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Cosa può fare la Chiesa per i fedeli che hanno una demenza?

Una guida pratica per le chiese che cercano di sostenere le persone che hanno la demenza suggerisce che i servizi religiosi siano lunghi 30 minuti, con inni cantati su melodie familiari, e con letture di versioni ben note della Bibbia.


Le chiese sono inoltre invitate a "ridurre al minimo le distrazioni", e a rendere gli edifici ben illuminati per evitare ombre, che possono causare confusione.


«Developing dementia-friendly Church» (Sviluppare Chiese amichevoli con la demenza), prodotto in Gran Bretagna da Livability e dall'Alzheimer's Society, dice che le chiese ben preparate possono offrire un'ancora di salvezza alle persone con demenza, aiutandole a rimanere in contatto con la vita spirituale e comunitaria.


La guida dice: "Per alcune persone, la connessione con una chiesa locale può fare la differenza. Mostrando comprensione, offrendo supporto e facendo piccoli cambiamenti, è possibile permettere a una persona con demenza di continuare a frequentare i servizi o a partecipare alla vita della chiesa in un modo che è significativo per lei".


Tra gli altri suggerimenti si chiede di trovare il modo che tutti nell'edificio possano essere a contatto visivo con l'officiante, anche durante la preghiera, perchè tenere gli occhi chiusi può essere disorientante per alcune persone [con demenza].


Quelli che amministrano la comunione dovrebbero considerare che alcune persone possono non deglutire facilmente o usare una tazza. Magari si può usare un cucchiaio.


E le persone che hanno la demenza non dovrebbero essere contraddette, anche se quello che dicono è sbagliato o impreciso, perchè la discussione può causare angoscia e confusione.


Il direttore di «Trasformare le Comunità» della diocesi di Lichfield, il reverendo dottor David Primrose, ha detto: "Vogliamo che le chiese siano al centro delle comunità amichevoli con la demenza, che ascoltino chiaramente le voci di coloro che vivono con demenza e di chi si occupa di loro. Questa pubblicazione aggiunge molte linee-guida pratiche allo sviluppo di chiese amichevoli con la demenza, che derivano da competenze nazionali e da esperienze locali".

 

 

 


Fonte: Church Times (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

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Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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