Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Featured

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa dell'Alzheimer?

dense liquid droplets cellular computersGoccioline liquide dense creano circuiti morbidi nelle cellule, con implicazioni per le malattie neurologiche. (Immagine: Liam Holt/NYU)

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno delle cellule, proprio come le goccioline di olio si riuniscono e si separano dall'acqua in una boccetta di condimento.


Nelle cellule umane, la 'separazione della fase liquida-liquida' avviene perché molecole simili di grandi dimensioni si uniscono in goccioline dense, separate dalle parti più diluite dell'interno delle cellule fluide. La ricerca precedente aveva suggerito che l'evoluzione sfrutta la formazione naturale di questi 'condensati' per organizzare le cellule, fornendo, ad esempio, spazi isolati per costruire macchinari cellulari.


Inoltre, nelle cellule di pazienti con condizioni neurodegenerative, incluso il morbo di Alzheimer (MA), sono quasi sempre presenti nelle goccioline dei gruppi di molecole anomale, condensate, definite anche 'aggrovigliate'. Sebbene nessuno sappia perché si formano tali condensati, una nuova teoria sostiene che le proprietà biofisiche degli interni cellulari cambiano man mano che le persone invecchiano, un cambiamento guidato in parte dall'«affollamento molecolare» che racchiude più molecole negli stessi spazi per influenzare la separazione delle fasi.


I ricercatori paragonano i condensati ai microprocessori, i computer integrati nei circuiti, poiché riconoscono e calcolano le risposte in base alle informazioni in arrivo. Nonostante l'impatto sospetto dei cambiamenti fisici sui processori liquidi, il campo ha avuto difficoltà finora a chiarire i meccanismi che collegano la separazione delle fasi, la formazione dei condensati e il calcolo, in base ai segnali chimici che avvengono su scala molto più piccola, affermano i ricercatori. Questo perché i condensati naturali hanno così tante funzioni che gli esperimenti fanno fatica a delinearli.


Per affrontare questa sfida, i ricercatori della New York University e del Centro Tedesco Malattie Neurodegenerative hanno costruito un sistema artificiale, svelando che la formazione di condensati cambia l'azione a livello molecolare degli enzimi chiamati chinasi, un esempio di calcolo chimico. Le chinasi sono interruttori proteici che influenzano i processi cellulari mediante fosforilazione (si attaccano a una molecola chiamata gruppo di fosfato), per puntare le molecole.


La nuova analisi, pubblicata online il 14 settembre su Molecular Cell, ha scoperto che la formazione di condensati prodotti durante la separazione di fase offriva regioni più 'appiccicose' in cui delle chinasi importanti dal punto di vista medico e i loro obiettivi potevano interagire e innescare segnali di fosforilazione.


"I risultati del nostro studio mostrano che cambiamenti fisici, come l'affollamento, possono guidare la formazione di condensati che sono convertiti in segnali biochimici, come se i condensati fossero computer molli"
, afferma l'autore senior dello studio Liam J. Holt PhD, membro dell'Institute for Systems Genetics della NYU.


Tra le chinasi che lo studio ha visto come più attive in un ambiente affollato e condensato c'era la 'chinasi 2 ciclina-dipendente' (CDK1), nota per fosforilare la proteina tau che lega i microtubuli. I condensati aggrovigliati di tau si trovano spesso nelle cellule cerebrali dei pazienti con MA.


"I nostri esperimenti suggeriscono che la formazione di più condensati di tau guida l'aumento di fosforilazione di tau"
, aggiunge il dott. Holt, che è anche professore associato nel dipartimento di biochimica e farmacologia molecolare. "Se questi meccanismi portano a una maggiore morte delle cellule cerebrali, e se invertirli può essere un nuovo approccio terapeutico, sono domande importanti per il prossimo lavoro".


In particolare, lo studio ha scoperto che quando la tau e la CDK1 si condensavano in goccioline dense, c'era un'accelerazione tre volte maggiore di fosforilazione in un gruppo di siti sulla tau (epitope AT8) legati al MA.

 

Produrre un biosensore

Nel cercare di progettare le versioni utili di questi computer, il team di ricerca ha testato diversi condensati artificiali, sintetizzando diverse molecole di impalcatura per vedere cosa spingeva di più le chinasi campionate (MAPK3, Fus3 e CDK1) insieme ai loro obiettivi ad aumentare la segnalazione.


I condensati si formano mentre le molecole di impalcature si mescolano all'interno delle goccioline. Il team ha scoperto che nel loro modello, la raccolta di grandi biomolecole in goccioline all'interno di organismi viventi a cellula singola, chiamati lieviti, ha prodotto reazioni di fosforilazione centinaia di volte più veloci.


Lo studio ha anche scoperto che la formazione di condensati consente alle chinasi incluse di fosforilare più tipi di molecole e senza la presenza delle forme molecolari richieste di solito. Ciò suggerisce che i condensati nelle cellule affollate creano tipi alterati di calcolo, alcuni potenzialmente legati alla malattia, affermano gli autori.


Nel proseguo, il team di ricerca intende basarsi su uno studio precedente del laboratorio del dott. Holt, che ha scoperto che un complesso proteico chiamato mTORC1 controlla l'affollamento molecolare determinando il numero di ribosomi, i 'macchinari' che costruiscono altre grandi proteine ​​nelle cellule. Il team prevede di studiare se i composti noti per inibire l'mTORC1 possono ridurre l'affollamento e la fosforilazione della tau.


Infine, il team spera che le sue scoperte facciano avanzare la progettazione di altri computer cellulari che reagiscono a forze fisiche. Ciò potrebbe includere l'introduzione nelle cellule immunitarie di processori progettati che, per attaccare le cellule tumorali, si attivano cercando di infilarsi nel tessuto reso denso dai tumori in crescita.

 

 

 


Fonte: New York University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: D Sang, ...[+4], LJ Holt. Condensed-phase signaling can expand kinase specificity and respond to macromolecular crowding. Molecular Cell, 14 Sep 2022, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)