L'uso di punteggi specifici per genere nei test di memoria può cambiare del 20% chi viene diagnosticato con lieve decadimento cognitivo, e forse la diagnosi potrà essere ricevuta da più donne e meno uomini, secondo uno studio pubblicato il 9 ottobre 2019 online su Neurology®.
Il lieve decadimento cognitivo (MCI, mild cognitive impairment) è un precursore della demenza, la condizione in cui le persone hanno problemi con la memoria e la capacità di pensiero.
Poiché le donne in genere hanno punteggi più alti degli uomini nei test di memoria verbale, potrebbero non ricevere la diagnosi di MCI tanto presto quanto gli uomini, anche quando hanno gli stessi livelli di cambiamenti del cervello connessi con il morbo di Alzheimer (MA), come le placche di amiloide o il restringimento dell'area dell'ippocampo.
Nel nuovo studio, i ricercatori hanno usato punteggi diversi per sesso nei test di memoria, invece delle medie uguali per uomini e donne. Con questi punteggi diversi, i ricercatori hanno trovato il 10% in più di donne e il 10% in meno di uomini che hanno avuto la diagnosi di MCI rispetto alle diagnosi da punteggi medi.
La prima autrice dello studio Erin E. Sundermann PhD, della University of California di San Diego, ha detto:
“Se questi risultati saranno confermati, avranno implicazioni vitali. Se si determina che le donne non hanno problemi con la memoria e la capacità di pensiero, quando in realtà hanno l'MCI, allora non partono i trattamenti e loro e le loro famiglie non fanno piani anticipati per la loro cura e per la situazione finanziaria o giuridica. E gli uomini che sono erroneamente diagnosticati con MCI, possono essere esposti a farmaci non necessari, insieme a stress eccessivo per loro e per le loro famiglie”.
Lo studio ha coinvolto 985 persone provenienti dall'Alzheimer’s Disease Neuroimaging Initiative. Tutti i partecipanti hanno fatto un test di memoria verbale che coinvolge l'apprendimento di una lista di 15 parole non collegate e il successivo tentativo di ricordo del maggior numero possibile di esse in 5 test immediati, dove i punteggi vanno da 0 a 75; lo stesso è stato fatto dopo aver appreso un altro elenco e atteso 30 minuti, qui con punteggi da 0 a 15.
In un gruppo separato di anziani dello Study of Aging della Mayo Clinic, i ricercatori hanno calcolato il tipico insieme di punteggi che indicano disturbi della memoria basati sulla media e sulla gamma di punteggi dei test tra uomini e donne, e poi un'altra serie di punteggi specifici per ciascun sesso e hanno considerato i punteggi in genere più alti delle donne sui test.
Queste due serie di punteggi sono stati poi usati per determinare chi aveva MCI e chi non lo aveva del primo gruppo di partecipanti allo studio. La differenza nei punteggi tra uomini e donne è stata in media di sei punti sul test con un punteggio da 0 a 75, e di 2 punti sul test ritardato con punteggi da 0 a 15.
Usando invece i punteggi tipici medi per uomini e donne, 120 donne (26%) hanno avuto la diagnosi di MCI, mentre con i punteggi in base al sesso l'hanno avuta 165 donne (36%). Per gli uomini, 239 uomini (45%) sono stati considerati con MCI per i punteggi tipici, mentre con i punteggi in base al sesso la diagnosi è stata fatta a 184 uomini (35%).
Inoltre, quando i ricercatori hanno confrontato i marcatori delle alterazioni cerebrali che avvengono negli stadi precursori del MA, come i depositi di placche amiloidi, hanno scoperto che i cambiamenti del cervello erano più avanzati rispetto alla norma nelle donne la cui diagnosi è cambiata da normale a MCI con il punteggio per genere. Negli uomini la cui diagnosi è cambiata da MCI a normalità con i punteggi specifici per sesso, i cambiamenti del cervello ricordavano strettamente quelli dei coetanei in buona salute.
Questi risultati supportano l'idea che l'uso dei punteggi specifici per sesso nei test per individuare l'MCI e il MA migliora la precisione diagnostica.
La Sundermann ha detto che i risultati hanno anche implicazioni per la ricerca, se confermati:
“Quando si usano punteggi di soglia medi tipici per la diagnosi, le donne potrebbero rispondere meno ai trattamenti in uno studio clinico rispetto agli uomini perché sono in uno stadio più avanzato della malattia, mentre gli uomini potrebbero non rispondere perché alcuni di loro in realtà non hanno MCI. Questi fattori combinati indurrebbero i ricercatori a ridurre la stima del modo in cui funziona il trattamento sia per gli uomini che per le donne”.
Limitazioni dello studio includono che i partecipanti erano per la maggior parte più istruiti della popolazione generale, quindi i risultati potrebbero non essere applicabili a tutti i gruppi.
Fonte: American Academy of Neurology (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.
Riferimenti: Erin E. Sundermann, Pauline Maki, Anat Biegon, Richard B. Lipton, Michelle M. Mielke, Mary Machulda, Mark W. Bondi for the Alzheimer's Disease Neuroimaging Initiative. Sex-specific norms for verbal memory tests may improve diagnostic accuracy of amnestic MCI. Neurology, 9 Oct 2019, DOI
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