Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


È compassionevole per i caregiver di demenza omettere fatti inutili

Cara Carol: mia madre si è trasferita in una struttura di assistenza alla memoria un paio di anni fa, ma per suo desiderio, abbiamo tenuto il suo condominio. Ora, la sua demenza è più avanzata, e il costo della cura ci sta costringendo a vendere la sua proprietà. Le abbiamo portato gli oggetti personali che voleva, e lei sembra contenta di questo. Non chiede più della sua proprietà.

Il problema risiede in un disaccordo tra me e mio fratello. Diciamo alla mamma che stiamo vendendo il condominio? Io dico sì perché è la cosa sincera e rispettosa da fare, ma mio fratello dice di no perché pensa che turberà la mamma senza motivo. Non dirglielo sembra una forma di menzogna. Chi ha ragione? - CH.

 

Cara CH: il mio cuore è con te e tuo fratello. Prendere decisioni che toccano un genitore con la demenza è spesso causa di conflitto tra familiari pur con le migliori intenzioni.


Lasciami elogiare entrambi per ricordare che il rispetto è vitale per il buon caregiving. Il conflitto sorge quando consideri quale approccio è più rispettoso. Come in così tante situazioni di caregiving, le risposte chiare possono sembrare sfuggenti, ma in questa situazione sono d'accordo con tuo fratello. Ecco perché:


Considera prima che tua mamma ha abbastanza oggetti personali da essere contenta, e non chiede più del suo condominio. Sapendo questo, è bello ricordare che se ci sono momenti in cui lei chiede di "andare a casa" (questo è molto comune), è improbabile che per lei significhi il condominio.


In effetti, se fa riferimento a un luogo fisico è più probabile che stia pensando alla sua casa d'infanzia, che a questo punto sarebbe altamente cambiata o inesistente. Più interessante forse è che attualmente gli esperti sentono che la persona che chiede di "andare a casa" sta cercando rassicurazione e comfort piuttosto che un luogo fisico.


Facciamo una pausa per chiarire un punto necessario. Se tua madre fosse cognitivamente competente, ovviamente glielo diresti. Sarebbe suo diritto saperlo, a meno che non abbia chiesto diversamente. La demenza cambia la situazione perché la persona con un cervello compromesso non può più prendere decisioni che riflettono i suoi interessi migliori.


Poiché la capacità di tua madre è limitata, sento che, anche se il conflitto riguarda il rispetto, parte di quel rispetto è la compassione. Se consideri che la compassione richiede di non rendere più dura di quanto dovrebbe la vita di una persona vulnerabile, potrebbe essere più facile per te accettare il punto di tuo fratello.


Ancora una volta, ti ammiro per il tuo desiderio di essere sincera con tua madre. Tuttavia, con la demenza, è spesso necessario piegare la verità e omettere informazioni altrimenti pertinenti, in nome sia della compassione che del rispetto.


La domanda è: stiamo piegando la verità e omettendo informazioni per nostro beneficio o per quello della persona di cui ci stiamo prendendo cura? Se essere diretti ci fa sentire meglio, ma causa in essa sconvolgimento emotivo, dobbiamo ripensare a quell'approccio. In questo caso, far emergere la vendita potrebbe causare angoscia in tua madre, e da quello che mi hai detto, senza che ne abbia alcun beneficio.

 

 

 


Fonte: Carol Bradley Bursack in InForum (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)