Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Livelli fluttuanti di colesterolo e trigliceridi legati ad un aumento del rischio di demenza

Le persone anziane che hanno livelli fluttuanti di colesterolo e trigliceridi possono avere un rischio più elevato di morbo di Alzheimer (MA) o di una demenza correlata, rispetto alle persone che hanno livelli costanti, secondo nuove ricerche pubblicate il 5 luglio 2023 su Neurology®.


Anche se lo studio ha trovato un collegamento, non dimostra che i livelli fluttuanti di colesterolo e trigliceridi siano causa della demenza.


"Sono urgenti e necessarie delle strategie di prevenzione per il MA e le demenze correlate"
, ha dichiarato l'autrice senior dello studio Suzette J. Bielinski PhD, della Mayo Clinic di Rochester/Minnesota. “Gli esami di routine per colesterolo e trigliceridi sono comuni nell'ambito delle cure mediche standard. Le fluttuazioni nel tempo in questi risultati potrebbero potenzialmente aiutarci a identificare chi è a maggior rischio di demenza, aiutarci a comprendere i meccanismi dello sviluppo della demenza e determinare in definitiva se livellare queste fluttuazioni potrebbe ridurre il rischio di demenza".


I ricercatori, attraverso i dati sanitari, hanno identificato 11.571 persone over-60 che non avevano una diagnosi precedente di MA o di altra demenza. Per ogni partecipante hanno poi esaminato i valori di colesterolo totale, trigliceridi, colesterolo lipoproteico a bassa densità (LDL) e colesterolo lipoproteico ad alta densità (HDL), in almeno tre giorni diversi nei 5 anni prima dell'inizio dello studio.


Quindi i ricercatori hanno diviso i partecipanti in 5 gruppi uguali in base a quanto fluttuavano le misurazioni. Il gruppo più basso aveva la variazione minima nel tempo e il gruppo più alto aveva avuto il maggior numero di variazioni. I partecipanti sono stati seguiti per una media di 13 anni. Durante quel periodo, 2.473 persone hanno sviluppato il MA o un'altra forma di demenza.


Dopo aver adattato i dati per le variabili che potrebbero influire sul rischio di demenza (come sesso, razza, istruzione e trattamenti per abbassare i lipidi), i ricercatori hanno scoperto che,

  • per il colesterolo totale, i partecipanti del gruppo più alto avevano un rischio di demenza superiore del 19% rispetto a quelli del gruppo più basso; delle 2.311 persone nel gruppo più alto, 515 hanno sviluppato la demenza rispetto a 483 delle 2.311 persone nel gruppo più basso;
  • per i trigliceridi, quelli del gruppo più alto avevano un rischio superiore del 23%.


I ricercatori non hanno trovato un legame tra variazioni di LDL e HDL e un aumento del rischio di demenza.


"Non è chiaro perché e come i livelli fluttuanti di colesterolo e trigliceridi siano correlati al rischio di MA", ha detto la Bielinski. "Sono necessari ulteriori studi per esaminare i cambiamenti nel tempo in questa relazione, confermare i nostri risultati e potenzialmente considerare le strategie preventive".


Una limitazione dello studio è stata che i ricercatori hanno esaminato il MA e le demenze correlate nell'insieme e non hanno differenziato tra i tipi di demenza.

 

 

 


Fonte: American Academy of Neurology (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: ED Moser, [+11], SJ Bielinski. Association Between Fluctuations in Blood Lipid Levels Over Time With Incident Alzheimer Disease and Alzheimer Disease Related Dementias. Neurology, 2023, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)