Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Con l'avanzamento della demenza si deteriora la relazione paziente-caregiver

Con l'avanzare della demenza, il comportamento della persona con la condizione cambia, nella maggior parte dei casi.


Tali cambiamenti nel comportamento possono creare tensioni su una vasta rete di rapporti (tra paziente e caregiver professionale, tra paziente e familiari, e con gli altri residenti della casa di cura) che a loro volta possono influenzare la qualità dell'assistenza.


Una nuova ricerca pubblicata sulla rivista Dementia da ricercatori dell'Università di Chichester si è concentrata sugli effetti del cambiamento comportamentale causato dalla demenza nell'ambiente di casa di riposo.


Le sue conclusioni si basano su un sondaggio tra caregiver professionisti che hanno condiviso le proprie esperienze sul deterioramento della relazione paziente / caregiver con il progredire della demenza.


Le persone che convivono con una demenza subiscono una vasta gamma di cambiamenti comportamentali, dalle fluttuazioni drastiche dei modelli di sonno ai problemi di alimentazione, dai cambiamenti di umore ai comportamenti sessuali insoliti, dall'aggressività al deterioramento delle capacità interpersonali, della cura di se stessi e del temperamento.


La condizione può anche provocare allucinazioni, agitazione, depressione, ansia, indifferenza e cambiamenti nel comportamento motorio.


I cambiamenti nel comportamento hanno un impatto non solo sull'individuo con demenza e su chi si trova vicino a lui: può avere un impatto anche sui professionisti che lo assistono. Ricerche precedenti si erano concentrate principalmente sull'aggressività mostrata dalla persona con demenza e sul suo impatto sui caregiver familiari.


Questa ricerca apre nuovi orizzonti identificando un'ampia gamma di comportamenti ed esaminandone l'impatto non solo sulla famiglia, ma anche sui caregiver professionali e sugli altri residenti all'interno dell'ambiente di cura.


I partecipanti al servizio di assistenza professionale del sondaggio hanno identificato la tensione del cambio di comportamento legato alla demenza nella relazione tra loro e coloro di cui si prendono cura. Nella loro posizione professionale erano anche in grado di testimoniare l'effetto deteriorante sui rapporti all'interno delle famiglie e sulle relazioni tra i residenti all'interno della stessa casa di cura.


Il consenso generale tra coloro che si occupano di assistenza professionale era che sono turbati dal deterioramento delle relazioni con i loro assistiti, e che gradirebbero più supporto e/o addestramento per capire meglio le ramificazioni dei cambi comportamentali derivanti dalla demenza. Tutti hanno riconosciuto che una migliore comprensione potrebbe raggiungere e mantenere buone relazioni.


La dott.ssa Antonina Pereira, condirettrice dell'Institute of Education, Health and Social Sciences dell'Università di Chichester, coautrice della ricerca con la collega Katie Appleton, ha commentato:

"I caregiver professionali hanno identificato come parte della loro pratica quotidiana un effettivo deterioramento delle relazioni tra loro e gli ospiti che assistono. I nostri risultati evidenziano il fatto che i caregiver professionisti trarrebbero beneficio da una formazione più intensa e approfondita, concentrata sulla comprensione del cambiamento del comportamento nel decorso della demenza. A nostro avviso, tale formazione dovrebbe idealmente porre l'accento sulla natura degenerativa della demenza e sul fatto che la sua progressione differisce da persona a persona".


Suzanne Mumford, responsabile sviluppo della qualità per l'approccio ai servizi di cura e demenza di Care UK, il più grande fornitore indipendente di assistenza sanitaria e sociale del Regno Unito, che gestisce più di 100 case di cura, ha commentato:

"In un momento in cui il reclutamento e la conservazione del personale di assistenza e infermieristico sta sfidando la fornitura di assistenza sanitaria e sociale nel Regno Unito, questa ricerca evidenzia l'impatto sui caregiver professionali del sostegno alle persone con demenza, con le diverse e complesse esigenze fisiche e psicologiche.

"Gli autori discutono dell'importanza di sviluppare abilità comunicative attraverso la formazione. Care UK con il programma di formazione e coaching Living Well with Dementia, accreditato dall'università, offre a tutto il personale una formazione che comprende una comprensione completa dei sentimenti che guidano i comportamenti, aiutando a costruire connessioni e relazioni che promuovono la fiducia, il rispetto e l'inclusione.

"Una comprensione più ampia della dipendenza emotiva e psicologica vissuta dalle persone con demenza e di come questo influisce sull'approccio dei caregiver, sia professionisti che familiari, trarrebbe beneficio da ulteriori ricerche per stabilire se altri fattori possono migliorare la connessione e ridurre l'incidenza di burnout del caregiver".

 

 

 


Fonte: University of Chichester (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Katie Appleton, Antonina Pereira. Behavioural Changes in Dementia and their Impact on Professional Caregivers: A Grounded Theory Approach. Dementia, 1 May 2019, DOI: 10.1177/1471301217714654

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.