Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Revisione degli studi italiani sulla demenza rileva che sono vecchi e imprecisi

 

 

La demenza, che comprende l'Alzheimer (AD), è una delle condizioni mediche più gravose anche in Italia.


Per capire meglio l'epidemiologia della demenza nel nostro paese, dei ricercatori coordinati da Sandro Sorbi, Professore ordinario del Dipartimento di Neuroscienze dell'Università di Firenze, hanno condotto una ricerca sistematica degli studi pubblicati tra il 1980 e aprile 2014 che avevano esaminato la prevalenza della demenza e dell'AD in Italia e hanno poi valutato la qualità degli studi selezionati.


La ricerca sistematica è stata condotta su PubMed / Medline ed Embase per identificare gli studi sulla prevalenza della demenza tra le persone dai 60 anni in su nella popolazione italiana. La qualità degli studi è stata valutata in base ai criteri di Alzheimer's Disease International (ADI).


Sedici ricerche sulla prevalenza della demenza e dell'AD in Italia si sono rivelati ammissibili, e il 75% di loro sono state pubblicate prima del 2000. Solo uno studio era un sondaggio nazionale, mentre la maggior parte degli studi erano su base locale (Nord Italia e Toscana). Nel complesso, i 16 studi hanno avuto un punteggio di qualità ADI media di 7,6 (mediana 7,75).


I ricercatori concludono che:

"Gli studi disponibili sulla prevalenza di demenza e AD in Italia sono generalmente vecchi, di scarsa qualità, e non includono tutte le regioni d'Italia. Le limitazioni importanti dei pochi studi ammissibili inclusi nella nostra analisi, per lo più legati alla loro struttura eterogenea, rendono la nostra revisione sistematica di difficile interpretazione da un punto di vista epidemiologico.

"E' altamente necessario implementare in pieno un «Piano Nazionale per la Demenza» per capire meglio l'epidemiologia della malattia e monitorare i pazienti che ne sono affetti".

 

Caratteristiche, punteggi e prevalenza di demenza/AD negli studi eseguiti in Italia

Primo autore, anno pubbl.

Anno

Area

Tipo demenza

Età

Punteggio totale

Prevalenza di demenza

Rocca, 1990

1987

Appignano (MC)

D (AD + MID + MD)

>59

8

6.2% (2.6%AD)

ILSA, 1997

1992–1993

8 Comuni

Tutte

65–84

9

7.2%F, 5.3%M

Principe, 1996

1992–1993

Provincia L'Aquila

D (AD + VaD + ODD)

>64

9

8.0% (5.2%AD)

De Ronchi, 1998

1991

Granarolo (RA)

AD + VaD + MD

≥61

6

11.1%

Benedetti, 2002

1996

Buttapietra (VR)

AD + VaD

>74

8.5

15.8% (6.7%AD)

Ferini-Strambi, 1997

1991

Vescovato (CR)

AD + VaD + MD + SeD

>59

5

9.8% (5.2%AD)

D’Alessandro, 1996

1992

Troina (EN)

D (VaD)

>74

7.5

21.9%

Azzimondi, 1998

1992–1994

2 comuni siciliani (dati di S. Agata Militello)

D (VaD)

>74

8

28.4%

Cristina, 2001

1992–1993

Provincia Pavia

D

>65 (40% 65–69 e tutti >70)

7.5

11.8%

Tognoni, 2005

2000

Vecchiano (PI)

VaD + AD+ LBD + MCI

>65

7.5

6.2% (4.2%AD)

Lucca, 2011

2002–2010

Monzino (VA)

D (AD)

≥80 (80–100)

10.5

32%

Ravaglia, 1999

1994–1995

Province BO+ RA

AD + VaD

≥100

7.5

61.9% (48.9%AD)

Spada, 2009

2005–2006

San Teodoro (EN)

AD + VaD + Altre

60–85

5.5

7.1% (4.1%AD)

Ravaglia, 2002

1999–2000

Conselice (RA)

AD + VaD

65–97

7

5.9% (3.0%AD)

Ferrucci, 2000

1998

Greve in Chianti + Bagno a Ripoli (FI)

D e AD

>65–90+

8

7.1% (3.6%AD)

Di Bari, 1999

1995

Dicomano (FI)

D e AD

>65–90+

7

9.0% (5.2%AD)

Note:

  • F=femmine, M=maschi, NA=non disponibile
  • AD=Alzheimer, D=Demenza, LBD=Demenza a Corpi di Lewy, MCI=Lieve deterioramento cognitivo, MD=Demenza Mista, MID=Demenza Multi-Infartuale, ODD=Altre malattie che provocano demenza, SeD=Demenza Secondaria, VaD=Demenza Vascolare

 

 


Fonte: Bio Med Central (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Gianluca Bruti, Elisabetta Cavallucci, Michele Mancini, Alessandro Bitossi, Marzia Baldereschi and Sandro Sorbi. A systematic review of the quality of studies on dementia prevalence in Italy. BMC Health Services Research 2016, 16:615. DOI: 10.1186/s12913-016-1871-y

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.