Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


L'OMS ridefinisce le priorità della ricerca mondiale sulla demenza



L'OMS ridefinisce le priorità della ricerca mondiale sulla demenzaLa prevenzione della demenza, la riduzione del rischio e una assistenza di alta qualità sono le priorità globali della ricerca sulla demenza, secondo un'analisi di un gruppo internazionale di consulenti guidato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).


C'è un "crescente bisogno" di priorità degli investimenti di ricerca sulla demenza, ha detto Hiral Shah MD, della Columbia University di New York, alla Conferenza Internazionale dell'Alzheimer's Association (AAIC) 2016 di Toronto.


Secondo il World Alzheimer Report 2015, a livello globale si prevede che il numero di persone che vivono con una demenza passi dagli attuali 46 a 131,5 milioni entro il 2050. I costi globali del trattamento della demenza, stimato in circa 818 miliardi di dollari nel 2015, si prevede che salirà a 1 trilione di dollari entro il 2018 e a 2 trilioni per il 2030.


Per far avanzare l'agenda globale della ricerca sulla demenza e le priorità sugli investimenti, l'OMS ha condotto un esercizio sulle priorità della ricerca. Più di 200 ricercatori e parti interessate hanno risposto alle domande sulla ricerca che sono state consolidate in 59 percorsi di ricerca, votati da 162 ricercatori e parti interessate provenienti da 39 Paesi, per quanto riguarda 5 criteri: potenziale di successo, impatto sulla riduzione dell'onere, potenziale di innovazione concettuale, potenziale di traduzione, ed equità.


Gli obiettivi di ricerca generali individuati dall'esercizio sono i seguenti:

  • prevenzione e riduzione del rischio;
  • diagnosi, sviluppo di biomarcatori, e monitoraggio della malattia;
  • ricerca su trattamento farmacologico e non-farmacologico;
  • assistenza di qualità per le persone con demenza e i rispettivi caregiver;
  • fisiologia e progressione del normale invecchiamento e della malattia;
  • aumento della consapevolezza e della comprensione da parte del pubblico.


"Il tema della riduzione del rischio di demenza era il più dominante e ha ricevuto il più alto punteggio complessivo di priorità della ricerca", nota il dottor Shah e l'autore senior Tarun Dua MD/MPH dell'OMS di Ginevra in Svizzera, nel loro abstract dell'incontro. La prevenzione, l'identificazione e la riduzione del rischio di demenza, e l'assistenza di qualità per i pazienti affetti da demenza e i loro caregiver sono stati i primi grandi temi di sei delle prime 10 priorità globali di ricerca, dicono.


Nella lista estesa delle prime 20 priorità, la diagnosi e la ricerca di biomarcatori e lo sviluppo di un trattamento costituivano 7 delle principali priorità. La ricerca di base sui meccanismi della malattia è stata considerata con il maggiore potenziale di innovazione concettuale.


"La nostra speranza è che le priorità di ricerca individuate da questo processo internazionale intensivo e sistematico possano informare e motivare i responsabili politici, i finanziatori e i ricercatori a ridurre il peso globale della demenza", ha aggiunto il dottor Shah in un comunicato della conferenza. "Gli obiettivi futuri includono l'identificazione della cultura e le specifiche del sistema priorità di ricerca e l'individuazione delle lacune e delle opportunità per un aumento degli investimenti".

[...]

 

 

 


Fonte: Megan Brooks in MedScape Today (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.