Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


È utile per chi ha l'Alzheimer sottoporsi a un trattamento psicologico?

"Alcuni esperti mettono la psicoterapia sullo stesso piano del trattamento con farmaci. Altri dicono che ci sono prove che è ancora più efficace nelle fasi iniziali". Questo è scritto in un rapporto pubblicato su everydayhealth.com dal dott. Christopher Callahan, un esperto di ricerca sull'invecchiamento dell'Indiana University e direttore del Centro Ricerca sull'Invecchiamento della stessa università.


Una diagnosi di morbo di Alzheimer (MA) è devastante per l'individuo e un professionista della salute mentale può aiutarlo a affrontare e accettare la diagnosi. Ma può anche aiutare a gestire i sintomi comportamentali e psicologici.


Sebbene sappiamo tutti che il MA causa la perdita di memoria e di capacità intellettuale, può sorgere un certo numero di sintomi comportamentali e psicologici, e questo pone una maggiore enfasi sulla terapia psicologica per il suo ruolo centrale nel trattamento dell'individuo all'inizio della malattia.


Il MA colpisce ogni persona in modo univoco, e quindi, oltre alla natura cronica e progressiva del declino cognitivo, ci sono problemi psicologici che fluttuano, a seconda dello stato mentale ed emotivo della persona.


Sottoporre l'individuo a qualche forma di psicoterapia dopo la diagnosi, può aiutarlo ad affrontare le emozioni variabili, come la negazione, l'ansia, l'agitazione o la depressione, e anche aiutare a gestire le illusioni/allucinazioni che accompagnano la malattia. Spesso è utile anche solo parlare ed esprimere sentimenti a un professionista, mentre la persona con la malattia riconosce e accetta la diagnosi.


La depressione arriva fino al 40% dei pazienti di MA, rendendola uno dei problemi psicologici più comuni che accompagnano la malattia.


"La depressione porta spesso all'apatia e a meno interesse a fare cose come l'esercizio fisico e le attività stimolanti che si ritiene migliorino le condizioni dei pazienti di MA", ha detto il dott. Allan Levey, presidente di neurologia all'Emory University e direttore del Centro Malattie Neurodegenerative e del Centro Alzheimer.


Sebbene all'individuo interessato siano spesso prescritti farmaci antidepressivi, anche la terapia può avere una parte. Come la malattia progredisce, tuttavia, la psicoterapia è meno utile a causa del declino della cognizione e dell'incapacità dell'individuo di esprimere sentimenti.


I professionisti della salute mentale includono psicoterapeuti, assistenti sociali e psichiatri geriatrici. Gli psicoterapeuti offrono 'psicoterapia orientata all'emozione', concentrandosi su pensieri e ricordi, e può aiutare le persone con nuova diagnosi a convivere con i sentimenti di ansia e rabbia. Gli assistenti sociali guidano gli individui colpiti, insieme ai loro caregiver, con suggerimenti e strategie specifiche per gestire la progressione della malattia a casa e in comunità. E gli psichiatri geriatrici sono specializzati nella salute mentale degli anziani e sono addestrati ad aiutare quelli con un declino delle capacità cognitive.


Anche i caregiver possono trarre benefici della psicoterapia. Lo psichiatra può aiutare il caregiver con il suo stress e burnout (esaurimento psico-fisico) e può aiutare a sviluppare un piano di cura, che include e soddisfa i desideri dell'individuo interessato.


Dal consulente per la salute mentale possono venire esiti positivi soprattutto nella fase iniziale del MA. Un medico di famiglia può riferire l'individuo al professionista appropriato della salute mentale.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.