Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Scoperto nuovo meccanismo per il fattore di rischio genetico

Gli scienziati del Gladstone Institutes of Neurological Disease (GIND) hanno fornito nuovi elementi di come l'ApoE4 potrebbe essere coinvolto nella malattia di Alzheimer.

In uno studio pubblicato online sul Journal of Neuroscience, i ricercatori guidati da Yadong Huang, MD, PhD, hanno riferito che i deficit di memoria e di apprendimento dipendenti dall'apoE4, sono causati dalla perdita di uno specifico tipo di neurone, nel centro di apprendimento e memoria del cervello.

"Abbiamo scoperto che i topi che erano stati geneticamente modificati per produrre apoE4 umano hanno perso un tipo specifico di cellule e che la perdita di queste cellule è correlato all'estensione del deficit di memoria e di apprendimento" ha detto Yaisa Andrews Yaisa-Zwilling, PhD, ricercatrice e autore principale dello studio.

Tali cellule chiave sono chiamate interneuroni GABAergici nella ilo dell'ippocampo, un'area del cervello coinvolta nell'apprendimento e nella memoria e colpita dall'Alzheimer. GABA è un importante neurotrasmettitore rilasciato dagli interneuroni GABAergici. Come componente di un sistema in delicato equilibrio per regolare l'attività del cervello, il compito di GABA è di inibire l'attività del cervello. I cervelli degli ammalati di Alzheimer sembrano avere bassi livelli di GABA."È importante sottolineare che l'apoE4 causa la perdita dell'interneurone GABAergico e dei deficit di apprendimento e di memoria in assenza di accumulo del peptide Ab, una tossina molto sospetta nell'Alzheimer", ha detto il dottor Huang, autore leader dello studio. "Questo dimostra chiaramente che apoE4 gioca ruoli indipendenti dall'Ab nell'Alzheimer".

Per cercare di superare la diminuzione della funzionalità dell'interneurone GABAergico, il team di Gladstone ha trattato il topolino apoE4 con iniezioni quotidiane di pentobarbital, un composto che aumenta l'azione del GABA. Hanno trovato che le iniezioni hanno recuperato i deficit di apprendimento e la memoria nei topi. Hanno inoltre esaminato gli effetti della apoE4 sul Tau, un'altra proteina implicata nella malattia di Alzheimer. Quando hanno eliminato geneticamente il tau posseduto dal topo, la perdita del interneurone GABAergica è stata interrotta e il deficit di apprendimento e memoria è stato impedito.

"Abbiamo già dimostrato che la soppressione della proteina Tau può impedire allAβ di causare deficit di memoria e altre anomalie in campioni di topi con l'Alzheimer", ha detto il Dr. Lennart Mucke, direttore del Gladstone Institute of Neurological Disease. "Questo nuovo studio dimostra che la Tau agisce anche a valle di apoE4. Quindi, la Tau potrebbe essere un fattore generale che causa la patogenesi di Alzheimer ". L'ApoE4 sembra aumentare la concentrazione di una specie particolare di tau (tau fosforilata) notoriamente tossica in alcuni tipi di neurodegenerazione. Aumenti dei livelli di proteina tau fosforilata infine uccidono i interneuroni GABAergici, e questo porta a perdita di apprendimento e deficit di memoria.

Il team di Gladstone ha mostrato che dando pentobarbital ai topi per aumentare la funzione di GABA, potrebbe fermare questa catena di eventi. In effetti, hanno fornito il prodotto di una reazione a valle da dove apoE4 interrompe il percorso.

"Gli studi clinici hanno dimostrato che apoE4 è associata ad un'aumentata attività nell'ippocampo a riposo e in risposta a funzioni di memoria nell'uomo. Il nostro studio suggerisce che questo potrebbe compromettere le funzioni inibitorie dei neuroni GABAergici in presenza di apoE4", ha detto il dottor Huang . "Il nostro studio dimostra inoltre che aumentare la segnalazione di GABA e ridurre la Tau sono possibili strategie per trattare o prevenire l'apoE4 legato alla malattia di Alzheimer."

Fornito da Gladstone Institutes, 16 ottobre 2010

Notizie da non perdere

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.