Ricercatori all'Università di Southampton stanno indagando se un gruppo di proteine note per essere coinvolte nel processo infiammatorio nell'obesità e nel diabete sono coinvolte anche nell'Alzheimer, la forma più comune di demenza.
Si spera che la ricerca, condotta dalla dottoranda Taga Mariko e finanziata da una sovvenzione di 86.000 £ dell'Alzheimer Research UK, possa aprire la strada a nuovi trattamenti per la malattia.
Utilizzando tessuto cerebrale, generosamente donato, il gruppo di ricerca metterà a confronto campioni di cervello di persone sane con campioni prelevati da persone affette da Alzheimer. I ricercatori ipotizzano che le persone con Alzheimer avranno più proteine 'metaflammasome' nel loro cervello. Se la loro teoria si dimostrerà corretta, essi sperano che, usando dei farmaci per bloccare una delle proteine, potrebbero trovare un modo per intervenire nel processo della malattia.
Mariko, 26 anni, dice: "Sono molto entusiasta di iniziare il lavoro, che spero possa dare un contributo reale alla lotta contro la demenza. Ho scelto questo settore della ricerca, perché ci sono ancora tante domande senza risposta sull'Alzheimer. Non ci sono ancora farmaci che possono arrestare il morbo nel suo tragitto, e l'unico modo in cui possiamo intervenire è con la ricerca".
Il suo supervisore, il dottor Delphine Boche, aggiunge: "Sono felice di aver ottenuto questo finanziamento, che ci permetterà di acquisire una comprensione molto più profonda del ruolo delle risposte infiammatorie nell'Alzheimer. Si sa già che l'obesità e il diabete aumentano il rischio di sviluppare demenza, e questo studio dovrebbe anche dirci di più su come esattamente sono collegati. La demenza può essere battuta solo attraverso la ricerca, e spero che questo progetto ci porterà un passo più vicino al raggiungimento di questo obiettivo".
Il dottor Simon Ridley, Direttore di Ricerca della Alzheimer Research UK, commenta: "Siamo molto lieti di finanziare questo promettente studio. E' noto da tempo che l'infiammazione ha un ruolo nell'Alzheimer, e questo gruppo sta adottando un nuovo approccio che dovrebbe produrre risultati interessanti. Più di 820.000 persone nel Regno Unito sono affetti da demenza, e oltre 2.000 persone solo a Southampton. Abbiamo urgente bisogno di capire le cause dell'Alzheimer, se vogliamo sviluppare nuovi trattamenti assolutamente necessari; questo significa che è fondamentale investire nella ricerca".
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.
Pubblicato in HealthCanal il 1 febbraio 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.
Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.
Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X.
I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.
Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.
Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare a informarti. Clicca qui a destra: |