Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Come il cervello adulto pulisce le cellule morte e ne produce di nuove

Jonathan Kipnis

Scoperte potrebbero aiutare gli scienziati a elaborare nuove terapie per promuovere la neurogenesi nel cervello adulto e ristabilire la sua funzione nei pazienti affetti da depressione, disturbo post traumatico da stress e altri disturbi mentali.

Questi risultati sollevano la possibilità che questo processo appena scoperto possa essere manipolato per ringiovanire il cervello regolando l'aggiunta di nuovi neuroni.

Questa scoperta potrebbe gettare nuova luce sulla nostra comprensione di come il processo di neurogenesi adulto è regolato nel cervello sano, e, a sua volta fornire indicazioni sul cervello dei malati, dove la neurogenesi adulta è gravemente compromessa.

Il cervello adulto genera migliaia di nuove cellule cerebrali chiamate neuroni ogni giorno, ma solo una piccola parte di loro sopravvivono. Le altre muoiono e vengono consumate da cellule spazzino chiamate fagociti. Fino ad ora, gli scienziati non hanno pienamente compreso come funziona questo processo, quali fagociti sono unici nel cervello, e come la rimozione dei neuroni morti influenza la produzione di nuovi neuroni.

Negli esseri umani, la neurogenesi (formazione di nuovi neuroni) cessa in gran parte in molte aree del cervello durante l'età adulta. Tuttavia, in due aree del cervello ci sono forti evidenze che un numero consistente di nuovi neuroni sono naturalmente generati (nell'ippocampo, che è coinvolto nel formare, organizzare e archiviare la memoria, e nel bulbo olfattivo, coinvolto nella percezione degli odori).

Ricercatori dell'Health System della University of Virginia (UVA) hanno fatto una scoperta fondamentale nella comprensione di questo processo complicato, e le loro scoperte potrebbero un giorno aiutare gli scienziati ad elaborare nuove terapie per promuovere la neurogenesi nel cervello adulto e ristabilire la sua funzione nei pazienti affetti da depressione post-traumatico da stress, e altri disturbi mentali, in cui la neurogenesi adulta è compromessa.

I risultati appaiono in uno studio pubblicato online sulla rivista Nature Cell Biology e condotto da due ricercatori UVA - Jonathan Kipnis, PhD, professore associato di neuroscienze (foto sopra) e Kodi S. Ravichandran, PhD, presidente del Dipartimento di Microbiologia UVA e direttore del UVA Center for Cell Clearance. Zhenjie Lu, PhD, è il primo autore di questo lavoro ed è stato determinante nel combinare le metodologie nel laboratorio di Kipnis (che si concentra sui meccanismi fondamentali alla base dei disturbi neurologici) e il laboratorio di Ravichandran (che si concentra sulla pulizia della cellula) per affrontare la neurogenesi adulta attraverso un combinazione di studi in vivo su topi normali e geneticamente modificati, ed studi in vivo utilizzando colture neuronali.

Attraverso la loro ricerca, gli scienziati UVA hanno scoperto che alcuni tipi di cellule progenitrici, chiamate doublecortin (DCX)-progenitori neuronali positivi (o "neuroni nuovi nati"), hanno un doppio ruolo nella regolazione della produzione e l'eliminazione di nuove cellule cerebrali. Le cellule progenitrici generalmente agiscono come un sistema di riparazione per il corpo, sostituendo cellule speciali e mantenendo tessuti del sangue, della pelle e dell'intestino. Questa nuova scoperta indica la capacità di queste cellule di pulirsi l'una con l'altra, con beneficio in ultima analisi del processo di rigenerazione.

"Il nostro studio fornisce la prima evidenza che le celluleDCX+, oltre a svolgere la loro funzione di precursori neuronali nel cervello, funzionano anche come fagociti [cellule spazzino] sgombrando le loro sorelle morte - e che questo processo è necessario per mantenere la generazione continua di nuovi neuroni nel cervello", dice Kipnis. "Questi risultati sollevano la possibilità che questo processo appena scoperto potrebbe essere manipolato per ringiovanire il cervello regolando l'aggiunta di nuovi neuroni", dice Ravichandran. Questa scoperta, aggiunge Kipnis, inoltre potrebbe gettare nuova luce sulla nostra comprensione di come il processo di neurogenesi adulto è regolato nel cervello sano, e, a sua volta fornire indicazioni sul cervello dei malati, dove la neurogenesi adulta è gravemente compromessa.

"La nascita e la morte di nuovi neuroni nel cervello adulto sono state implicate nell'apprendimento continua e nella memoria", dice Kevin Lee, PhD, presidente del Dipartimento di Neuroscienze e professore di chirurgia neurologica. "I risultati di Kipnis, Ravichandran, Lu e i collaboratori sono affascinanti, perché descrivono un nuovo processo che regola la produzione e la rimozione di neuroni nati adulti. Questo rappresenta un passo importante verso l'identificazione dei meccanismi che potrebbero essere manipolati per controllare il numero di nuovi neuroni nel cervello adulto. Regolando i neuroni adulti di nuovo in questa maniera potrebbe aprire una nuova strada per la modifica di funzioni cognitive di base, compreso l'apprendimento".

UVA Health System è un sistema universitario per la salute che include un ospedale di 589 letti Magnet ®, la Scuola di Medicina UVA, un centro traumatologico di I livello, centri per il cancro e il cuore riconosciuti a livello nazionale e cliniche primarie e specializzate in tutto il centro Virginia. UVA è riconosciuto per l'eccellenza dalla Relazione US News World, Best Doctors in America, America's Top Doctors e Thomson Reuters' Top 50 Hospitals for Inpatient Cardiovascular Care.

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica. Non tenerla per te, non farci perdere l'occasione di conoscerla.

 


Pubblicato in Alzheimer's Reading Room il 14 agosto 2011 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente; in particolare si segnala la presenza frequente di una istituzione medica con base in Germania (xcell-Center) che propone la cura dell'Alzheimer con cellule staminali; la Società Tedesca di Neuroscienze ha più volte messo in guardia da questa proposta il cui effetto non è dimostrato. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione, una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e a informarti:

Notizie da non perdere

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.