Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Un parlare prolisso potrebbe essere segno precoce dell'Alzheimer, secondo uno studio



Un parlare prolisso potrebbe essere segno precoce dell'Alzheimer, secondo uno studioLa Sherman cita studi sul vocabolario nelle ultime opere di Iris Murdoch, che mostrano segnali vari anni prima della diagnosi di Alzheimer.Aneddoti incoerenti e prolissi potrebbero essere un segno precoce dell'Alzheimer, secondo una ricerca che suggerisce che dei sottili cambiamenti nello stile discorsivo insorgono anni prima del declino mentale più grave.


Gli scienziati che stanno dietro il lavoro hanno detto che potrebbe essere possibile rilevare questi cambiamenti e prevedere se qualcuno è a rischio più di dieci anni prima di arrivare alla soglia della diagnosi di Alzheimer.


Janet Cohen Sherman, direttrice clinica del Centro Valutazione Psicologica al Massachusetts General Hospital di Boston, ha dichiarato: "Una delle sfide più grandi in questo momento, in termini di Alzheimer, è rilevare i cambiamenti molto presto, quando sono ancora molto sottili, e distinguerli da quelli tipici dell'invecchiamento normale".


Parlando alla Associazione Americana per l'Avanzamento della Scienza a Boston, la Sherman ha parlato delle nuove scoperte che hanno rivelato dei deficit di linguaggio distintivi nelle persone con decadimento cognitivo lieve (MCI), un precursore della demenza. "Molti degli studi eseguiti fino ad oggi hanno esaminato i cambiamenti della memoria, ma sappiamo che avvengono anche cambiamenti nel linguaggio", ha detto. "Spero che nei prossimi cinque anni, possiamo avere un nuovo test linguistico".


La Sherman cita studi sul vocabolario nelle opere tarde di Iris Murdoch, che mostrano segni di Alzheimer vari anni prima della sua diagnosi, e un fraseggio sempre più ripetitivo e vago nei romanzi finali di Agatha Christie, anche se la scrittrice di gialli non ha mai avuto la diagnosi di demenza.


Un altro studio, basato sulle trascrizioni delle conferenze stampa della Casa Bianca, ha scoperto cambiamenti sorprendenti nel parlato di Ronald Reagan nel corso della sua presidenza, mentre George HW Bush, che aveva un'età simile quand'era presidente, non ha mostrato alcun declino simile. "Ronald Reagan ha iniziato ad avere un calo del numero di parole uniche, ripetendo le dichiarazioni nel tempo", ha detto la Sherman. "Ha iniziato a usare più riempitivi, più frasi vuote, come 'cosa' o 'qualcosa' o parole del tipo 'sostanzialmente' o 'in realtà' o 'bene' ".


Tuttavia la chiave era il peggioramento della «imprecisione mentale», piuttosto che essere semplicemente prolisso. "Molti individui possono essere prolissi, ma non è un problema", ha detto la Sherman che, con i colleghi, si era inizialmente proposta di testare l'«ipotesi regressione», l'idea che il linguaggio si perde in una traiettoria inversa a come è stato acquisito nell'infanzia, e quindi il vocabolario sofisticato è la prima cosa che se ne va.


L'ipotesi si è rivelata sbagliata, ma il team ha scoperto che la demenza è accompagnata da deficit caratteristici del linguaggio. In uno studio, gli scienziati hanno confrontato le abilità linguistiche di 22 giovani individui sani, 24 soggetti anziani sani e 22 persone con MCI.


Quando hanno fatto eseguire l'esercizio di unire tre parole, per esempio "penna", "inchiostro" e "carta", i volontari sani di solito le univano in una semplice frase, mentre il gruppo MCI inventava percorsi tortuosi, come andare al negozio per acquistare una penna. "Erano molto meno concisi nel trasmettere le informazioni, producevano frasi molto più lunghe, avevano difficoltà a rimanere sul punto e credo che si potrebbe dire che erano molto più tortuosi per arrivarci", ha detto la Sherman. "C'era una differenza molto significativa".


In un altro test, veniva chiesto di ripetere frasi lette dallo sperimentatore. Vocabolario o grammatica complessi non erano un problema, ma quelli con MCI sembravano avere un blocco mentale quando erano dette frasi che coinvolgevano pronomi ambigui, come "Fred ha fatto visita a Bob dopo la laurea", che secondo gli scienziati richiedono più agilità mentale per dare un senso.


La prospettiva di un trattamento efficace per l'Alzheimer ha avuto varie battute d'arresto l'anno scorso quando una serie di farmaci destinati a spazzare via le placche amiloidi presenti nel cervello dei pazienti si è dimostrata incapace di fare una qualsiasi differenza sul tasso di declino cognitivo negli studi. Tra il 2002 e il 2012, il 99,6% degli studi sui farmaci volti a prevenire, curare o migliorare i sintomi dell'Alzheimer è stato interrotto o sospeso.


Alcuni credono che il motivo di questi fallimenti possa essere, in parte, perché nel momento in cui l'Alzheimer è diagnosticato, la malattia ha già causato danni irreparabili al cervello, e diventa troppo tardi perché il trattamento possa avere effetto. "Quindi stiamo cercando di spingere indietro il periodo di rilevamento, ai primi cambiamenti molto sottili dell'Alzheimer", ha detto la Sherman.

 

 

 


Fonte: Hannah Devlin in The Guardian (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.