Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Come gestire una diagnosi di Alzheimer se sono anche alcolizzato?

Avere una diagnosi di Alzheimer e dipendere dall'alcol significa che una persona ha un disturbo 'concomitante'. È molto importante che parli dell'alcolismo con il tuo medico, anche se hai completato un programma o una riabilitazione in 12 fasi, perché un medico può elaborare un piano di trattamento.


Le emozioni sono ovunque con una tale diagnosi, che può causare disturbi mentali e fisici. Per l'alcolista, queste emozioni possono essere ingrandite, quindi prima di tutto bisogna imparare ad affrontare i sentimenti rimanendo sobri. È utile tenere un diario che può aiutare ad alleviare le tensioni e ad esprimere le emozioni. Scrivere può catturare momenti che nascono nel viaggio della malattia e possono essere un mezzo per rinfrescare la tua memoria in seguito o per preservare importanti ricordi in modo da poterli rivivere.


Potresti cercare un consigliere professionista specializzato nel trattamento di questo disturbo compresente. Può dare vantaggi anche aderire a un gruppo di auto-mutuo-aiuto, non solo per il supporto in generale ma anche per impedirti di isolarti. Continua a interagire con gli altri, in quanto questo supporto può essere la finestra per condividere conversazioni, storie e tutte le emozioni che potresti sperimentare.


Attraverso la condivisione, puoi ricevere consigli e strategie per gestire e adattare il tuo stile di vita. Continua anche a frequentare gli incontri degli alcolisti anonimi per mantenere la sobrietà mentre affronti le difficoltà del processo di malattia.


È spaventoso quando la malattia progredisce e la memoria comincia a svanire, e questo può essere aggravato dall'alcolismo. Affronta questi cambiamenti di memoria scrivendo le cose, facendo liste, tenendo un piano delle cose da fare e un calendario sul frigorifero per ricordarti i pasti, i farmaci o gli appuntamenti. Etichetta tutto in casa: bagno, telefono, farmaci, ecc. Tieni intorno a te le foto dei famigliari e segna i loro nomi.


Oltre a questi suggerimenti e strategie sulla memoria, che sono importanti, devi assicurarti che la tua casa sia sicura. Rimuovi il disordine, installa barre di appoggio in bagno e usa apparecchi con funzioni di spegnimento automatico. Inoltre, proteggiti da potenziali frodi togliendo il tuo nome dalle mailing list e inserendo il tuo numero di telefono sul Registro Pubblico delle Opposizioni per non essere chiamato.


Avrai bisogno di facilitare una pianificazione finanziaria, dare a qualcuno la procura e prendere decisioni sui tuoi desideri di assistenza sanitaria personale. Condividi i sentimenti con la tua famiglia e / o gli amici. Gli individui che hanno avuto la diagnosi di Alzheimer, e che sono alcolisti, tendono a ritirarsi dai rapporti stretti, per proteggere i famigliari dal dolore emotivo o come meccanismo di soppressione personale. Questo ritiro può avere esiti negativi per l'alcolista e possono essere meno i modi per far fronte, rendendo più difficile rimanere sobri.


Datti il tempo per elaborare il dolore, per riflettere e per eseguire compiti che diventeranno più difficili nel tempo. Prova a trovare hobby o attività ricreative per tenerti impegnato e dare significato alla vita. Le attività possono aiutare a superare la frustrazione che può portare alla tentazione dell'alcol come meccanismo di coping (far fronte).


Preparandoti, cercando supporto da familiari, amici e altri sistemi di supporto e, soprattutto, essendo pro-attivo nel tuo programma di auto-aiuto, sarai in grado di navigare meglio nel viaggio della tua malattia. Non sei solo. Milioni di persone soffrono di Alzheimer e ci sono risorse, programmi e studi clinici per aiutare a mantenere una qualità accettabile di vita più a lungo possibile.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)