Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Rapporto con il cibo: cosa ci spinge a mangiare e i disturbi alimentari

Un corpo crescente di prove dimostra l'impatto della dieta sulla funzione del cervello, e identifica gli schemi di attività cerebrale associati ai disturbi alimentari come il "binge eating" (mangiare frenetico) e gli spurghi (vomito autoindotto, abuso di lassativi, diuretici o enteroclismi).


I risultati [di questi studi] sono stati presentati a Neuroscience 2013, il meeting annuale della Society for Neuroscience e la maggiore fonte mondiale di notizie emergenti sulla scienza del cervello e sulla salute.


Milioni di persone nel mondo soffrono di disturbi alimentari come anoressia, bulimia e binge eating. Con un aumento del rischio di malattie psichiatriche e croniche, gli studi di oggi sono preziosi nell'aiutare a generare nuove strategie per il trattamento dei disturbi dall'obesità fino all'anoressia.


I nuovi risultati di oggi dimostrano che:

  • La stimolazione magnetica mirata al cervello riduce i sintomi di disturbi alimentari gravi, comprese abbuffate e spurghi. Questi risultati possono rappresentare un nuovo strumento di trattamento per i pazienti con disturbi del comportamento alimentare (Jonathan Downar, MD, PhD, abstract 540.01).
  • I ratti che sono più che impulsivi naturalmente, tendono a consumare più calorie su una baldoria. I risultati suggeriscono che questo può essere dovuto ad uno squilibrio nel sistema della serotonina del cervello (Noelle Anastasio, PhD, abstract 547.13).


Altre scoperte recenti, discusse al meeting, dimostrano che:

  • Mantenere una dieta a base di carne rossa e alimenti trasformati si collega ad un calo della memoria verbale degli anziani dopo soli 36 mesi (Samantha Gardener).
  • Il consumo di cannabis può influenzare il peso corporeo della prole per generazioni (Yasmin Hurd, PhD, presentazione 685,05).
  • Consumare un pasto dolce, ricco di grassi, scatena una serie di eventi che comprende il rilascio di insulina e la soppressione della dopamina, portando a meno interesse nelle indicazioni ambientali legate all'alimentazione (Stephanie Borgland, PhD, presentazione 685,06).


"Con l'aumento delle scoperte degli scienziati degli effetti della dieta sulla funzione del cervello, l'adagio 'Tu sei quello che mangi,' assume un nuovo significato", ha detto in conferenza stampa il moderatore Fernando Gomez-Pinilla, PhD, della University of California di Los Angeles, esperto dell'impatto dell'ambiente sulla salute del cervello. "Non possiamo separare i benefici nutrizionali del cibo per il corpo, da quelli per la mente. Ciò che mettiamo nel corpo dà forma anche al cervello, nel bene e nel male".


Questa ricerca è stata finanziata da agenzie nazionali come il National Institutes of Health, così come da organizzazioni private e filantropiche.

 

 

Scarica il documento con i dettagli degli studi citati (in Inglese) »

 

 

 


Fonte: Society for Neuroscience.

Pubblicato in sfn.org (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.