SYDNEY - Scienziati australiani hanno scoperto che la cannabis potrebbe aiutare ad invertire la demenza [mentre in Italia aprirebbe le porte di un tipo speciale di casa di riposo, chiamata circondariale, dove si applicano terapie riabilitative 'particolari'].
Ricercatori di Neuroscience Research Australia (NRA), credono che uno dei principali ingredienti attivi della cannabis - cannabidiolo - potrebbe invertire alcuni dei sintomi di perdita di memoria.
Tim Karl, un ricercatore senior del NRA dice che il cannabidiolo ha proprietà anti-infiammatorie, antiossidanti e altri effetti che potrebbero essere di beneficio per il cervello.
Secondo Karl, "Nel passato la cannabis era usata per scopi medici, sto parlando di 100 / 200 anni fa, poi ad un certo punto la gente ha scoperto che aveva altri effetti e, come spesso accade nella nostra società, qualcuno ha deciso era una droga cattiva".
Egli ha detto al Sydney Morning Herald che, anche se "la maggior parte dei componenti della marijuana sono dannosi (peggiorano le capacità cognitive e hanno effetti psicoattivi), il cannabidiolo NON sembra avere alcuno di questi effetti negativi".
I ricercatori hanno iniettato cannabidiolo in topi che erano stati allevati con sintomi simili a quelli dell'Alzheimer. Essi hanno scoperto che i topi mostrano miglioramenti drastici durante i test in cui dovevano ricordare oggetti e altri topi.
La ricerca sarà presentata in occasione della riunione annuale della Australian Neuroscience Society questa settimana.
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Pubblicato in WorldCrunch il 6 Febbraio 2013 - Traduzione di Franco Pellizzari.
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