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Trovate le prove del legame tra stress e Alzheimer

Ricercatori dell'Università della Florida hanno trovato ulteriori prove di un legame tra risposta allo stress del cervello e una proteina correlata all'Alzheimer.La ricerca, condotta su un modello di topo e in cellule umane, ha scoperto che un ormone che...

Nuovo biomarcatore del CSF può prevedere e diagnosticare l'Alzheimer

Uno studio longitudinale ha confermato che la neurogranina nel liquido cerebrospinale (CSF) può essere potenzialmente un biomarcatore innovativo della disfunzione sinaptica nell'Alzheimer (AD).Ancora meglio, i livelli di neurogranina nel CSF sembrano...

Carenza di vitamina D negli anziani è associata a forte declino cognitivo e a demenza

L'insufficienza di vitamina D negli anziani è fortemente correlata a un declino cognitivo accelerato e a prestazioni ridotte, in particolare nei domini (come la perdita di memoria) che sono associati all'Alzheimer e alla demenza.I ricercatori...

Testati su persone innesti cerebrali per aumentare la memoria, come in Matrix

Testati su persone innesti cerebrali per aumentare la memoria, come in MatrixKeanu Reeves in Matrix (Warner Bros)Come se fossimo usciti da Matrix, stiamo entrando in un'era in cui potrebbe essere possibile aumentare la memoria, mandando un pò di scosse elettriche al cervello.La DARPA ha annunciato in una conferenza a St. Louis...

Modulare il colesterolo nel cervello: può essere utile per l'Alzheimer?

Modulare il colesterolo nel cervello: può essere utile per l'Alzheimer?Marcatura fluorescente della proteina Tau in una cellula umana (Fonte: HNT © Inserm / U837)Sappiamo da alcuni anni che l'Alzheimer è caratterizzato da due tipi di lesioni: le placche amiloidi e la proteina tau degenerata.Il colesterolo ha un ruolo...

Il resveratrolo (purificato) influisce su un biomarcatore dell'Alzheimer

Il più grande studio clinico a livello nazionale [USA] ad esaminare l'effetto di alte dosi di resveratrolo nel tempo sulle persone con Alzheimer lieve/moderato, ha scoperto che un biomarcatore (che declina quando la malattia progredisce) si stabilizza nei...

Sedentarietà e sovrappeso indeboliscono le arterie già nell'infanzia

La rigidità delle pareti arteriose e una ridotta dilatazione arteriosa sono i primi segni misurabili delle malattie cardiovascolari.Lo studio «Physical Activity and Nutrition in Children» (PANIC), condotto all'Istituto di Biomedicina dell'Università...

Le donne sopportano i costi, anche economici, più alti del caregiving di Alzheimer

Uno studio ha concluso che le donne portano un costo pro capite di assistenza di Alzheimer (AD) sei volte maggiore degli uomini.Gli autori della ricerca, eseguita alla Emory University e pubblicata ieri sulla rivista Women's Health Issues, dicono che...

Il sonno è un fattore di rischio modificabile dell'Alzheimer?

Sono le 2 di notte e stai per metterti a letto dopo aver onorato una scadenza urgente, temendo la sveglia che suonerà tra poche ore. O forse ti sei rigirato tutta la notte, furioso per la tua incapacità di dormire mentre le lancette dell'orologio girano...

Nel sangue è rilevabile la 'firma genica' dell'Alzheimer e l'età biologica

Una 'firma genica' che potrebbe essere usata per prevedere con anni di anticipo l'insorgenza di malattie come l'Alzheimer, è stata sviluppata da una ricerca pubblicata sulla rivista Genome Biology.Lo studio mirava a definire un insieme di geni associati...

Farmaco in sviluppo riduce perdita di memoria e stress ossidativo dell'Alzheimer ... dei topi

Attualmente ci sono 5 farmaci approvati dalla Food and Drug Administration (FDA) per il trattamento dell'Alzheimer (AD). Tuttavia, questi farmaci riescono solo a mascherare i sintomi e non impediscono alla malattia di progredire, nè curano la patologia...

Le responsabilità del calcio nell'origine dell'Alzheimer

I geni sono importanti non solo per le prestazioni della memoria normale, ma anche per lo sviluppo dell'Alzheimer. Ricercatori dell'Università di Basilea hanno ora identificato uno specifico gruppo di geni che ha un ruolo centrale in entrambi i processi...

Il diabete può generare demenza, indipendentemente dall'Alzheimer

Il diabete può essere collegato alla formazione di grovigli (tau) nel cervello, in modo separato dall'Alzheimer, secondo un nuovo studio pubblicato il 2 Settembre 2015 online su Neurology®."L'evidenza dimostra che le persone con diabete di tipo 2 hanno...

Come si accumulano i grovigli nel cervello, innescando le neurodegenerazioni

Come si accumulano i grovigli nel cervello, innescando le neurodegenerazioniIn alto un neurone normale con l'assone formato da micrutubuli sani che trasportano i segnali ad altri neuroni. In basso un neurone ammalato con l'assone formato da micrutubuli distrutti di tau fosforilata, che non possono più trasmettere i segnali agli...

Obesità o sovrappeso in mezza età mettono a rischio di Alzheimer a esordio precoce

Essere in sovrappeso o obesi in mezza età è stato collegato a un rischio maggiore di demenza.Per saperne di più, i ricercatori del National Institute on Aging, (istituto USA che fa parte dei NIH), hanno esplorato ulteriormente il rapporto tra peso in...

Scoperta variante genetica che posticipa l'Alzheimer fino a 10 anni

Kenneth S. Kosik UC Santa Barbara (foto: Sonia Fernandez)La ricerca medica deve ancora scoprire un trattamento per l'Alzheimer che rallenti in modo efficace la progressione della malattia, ma neuroscienziati della University of California di Santa Barbara (UCSB) potrebbero aver scoperto un meccanismo mediante...

L'Alzheimer non è complesso a sufficienza: trovato altro componente ignorato da 30 anni

L'Alzheimer non è complesso a sufficienza: trovato nuovo componente ignorato da 30 anniUn team guidato da Christian Haass (nella foto) ha identificato un nuovo peptide che ha un ruolo nell'Alzheimer: l'amiloide-eta, trascurato in precedenza, interferisce con la funzione neuronale e può opporsi all'amiloide-beta, una scoperta che ha...

Gli anziani stanno diventando più intelligenti, ma non più sani

Gli over-50 stanno ottenendo risultati migliori nei test cognitivi rispetto a quelli ottenuti in passato dalle persone della stessa età, una tendenza che potrebbe essere collegata alla scolarizzazione più alta e al maggior uso della tecnologia nella nostra...

Capire come funziona il cervello: perchè è così difficile?

Alcuni dicono che il cervello umano è la cosa più complessa dell'universo, ma quant'è difficile capire infine come funziona?Se lo guardiamo solo dal punto di vista anatomico, i numeri diventano un po' scoraggianti. Il cervello è costituito da circa...

I neuroni che degenerano rispondono alla terapia genica per l'Alzheimer

I neuroni che degenerano rispondono alla terapia genica per l'AlzheimerI neuroni che degenerano nei pazienti con Alzheimer (AD) hanno risposto in modo misurabile a una terapia genica sperimentale che prevede l'iniezione nel loro cervello del «fattore di crescita nervoso» (NGF), secondo dei ricercatori dell'Università di...

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L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

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Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

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A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

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Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

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Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

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L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

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Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

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Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

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Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

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Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

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Il girovita può predire il rischio di demenza?

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Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

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L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

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Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

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