Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Esercizio vigoroso può preservare la cognizione nei pazienti ad alto rischio con ipertensione

Le persone con ipertensione hanno un rischio più elevato di compromissione cognitiva, compresa la demenza, ma un nuovo studio condotto da ricercatori della Wake Forest University di Winston-Salem (Nord Carolina) suggerisce che impegnarsi in attività fisica vigorosa più di una volta alla settimana può ridurre tale rischio.


"Sappiamo che l'esercizio fisico offre molti benefici, come abbassare la pressione sanguigna, migliorare la salute del cuore e potenzialmente ritardare il declino cognitivo", ha affermato Richard Kazibwe MD, assistente professore di medicina interna della Wake Forest University e primo autore dello studio pubblicato su Alzheimer's & Dementia. "Tuttavia, finora non si conosceva la quantità e l'intensità dell'esercizio necessarie per preservare la cognizione".


Nel 2015, risultati pubblicati dall'esperimento Systolic Blood Pressure Intervention Trial (SPRINT) hanno mostrato che una gestione intensiva della pressione arteriosa ha ridotto le malattie cardiovascolari e abbassato il rischio di morte. Lo SPRINT è iniziato nell'autunno del 2009 e ha incluso oltre 9.300 partecipanti over-50 con ipertensione, reclutati da circa 100 centri e studi medici negli Stati Uniti.


I partecipanti sono stati assegnati in modo casuale a un obiettivo di pressione arteriosa sistolica inferiore a 120 mm Hg (trattamento intensivo) o meno di 140 mm Hg (trattamento standard). I National Institutes of Health (NIH) hanno fermato l'intervento per la pressione arteriosa prima di quanto inizialmente pianificato per diffondere rapidamente i risultati preliminari significativi, emettendo una nuova serie di linee guida per il controllo della pressione arteriosa.


Nel 2019, i risultati dello studio ausiliare SPRINT MIND, guidato dalla Wake Forest University, hanno mostrato che il controllo intensivo della pressione sanguigna negli anziani ha ridotto significativamente il rischio di sviluppare la lieve compromissione cognitiva, un precursore della demenza precoce.


In un'analisi secondaria dello studio SPRINT MIND, Kazibwe e il suo team hanno esaminato l'effetto di sessioni auto-segnalate di attività fisica vigorosa (almeno una volta alla settimana) sul rischio di lieve compromissione cognitiva e demenza. Le persone che si sono impegnate in una o più sessioni di attività fisica vigorosa alla settimana avevano tassi più bassi di lieve compromissione cognitiva e demenza.


Kazibwe ha affermato che quasi il 60% dei partecipanti allo studio ha riferito una attività fisica vigorosa almeno una volta alla settimana, anche gli over-75:

“È una notizia importante che un numero così elevato di anziani si stia impegnando nell'esercizio fisico. Ciò suggerisce anche che gli anziani che riconoscono l'importanza dell'esercizio fisico possono essere più inclini all'esercizio fisico a una maggiore intensità".


Tuttavia, il team di ricerca ha scoperto che l'impatto protettivo dell'esercizio vigoroso è stato più pronunciato per quelli di età inferiore ai 75 anni, e Kazibwe ha affermato:

"Sebbene questo studio fornisca prove del fatto che un esercizio vigoroso può preservare la funzione cognitiva nei pazienti ad alto rischio con ipertensione, sono necessarie ulteriori ricerche per includere misurazioni dell'attività fisica basata su dispositivi e su popolazioni di partecipanti più diverse".

 

 

 


Fonte: Atrium Health Wake Forest Baptist (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: R Kazibwe, [+9], J Yeboah. Effect of vigorous‐intensity physical activity on incident cognitive impairment in high‐risk hypertension. Alzheimer's & Dementia, 2024, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.