Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Nuove scoperte sulla capacità del cervello di recuperare ricordi a lungo termine

anterior cingulate cortex and hippocampus

Ci sono state molte famose coppie nel corso della storia: Sonny e Cher, Batman e Robin, Bonnie e Clyde, ...


Ma un ricercatore della University of Nevada di Las Vegas (UNLV) ha lavorato con una coppia meno conosciuta - l'ippocampo e la corteccia cingolata anteriore (ACC, anterior cingulate cortex) - e ha scoperto un nuovo modo con cui queste due parti del cervello lavorano insieme per recuperare i ricordi a lungo termine.


Dopo quattro anni di approfonditi test di laboratorio e analisi dei dati, James Hyman, professore di psicologia dell'UNLV e il dottorando Ryan Wirt, hanno scoperto che l'ACC nel recupero della memoria a lungo termine ha un ruolo maggiore di quanto si pensasse in precedenza.


La ricerca esistente ha ben chiaro il processo di consolidamento - il trasferimento dei componenti del ricordo dall'ippocampo all'ACC - ma ciò che non è noto è cosa accade quando una persona richiama quel ricordo consolidato in un secondo momento.


La ricerca di Hyman mostra che le onde cerebrali tra ACC e ippocampo diventano sincronizzate, e l'ACC influenza fortemente la sua controparte quando un ricordo viene richiamato dopo un periodo di circa due settimane. Nel recupero a lungo termine del ricordo, il loro studio ha scoperto che l'ippocampo - che è attivo quando la memoria arriva per la prima volta nel cervello - diventa una specie di pupo siciliano, e ora ha bisogno che l'ACC azioni le sue corde.


"Questo è un nuovo meccanismo per il recupero della memoria e un progresso significativo nella nostra comprensione di come ricordiamo il passato", ha detto Hyman. "È molto eccitante perché apre nuove finestre per capire come il nostro cervello elabora e accede ai ricordi più vecchi e potrebbe avere implicazioni per studi futuri".


La ricerca è stata pubblicata questo mese su Cell Reports e Hyman ritiene che potrebbe avere implicazioni future per il trattamento dell'Alzheimer e di altre forme di demenza.


Quando i pazienti passano da un lieve decadimento cognitivo (MCI) all'Alzheimer, ha detto Hyman, uno dei sintomi caratteristici è la perdita della capacità di richiamare i ricordi a lungo termine: "La nostra ricerca apre nuove potenziali strade per esplorare perché determinate demenze e disordini portano a problemi nel richiamare ricordi a lungo termine, che potrebbero spianare la strada a futuri trattamenti per ripristinare questa capacità negli individui afflitti".

 

 

 


Fonte: University of Nevada, Las Vegas (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Ryan A. Wirt, James M. Hyman. ACC Theta Improves Hippocampal Contextual Processing during Remote Recall. Cell Reports, 21 May 2019, DOI: 10.1016/j.celrep.2019.04.080

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)