Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Quella 'crisi di mezza età' è proprio Alzheimer?

Quella 'crisi di mezza età' è proprio Alzheimer?Anne Hunt guarda suo marito Bruce, per farsi ricordare se ha già aggiunto zucchero alla pasta. Anne, che ha avuto la diagnosi di Alzheimer nel 2016, una volta gestiva una scuola di cucina a Chicago, e ora deve separare gli ingredienti in due diversi punti della cucina per evitare errori. (Foto: AP/Annie Rice)

Immagina di dire alla tua mamma di 55 anni che ti sposerai e lei è del tutto disorganizzata per aiutarti con i preparativi del matrimonio. O di mettere i tuoi bambini sull'autobus della scuola elementare e l'autista di 57 anni dimentica il tragitto.


Questi sono scenari reali, tratti dal mio lavoro clinico con pazienti con morbo di Alzheimer (MA) ad esordio giovanile. È l'altra faccia della demenza: senza capelli bianchi o rughe. Ed è relativamente comune. Circa il 5% dei malati di MA ha meno di 65 anni.


Anche se la patologia di base del MA, sia giovanile che ad esordio tardivo, è la stessa - l'accumulo anomalo di ​​amiloide e tau nel cervello - ci sono differenze significative nel modo in cui vengono vissute le due forme della malattia.


I pazienti con meno di 65 anni, ad esempio, hanno spesso difficoltà con il linguaggio, l'elaborazione visiva, l'organizzazione e la pianificazione. Hanno meno dei disturbi classici della memoria. Ci sono anche prove evidenti che il MA ad esordio giovanile progredisce più velocemente.

 

Demenza confusa con la depressione

Il percorso verso una diagnosi di Alzheimer o un'altra demenza è spesso lungo, tortuoso e crivellato di diagnosi errate. Una diagnosi corretta è essenziale per ogni paziente, ma è particolarmente importante per i più giovani.


Spesso lavorano ancora e rischiano di perdere il lavoro. Possono avere figli piccoli. Quando dicono alle persone che qualcosa non va nel verso giusto, viene detto loro che sono depressi o che stanno attraversando una crisi di mezza età.


Molte volte, i pazienti più giovani notano cambiamenti nella loro cognizione proprio all'inizio. Difficoltà a organizzare o a pianificare, dimenticare come eseguire compiti complessi o dimenticare gli appuntamenti. Il deterioramento cognitivo è più ovvio quando si completano compiti molto impegnativi sul lavoro o si coordina la logistica familiare.


Quando un giovane va a vedere il proprio medico e riferisce di tali cambiamenti nella cognizione, la parola con "d" citata di solito è depressione e non demenza. Fino a quando non viene formulata la diagnosi corretta, ci possono essere molte interpretazioni errate dei loro cambiamenti nel modo di pensare, con il risultato di generare conflitti con familiari, amici e colleghi.

 

Divorzio prima della diagnosi

Inizialmente, un cambiamento nella personalità può essere interpretato erroneamente dal partner come indifferenza, come crisi di mezza età o qualcos'altro. Ci può essere un cambio di ruoli all'interno di una coppia e non è insolito che la separazione o il divorzio avvengano prima ancora che sia fatta una diagnosi. Se sono coinvolti figli piccoli, può essere difficile per loro capire il cambiamento nella personalità dei loro genitori.


Ottenere servizi per il MA ad esordio giovanile può essere particolarmente impegnativo. Ci sono pochissimi programmi adatti alle persone con demenza con meno di 65 anni. Manca anche il supporto per i caregiver e i familiari di questi pazienti. C'è un disperato bisogno di programmi specializzati e strutture di assistenza a lungo termine che possano ospitare persone sotto i 65 anni.

 

'Usalo o perdilo'

Anche se non abbiamo una cura per alcun paziente con MA, ci sono studi clinici che stanno prendendo di mira le proteine ​​anomale che si accumulano durante la malattia. Esistono farmaci sintomatici - come gli inibitori dell'acetilcolinesterasi - che possono aiutare la memoria.


Promuoviamo anche uno stile di vita sano che include l'esercizio aerobico, perché le prove dimostrano che questo può rallentare la neurodegenerazione. Vogliamo che le persone rimangano attive sul piano cognitivo e continuino a capire come accrescere la loro riserva cerebrale.


Sebbene in alcune attività i pazienti con MA ad insorgenza giovanile siano compromessi, ci sono molte altre attività a cui possono partecipare. "Usalo o perdilo" è il motto a cui dovremmo aderire quando si tratta del cervello e di preservarne la funzione.


Il MA ad esordio giovanile non è l'unica demenza che colpisce in genere i giovani. Lo fa anche la demenza frontotemporale. E anche se ci sono differenze nel modo di presentarsi di queste due malattie, molte delle sfide affrontate dai pazienti sono le stesse.


È necessaria una ricerca continua per capire meglio questa malattia. Mentre cerchiamo una cura, dobbiamo capire i bisogni particolari di questa popolazione. Dobbiamo dare obiettivi alla ricerca e ai servizi per servire meglio i pazienti e le loro famiglie.

 

 

 


Fonte: Carmela Tartaglia, medico e scienziato della Rete Sanitaria Universitaria e professore associato all'Università di Toronto.

Pubblicato su The Conversation (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.