Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


L'attività intellettuale quotidiana può prevenire o ritardare la demenza

La partecipazione attiva ad attività intellettuali, come leggere e giocare a giochi da tavolo o giochi di carte, può ritardare o prevenire la demenza negli anziani, anche se queste attività si svolgono in età avanzata, secondo una nuova ricerca.


Gli investigatori hanno studiato fino a 7 anni più di 15.000 adulti over-65 e hanno scoperto che coloro che hanno dichiarato di partecipare ad attività intellettuali avevano meno probabilità di sviluppare demenza, anche dopo aver aggiustato i dati per i comportamenti sanitari, le comorbilità fisiche e psichiatriche e i fattori socio-demografici.


"Gli stili di vita sono modulatori importanti della cognizione in età avanzata", ha detto Linda C. W. Lam MD, docente del Dipartimento di Psichiatria dell'Università Cinese di Hong Kong. "Con questo ampio campione, siamo riusciti a controllare altri confondenti fisici e di stile di vita, quindi le nostre scoperte forniscono una solida evidenza che i benefici delle attività intellettuali sono indipendenti dalla salute fisica".


Lo studio è stato pubblicato nel numero di luglio di JAMA Psychiatry.

 

Causalità inversa?

"Sempre più evidenze suggeriscono che la partecipazione attiva alle attività intellettuali ... può aiutare a ridurre il rischio di demenza tra gli anziani", scrivono gli autori.


Tuttavia, non è chiaro se l'attività intellettuale di per sé sia ​​protettiva contro la demenza o se siano coinvolti altri fattori. Le persone che intraprendono attività intellettuali si impegnano in genere in attività di promozione della salute, come l'esercizio fisico, una dieta equilibrata, e non fumano.


Inoltre, le attività intellettuali "spesso sono una combinazione di componenti cognitive, sociali e ricreative", quindi è difficile valutare se è l'allenamento cognitivo, l'impegno sociale o l'esperienza positiva a contribuire alla migliore salute cognitiva.


Sebbene studi precedenti escludessero persone con demenza al basale, le persone in stadi preclinici di demenza possono aver già avuto difficoltà nelle attività intellettuali e aver limitato il loro coinvolgimento in tali attività.


"Tale causalità inversa potrebbe introdurre devianze nell'associazione osservata. Ciò che ci ha motivato a condurre questo studio è che siamo stati ispirati dagli adulti sani che sono rimasti attivi nella comunità, così come dalla letteratura che supporta i benefici delle attività di stile di vita sulla cognizione", ha riferito la Lam.


I ricercatori hanno studiato individui over-65 residenti in comunità (n = 15.582) che si erano presentati ai Centri Salute degli Anziani del Dipartimento della Sanità di Hong Kong dal 1° gennaio al 30 giugno 2005. I partecipanti non dovevano avere avuto ictus, Parkinson o demenza e dovevano avere ottenuto punteggi più alti rispetto a una soglia specifica per l'istruzione nella versione cantonese del Mini-Mental State Examination al basale.


I partecipanti sono stati seguiti fino a 6 anni (mediana di 5 anni, intervallo interquartile, 3 - 6 anni). L'esito era la demenza clinica incidente.


Le "attività intellettuali" consistevano nella lettura di libri, giornali o riviste; giochi da tavolo, Mahjong o giochi di carte; e scommesse sulle corse dei cavalli.

 

 

 


Fonte: Batya Swift Yasgur MA/LSW in Medscape (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Allen T. C. Lee, Marcus Richards, Wai C. Chan, Helen F. K. Chiu, Ruby S. Y. Lee, Linda C. W. Lam. Association of Daily Intellectual Activities With Lower Risk of Incident Dementia Among Older Chinese Adults. JAMA Psychiatry. 2018;75(7):697-703. doi: 10.1001/jamapsychiatry.2018.0657

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.