Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Microbioma guida le difese immunitarie, con conseguenze su invecchiamento e neurodegenerazioni

Un nuovo studio ha rivelato che i batteri modellano il sistema immunitario dei moscerini della frutta, facendo luce sull'evoluzione delle difese dell'ospite contro patogeni specifici e microbi benefici.

Moscerini della frutta (Fonte: Hanson et al)

Animali e umani coesistono con una vasta gamma di microrganismi, chiamati nell'insieme microbioma (o microbiota), formando una relazione intricata che può variare da reciprocamente vantaggiosa a patogena. Per salvaguardare i patogeni dannosi e mantenere la presenza di microrganismi benefici, gli animali si sono evoluti con varie difese.


Una di queste è formata dai 'peptidi antimicrobici' (AMP, antimicrobial peptides), piccoli organismi che combattono i microbi invasori. Gli AMP sono esecutori immunitari cruciali sia nelle piante che negli animali, combattono contro potenziali infezioni, e influenzano anche la composizione del microbioma dell'ospite.


Anche se studi precedenti hanno dimostrato che gli AMP si evolvono rapidamente, si sapeva poco sulle forze che trainano questa evoluzione. Ad esempio, animali diversi hanno diversi 'repertori' di geni AMP, e mancano di altri presenti altrove. Comprendere la 'logica' evolutiva sottostante è importante non solo come studio ecologico, ma anche per sviluppare strategie innovative per prevenire le infezioni puntando minacce microbiche specifiche.


Ora, uno studio condotto da tre scienziati dell'Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne (EPFL) ha svelato le pressioni selettive che guidano l'evoluzione degli AMP e il modo in cui controllano i batteri nel microbioma dell'ospite. Il lavoro, pubblicato su Science, è stato svolto dal gruppo di Bruno Lemaitre dell'EPFL, guidato da Mark Hanson (ora all'Università di Exeter) e Lena Grollmus.


I ricercatori si sono concentrati sulla diptericina (Dpt), un piccolo peptide antimicrobico che difende principalmente i moscerini dai batteri Gram-negativi, rompendo la loro membrana batterica. Il team ha esaminato nei moscerini della frutta Drosophila come funzionano le diptericine e come si evolvono in risposta al loro ambiente microbico. La squadra ha scoperto che diversi tipi di diptericine, DptA e DptB, hanno ruoli specifici nella difesa dei moscerini da diversi batteri.


Selezionando Drosophila mutanti privi di famiglie specifiche di geni AMP, i ricercatori hanno scoperto che la DptA è efficace contro il Providencia rettgeri, un patogeno naturale dei Drosophila. Nel frattempo, la DptB ha aiutato l'ospite a resistere all'infezione provocata da più specie di Acetobacter, alcune delle quali risiedono nell'intestino dei Drosophila e ne aiutano la fisiologia e lo sviluppo. Al contrario, la DptA non ha avuto alcun ruolo significativo contro l'Acetobacter e la DptB non ha avuto alcun ruolo significativo contro la Providencia.


Analizzando la storia evolutiva dei geni della diptericina, gli scienziati hanno trovato due casi di evoluzione convergente che portano a geni simili a DptB nei moscerini della frutta che si nutrono di frutta, un ambiente associato ad alti livelli di Acetobacter. Ciò suggerisce che la DptB si è evoluta per controllare l'Acetobacter nella Drosophila ancestrale che si nutre di frutta.


Lo studio ha anche scoperto che i moscerini della frutta con diverse nicchie ecologiche, come quelli che si nutrono di funghi o i parassiti vegetali, avevano perso il gene DptB o entrambi i geni DptA e DptB, corrispondenti ad un'assenza di Acetobacter o di Providencia e Acetobacter, rispettivamente.


Nel frattempo, sono state trovate variazioni nelle sequenze di DptA e DptB che prevedevano la resistenza dell'ospite all'infezione da parte di questi batteri in tutto il genere Drosophila. Ciò evidenzia l'adattamento evolutivo del repertorio immunitario del moscerino per combattere microbi specifici prevalenti nei suoi dintorni.


Per convalidare i risultati, i ricercatori hanno infettato varie specie di Drosophila con diverse varianti di geni DptA e DptB. I risultati sono stati sorprendenti: la resistenza dell'ospite all'infezione da parte di P. rettgeri e Acetobacter è stata prevista subito solo dalla presenza e dal polimorfismo dei geni DptA o DptB, anche attraverso specie di moscerini separate da quasi 50 milioni di anni di evoluzione.


Il lavoro fa luce sulle dinamiche che modellano il sistema immunitario dell'ospite e su come le difese dell'ospite si adattano a patogeni specifici per favorire microrganismi benefici. I risultati propongono un nuovo modello di evoluzione del microbioma-AMP, incorporando la duplicazione di geni, la convergenza della sequenza e la perdita genica, tutti guidati dall'ecologia e dal microbioma dell'ospite.


Questo modello spiega perché diverse specie possiedono repertori specifici di AMP, offrendo informazioni su come il sistema immunitario ospite si adatta rapidamente alla suite di microbi associati a una nuova nicchia ecologica.


"Il modo in cui il nostro corpo combatte le infezioni è molto complesso"
, afferma Mark Hanson. “Ma questo tipo di ricerca ci aiuta a vedere il nostro sistema immunitario sotto una nuova luce. Ci aiuta con domande del tipo 'Perché il nostro sistema immunitario è fatto così?' che ci possono aiutare a capire a combattere le infezioni, comprese quelle che resistono agli antibiotici".

 

 

 


Fonte: Nik Papageorgiou in Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: MF Gulen, [+11], A Ablasser. cGAS–STING drives ageing-related inflammation and neurodegeneration. Nature, 2023, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.