Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Terapia con insulina intranasale per adulti con decadimento cognitivo lieve o Alzheimer

La terapia insulinica intranasale sembra fornire qualche beneficio per la funzione cognitiva nei pazienti con deterioramento cognitivo lieve amnesico e Alzheimer, secondo un rapporto anticipato online da Archives of Neurology, uno delle riviste di JAMA / Archives.

Secondo le informazioni di base nell'articolo, l'insulina svolge un ruolo in una serie di funzioni del sistema nervoso centrale.

"L'importanza dell'insulina nel funzionamento normale del cervello è sottolineata dalla prova che la disregolazione dell'insulina contribuisce alla patofisiologia dell'Alzheimer (AD), un disturbo caratterizzato nelle sue prime fasi da perdita sinaptica e disturbi della memoria", scrivono gli autori. "I livelli di insulina e l'attività dell'insulina nel sistema nervoso centrale sono ridotti in AD".

Suzanne Craft, Ph.D., del Veterans Affairs Puget Sound Health Care System e la School of Medicine dell'University of Washington, Seattle, e colleghi, hanno condotto uno studio randomizzato e controllato per valutare gli effetti della terapia insulinica intranasale sulla cognizione, la funzionalità, il metabolismo del glucosio cerebrale e i biomarcatori del fluido cerebrospinale nei pazienti adulti con compromissione cognitiva lieve amnesica (AMCI) o AD.

I partecipanti allo studio sono stati randomizzati in ognuno dei tre gruppi di trattamento, con 36 partecipanti riceventi 20 UI (unità internazionali) di insulina al giorno, 38 riceventi 40 UI di insulina al giorno, e 30 partecipanti trattati con placebo, al giorno per quattro mesi. Tutti i trattamenti sono stati somministrati mediante un dispositivo nasale di immissione del medicinale. Gli autori hanno valutato gli effetti del trattamento con il ricordo postumo di una storia (quanto i partecipanti erano in grado di ricordare una storia raccontata a loro subito dopo, e dopo un breve lasso di tempo) e nei punteggi della Dementia Severity Rating Scale (DSRS).

In confronto con i partecipanti al gruppo di controllo con placebo, quelli trattati con 20 UI di insulina al giorno hanno mostrato una migliore rievocazione della storia, tuttavia nessun miglioramento è stato osservato per i partecipanti trattati con 40 UI di insulina. Inoltre, rispetto al gruppo placebo, i punteggi DSRS sono stati conservati per entrambi i gruppi di trattamento insulinico.

Entrambe le dosi di insulina sembrano anche preservare la cognizione generale per i più giovani partecipanti, come valutato dal punteggio della Alzheimer Disease Assessment Scale-Cognitive Subscale (ADAS-cog), così come l'abilità funzionale negli adulti con Alzheimer come valutato dal punteggio sull'Alzheimer's Disease Cooperative Study-activities of daily living (ADCS-ADL) scala. Al contrario, i partecipanti con aMCI non hanno mostrato alcun cambiamento, indipendentemente dall'assegnazione del trattamento e i partecipanti nel gruppo placebo di controllo hanno mostrato un leggero calo complessivo nella funzionalità.

"In conclusione, i risultati del nostro studio pilota dimostrano che la somministrazione di insulina intranasale stabilizza o migliora la cognizione, la funzione e il metabolismo del glucosio cerebrale negli adulti con aMCI o AD", scrivono gli autori. "Presi insieme, questi risultati forniscono uno stimolo per futuri studi clinici di terapia insulinica intranasale e per ulteriori studi meccanicistici del ruolo dell'insulina nella patogenesi di AD".

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce?
Puoi usare il modulo dei commenti sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica. Non tenerla per te, non farci perdere l'occasione di conoscerla.

 

 


Fonte: Materiali forniti dal JAMA e Riviste Archives.

Riferimento: Suzanne Craft; Laura D. Baker; Thomas J. Montine; Satoshi Minoshima; G. Stennis Watson; Amy Claxton; Matthew Arbuckle; Maureen Callaghan; Elaine Tsai; Stephen R. Plymate; Pattie S. Green; James Leverenz; Donna Cross; Brooke Gerton. Intranasal Insulin Therapy for Alzheimer Disease and Amnestic Mild Cognitive Impairment: A Pilot Clinical Trial. Archives of Neurology, 2011; DOI: 10.1001/archneurol.2011.233.

Pubblicato in ScienceDaily il 12 settembre 2011 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente; in particolare si segnala la presenza frequente di una istituzione medica con base in Germania (xcell-Center) che propone la cura dell'Alzheimer con cellule staminali; la Società Tedesca di Neuroscienze ha più volte messo in guardia da questa proposta il cui effetto non è dimostrato. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione, una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e a informarti:

Notizie da non perdere

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.