Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Nuovo studio nel dibattito sull'utilità della vitamina B12

Le persone che assumono una dieta ricca di vitamina B12 possono essere protette dal morbo di Alzheimer, suggerisce un breve studio preliminare.

I risultati aggiungono materiale al dibattito sul fatto che le vitamine possano o meno ridurre il rischio di sviluppare l'Alzheimer. Mentre questo nuovo studio sembra sostenere il ruolo delle vitamine, altri studi hanno prodotto risultati contrastanti, hanno detto i ricercatori.

"Studi precedenti hanno evidenziato che il deficit di vitamina B12 è una condizione comune negli anziani", ha detto il ricercatore Dr. Babak Hooshmand, un assistente di ricerca dell'Aging Research Center presso l'Istituto Karolinska di Stoccolma, in Svezia. "I nostri risultati indicano che la vitamina B12 e i relativi metaboliti possono avere un ruolo nella malattia di Alzheimer, ma sono necessarie ulteriori ricerche prima di poter ottenere conclusioni sul ruolo degli integratori di vitamina B12 sulle malattie neurodegenerative come il morbo di Alzheimer", ha aggiunto.

Il rapporto è pubblicato sul numero del 19 ottobre di Neurology. Per lo studio, il gruppo Hooshmand ha esaminato i livelli di omocisteina nel sangue di 271 finlandesi di 65-79 anni che non hanno avuto demenza all'inizio dello studio.

La squadra ha esaminato l'omocisteina in quanot alti livelli di questa proteina sono state collegate all'ictus. I ricercatori hanno affermato di aver anche esaminato i livelli di holotranscobalamin, che è la proteina attiva della vitamina B12 e abbassa i livelli ematici di omocisteina.

Durante sette anni di osservazione, 17 persone hanno sviluppato il morbo di Alzheimer. I ricercatori hanno scoperto che per ogni piccolo aumento di omocisteina, chiamato micromolare, il rischio di malattia di Alzheimer è aumentato del 16 per cento. Tuttavia, con ogni piccolo aumento della vitamina B12, chiamato picomolari, il rischio di Alzheimer è sceso del 2 per cento. Il risultato è rimasto costante dopo che i ricercatori lo hanno compensato con altri fattori, quali età, sesso, istruzione, fumo, pressione arteriosa e peso.

La vitamina B12 è presente nelle uova, pesce, pollame e altri tipi di carne. "Una dieta equilibrata - non via integratori - è il modo migliore per ottenere la vitamina B12 che serve", Hooshmand detto.

Greg M. Cole, un professore di medicina e neurologia presso l'Università di California, Los Angeles, ed esperto di Alzheimer ha detto che "questo nuovo studio è troppo piccolo per dire che aggiunge molto all'associazione tra Alzheimer/demenza e l'alta omocisteina." "Ma è interessante sapere che l'alta B12 sembra una protezione, stante il documento recentemente pubblicato che afferma che gli integratori di vitamina B sembrano contenere il restringimento del cervello", ha detto.

William Thies, direttore medico e scientifico all'Alzheimer's Association, ha aggiunto che "mentre siamo sempre felici di conoscere i risultati degli studi, risultati simili sono stati trovati in passato." "Il concetto di usare un integratore alimentare con vitamine per fare un trattamento efficace è una area di interesse e di ricerca al momento", ha detto.

Health Day News via Bloomberg Business Week, 18 ottobre 2010

Notizie da non perdere

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)