Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


MAKS: prevenzione del declino da demenza senza farmaci

Ci sono molte cause diverse di demenza e, anche se la sua progressione può essere veloce o lenta, sono sempre degenerative. I sintomi della demenza sono confusione, perdita di memoria e problemi di linguaggio e di comprensione.

It can be upsetting for both the affected person and their relatives and carers. Può essere sconvolgente sia per la persona interessata che per i suoi familiari e badanti.

Una nuova ricerca pubblicata sulla rivista ad accesso libero BMC Medicine di BioMed Central dimostra che un regime di esercizi comportamentali e mentali è in grado di arrestare la progressione della demenza. Ricercatori guidati dal Prof. Graessel, della Friedrich-Alexander-Universität Erlangen, ha incluso nel loro studio pazienti con demenza provenienti da cinque case di cura in Baviera. Dopo una selezione casuale, la metà dei pazienti sono stati inclusi in un 'intervento' della durata di un anno, denominato MAKS, costituito da due ore di terapia di gruppo, sei giorni alla settimana. Inoltre tutti i pazienti hanno mantenuto la loro cura normale e le attività regolari fornite dalla casa di cura.

Il sistema MAKS è composto da stimolazione motoria (M), tra cui giochi come il bowling, croquet, ed esercizi di bilanciamento; attività di 'vita quotidiana' (A), tra cui preparazione di snack, giardinaggio e artigianato e da stimolazione cognitiva (K), in forma di puzzle individuali e di gruppo. La sessione di terapia inizia con una introduzione di dieci minuti, che i ricercatori definito 'elemento spirituale' (S), dove i partecipanti discutono argomenti come la 'felicità', o cantano una canzone o un inno.

Dopo 12 mesi di terapia di gruppo MAKS ha mantenuto il proprio livello sulla scala Alzheimer's Disease Assessment Scale (ADAS) e, cosa ancora più importante, hanno mantenuto la loro capacità di svolgere attività della vita quotidiana, mentre tutti quelli nel gruppo di controllo hanno mostrato una diminuzione della capacità cognitiva e funzionale.

Il Prof. Graessel ha spiegato: "Mentre abbiamo osservato un risultato migliore per i pazienti con demenza da lieve a moderata, il risultato della terapia MAKS su ADAS (funzione cognitiva) è stato almeno altrettanto buono di quella con inibitori della colinesterasi. Inoltre abbiamo scoperto che l'effetto sulla capacità dei pazienti di svolgere compiti di vita quotidiana (come misurato dalla prova Erlanger della vita quotidiana (E-ADL)) è stato maggiore del doppio rispetto a quello ottenuto con la terapia farmacologica. Ciò significa che la terapia MAKS è in grado di estendere la qualità e la partecipazione nella vita delle persone con demenza all'interno dell'ambiente di casa di cura. Siamo attualmente nella fase di estensione di questi risultati preliminari per vedere se questa prevenzione del declino della demenza può essere mantenuta per un periodo di tempo più lungo".

 

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

 


Fonte: Materiale della BioMed Central.

Riferimento: Elmar Graessel, Renate Stemmer, Birgit Eichenseer, Sabine Pickel, Carolin Donath, Johannes Kornhuber, Katharina Luttenberger. Non-pharmacological, multicomponent group therapy in patients with degenerative dementia: a 12-month randomised, controlled trial. BMC Medicine, 2011; (in press) [link].

Pubblicato in ScienceDaily il 30 novembre 2011 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione, una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e a informarti:

Notizie da non perdere

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.