Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


L'immunoterapia può ridurre i problemi di memoria dell'Alzheimer

Un nuovo studio della University of Texas di Galveston ha scoperto che una singola dose di una immunoterapia inverte i problemi di memoria in un modello animale di Alzheimer. L'articolo è comparso il 25 marzo sul Journal of Neuroscience.


I ricercatori stanno lavorando da decenni per delineare il modo in cui l'Alzheimer provoca i suoi effetti devastanti. Anche se sappiamo che due molecole (tau e amiloide-beta) sono responsabili della progressione della malattia, è tuttora poco chiaro il rapporto tra queste due proteine ​​e i problemi di memoria risultanti.


Le cellule cerebrali si basano sulla proteina tau per formare le autostrade attraverso le quali la cellula ottiene le sostanze nutritive e si sbarazza dei rifiuti. In alcune malattie neurodegenerative come l'Alzheimer, la proteina tau si trasforma in una forma più tossica chiamata oligomero. Quando questo accade, i nutrienti molecolari non riescono più ad andare dove sono necessari e le cellule cerebrali muoiono.


Gli scienziati della Divisione di Medicina della Università del Texas (UTMB) hanno già dimostrato che la loro immunoterapia anti-oligomeri-tau riduce i livelli di oligomeri tau e inverte i deficit di memoria in un modello animale di Alzheimer. Da questo studio è arrivata la sorpresa che l'immunoterapia riduce anche i livelli di oligomeri di amiloide-beta, suggerendo che gli effetti negativi dell'amiloide-beta dipendono dalla presenza di forme tossiche di tau.


"I nostri risultati con questo studio sull'immunoterapia indicano un legame tra gli oligomeri tau e l'amiloide-beta", ha detto Rakez Kayed, l'autore principale e professore associato di neurologia. "A causa di questa relazione, la rimozione degli oligomeri tau con la nostra immunoterapia può anche diminuire gli effetti dannosi dell'amiloide-beta e mitigare i deficit di memoria".


Ciò che distingue la terapia di Kayed da altri farmaci immunoterapici per la tau è che essa punta solo la forma tossica di oligomeri di tau e lascia la tau normale intatta e in grado di svolgere le sue funzioni tipiche. Questi risultati forniscono una forte evidenza dei benefici derivanti dal puntare gli oligomeri tau con approcci di immunoterapia come trattamento dell'Alzheimer.

 

*******
Gli altri autori dello studio sono Diana Castillo-Carranza, Marcos Guerrero-Munoz, Urmi Sengupta, Caterina Hernandez, Alan Barrett e Kelly Dineley, tutti della UTMB.

La ricerca è stata finanziata dal Cullen Trust, dall'Alzheimer’s Drug Discovery Foundation, dall'UTMB Mitchell Center for Neurodegenerative Disease, dall'UTMB Sealy Center for Vaccine Development ed è stata eseguita nell'ambito di una ricerca interdisciplinare finanziata dal The Moody Project for Translational Traumatic Brain Injury.

 

 

 

 

 


Fonte: University of Texas (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Rakez Kayed et al. Tau Immunotherapy Modulates Both Pathological Tau and Upstream Amyloid Pathology in an Alzheimer's Disease Mouse Model. Journal of Neuroscience, March 2015 DOI: 10.%u200B1523/%u200BJNEUROSCI.%u200B4989-14.%u200B2015

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

 

Notizie da non perdere

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.