Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Carenza di acido folico legata a rischi maggiori di demenza e morte per gli anziani

12 foods rich in folateCibi ricchi di folato: verdure a foglia verde, asparagi, broccoli, papaya e arance, avocado, semi e noci, cavoli di Brussel, fagioli/piselli/lenticchie, okra/gombi, cavolfiori, barbabietole, peperoni.

La carenza di folato (o acido folico o vitamina B9 o vitamina M) nel sangue può essere collegata ad un rischio maggiore di demenza e morte [precoce] per qualsiasi causa nelle persone anziane, secondo una ricerca pubblicata online su Evidence Based Mental Health.


Nell'anzianità si dovrebbero tenere regolarmente monitorati i suoi livelli, e correggerne le carenze, soprattutto visto che i livelli di folato nel sangue tendono a scendere con l'età, e si stima che fino a 1 anziano su 5 sia carente di folato, dicono i ricercatori.


Le evidenze disponibili finora suggerivano che la carenza di folato danneggia la cognizione e la segnalazione nervosa nel cervello, rendendolo un possibile fattore di rischio per la demenza in seguito. Ma i pochi studi che hanno esaminato questo legame avevano avuto pochi partecipanti e hanno prodotto risultati misti.


E, a causa del tempo necessario per sviluppare la demenza, è stato difficile escludere la causalità inversa, in base alla quale la carenza di folato potrebbe essere una conseguenza della demenza pre-clinica, piuttosto che la sua causa, aggiungono.


Volevano quindi vedere se la carenza serica di folato potrebbe essere collegata ai rischi di demenza incidente e di morte per qualsiasi causa in un grande campione nazionale di anziani e valutare il ruolo potenziale della causalità inversa.


Hanno estratto i dati dalle cartelle cliniche di 27.188 persone servite da un fornitore di sanità nazionali in Israele. Tutti i partecipanti avevano da 60 a 75 anni e nessuna demenza preesistente da almeno 10 anni prima che iniziassero nel 2013 i controlli sul folato nel sangue. Le loro registrazioni sono state monitorate per la diagnosi di demenza o morte fino alla fine del 2017.


Circa 3.418 (poco meno del 13%) partecipanti avevano carenza di folato, definita come livelli inferiori a 4,4 ng/ml. La carenza di folato era associata a un rischio sostanzialmente più alto di demenza e di morte per qualsiasi causa. Tra coloro che erano carenti di folato, l'incidenza della demenza è stata stimata a 7,96 per 10.000 anni/persona, mentre la morte di qualsiasi causa è stata stimata a 19,20 per 10.000 anni/persona.


In confronto, l'incidenza stimata di demenza è di 4.24 e di morte per qualsiasi causa di 5,36 per 10.000 anni/persona tra coloro che non erano carenti di folato.


Dopo aver tenuto conto dei fattori potenzialmente influenti, che includono la coesistenza di diabete, depressione, declino cognitivo, carenza di vitamina B12, fumo e uso di integratori di acido folico, quelli con carenza di folato avevano una probabilità più alta del 68% di ricevere la diagnosi di demenza e quasi 3 volte più alta di morire per qualsiasi causa.


Ulteriori analisi non hanno indebolito significativamente le associazioni osservate, ma quando sono state stratificate con la durata del periodo di monitoraggio, non si è potuto escludere la causalità inversa. I ricercatori riconoscono che, essendo questo uno studio osservazionale, non può stabilire le cause, in particolare alla luce del ruolo potenziale della causalità inversa.


Ma è possibile che la carenza di folato possa influire sui livelli di omocisteina e quindi sul rischio vascolare di demenza, e/o compromettere la riparazione del DNA dei neuroni, rendendoli vulnerabili al danno ossidativo, che a sua volta potrebbe accelerare l'invecchiamento e danneggiare le cellule cerebrali, spiegano.


E concludono:

"Le concentrazioni sieriche di folato possono funzionare come biomarcatore usato per modificare i rischi di demenza e mortalità in vecchiaia; gli anziani dovrebbero essere regolarmente esaminati per la carenza di folato.

"Le implicazioni per la politica sanitaria pubblica sembrano essere il monitoraggio affidabile delle concentrazioni sieriche di folato negli anziani e il trattamento della carenza come prevenzione e/o come parte delle strategie terapeutiche implementate mentre si esaminano regolarmente gli esiti clinici dei pazienti".

 

 

 


Fonte: BMJ via EurekAlert! (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Anat Rotstein, A Kodesh, Y Goldberg, A Reichenberg, Stephen Levine. Serum folate deficiency and the risks of dementia and all-cause mortality: a national study of old age. Evidence-Based Mental Health, 15 Mar 2022, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.