheimer'.

L'Alzheimer e le altre forme di demenza, che causano restringimento del cervello, colpiscono più di 700.000 persone nel Regno Unito. Complessivamente 260 persone sono state arruolate in questo studio recente, selezionate da un progetto di ricerca diverso che riguardava persone con problemi di cuore, ma senza deterioramento mentale. 163 pazienti consumavano pesce su base settimanale e la maggior parte mangiavano pesce 1-4 volte alla settimana, sulla base dei dati del questionario. Ogni paziente è stato sottoposto a risonanza magnetica volumetrica in 3-D del cervello ottenendo dati utilizzati per mappare il volume della materia grigia in diverse aree del cervello nel corso di un periodo di 10 anni.

Si è visto che il consumo regolare di pesce, 1-4 volte alla settimana, preserva la materia grigia e riduce il rischio di Alzheimer. Quando c'erano aree più ampie del cervello nell'ippocampo, nella corteccia cingolata posteriore e nelle regioni orbitali corteccia frontale, c'era un taglio di cinque volte del rischio di sviluppare la perdita di memoria nota come decadimento cognitivo lieve o Alzheimer. Lo studio aveva presenza di controlli per età, sesso, istruzione, razza, obesità, attività fisica, e presenza o assenza di apolipoproteina E4 (ApoE4), un gene che aumenta il rischio di sviluppare Alzheimer.

Il dr Raji ha detto che il volume cerebrale era cruciale per la salute del cervello e quando rimane più elevato, è mantenuta la salute del cervello. Il calo dei livelli di materia grigia indicano che le cellule cerebrali si stanno riducendo. Egli ha detto: 'Il consumo di pesce al forno o alla griglia porta a neuroni più forti nella materia grigia del cervello, rendendoli più grandi e più sani. Questa semplice scelta di vita, aumenta la resistenza del cervello all'Alzheimer e riduce il rischio per il disturbo'.

I risultati hanno dimostrato anche un aumento dei livelli di attività mentale nelle persone che mangiavano pesce. 'La memoria di lavoro, che permette alle persone di concentrarsi sulle attività e impegnare le informazioni sulla memoria a breve termine, è uno dei domini cognitivi più importanti' ha detto il dottor Raji. 'La memoria di lavoro è distrutta dall'Alzheimer. Abbiamo trovato elevati livelli di memoria di lavoro nelle persone che hanno mangiato pesce al forno o alla griglia su base settimanale, anche tenendo conto di altri fattori, come istruzione, età, genere e attività fisica'. Ma mangiare pesce fritto però, non ha aumentato il volume della materia grigia o la protezione contro il declino cognitivo.

Cartoon Pugh
"Il gatto ha finito ancora una volta le parole crociate!"

Precedenti ricerche avevano scoperto che mangiare pesce tre volte alla settimana porta a una riduzione nelle lesioni cerebrali dannose che possono scatenare l'Alzheimer e l'ictus. Si pensa che gli acidi grassi omega 3 nell'olio di pesce posano ridurre l'infiammazione del cervello e svolgere un ruolo nello sviluppo del cervello e nella rigenerazione delle cellule nervose. Il pesce azzurro contiene i più alti livelli di acidi grassi omega 3, che sono considerati essenziali perché il corpo non può produrli da altre fonti e dobbiamo ottenerlo dalla dieta.

La Dssa Anne Corbett, direttrice di ricerca dell'Alzheimer's Society, ha detto: 'Questo studio di dimensioni modeste si aggiunge alle prove esistenti che suggeriscono che il consumo di pesce riduce il rischio di sviluppare decadimento cognitivo. Tuttavia, questo studio non ha tenuto in considerazione anche gli altri fattori di stile di vita, come gli altri alimenti o l'esercizio, che potrebbero avere avuto un effetto. Il modo migliore per diminuire le probabilità di sviluppare la demenza è quello di avere una dieta sana, che comprende frutta e verdura, insieme a esercizio fisico regolare e smettere di fumare. Mentre la ricerca sulle cause della demenza è importante, sono vitali anche i servizi di buona qualità per le persone che vivono con la condizione. L'Alzheimer's Society, come parte della Dementia Action Alliance, sta chiedendo oggi che i servizi per la demenza siano eclusi dai tagli degli enti locali'.

 

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

 


Pubblicato da Jenny Hope in MailOnLine il 30 novembre 2011 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione, una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e a informarti:

Notizie da non perdere

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)