Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Resi noti risultati studio fase 3 di Flutemetamol per l'Alzheimer

PETSecondo GE Healthcare, i risultati preliminari di due studi di fase 3 per sperimentare il suo agente di scansione dell'amiloide via PET ([18F] flutemetamol), hanno entrambi raggiunto i loro endpoint [obiettivi intermedi] primari.

I risultati completi di entrambi gli studi saranno presentati a breve.


Uno degli studi ha coinvolto pazienti malati terminali, che hanno accettato di sottoporsi all'autopsia del cervello, mostrando una forte associazione tra immagini PET con flutemetamol e patologia cerebrale beta amiloide legata all'Alzheimer (AD), mentre l'altro studio è stato condotto su giovani volontari sani di età inferiore ai 40 anni, e ha raggiunto risultati simili evidenziando mancanza di amiloide cerebrale in questo gruppo.


Carl Sadowsky, MD, Professore di Neurologia Clinica alla Nova Southeastern University di Ft. Lauderdale in Florida ha dichiarato: "La capacità di individuare o escludere significativi depositi di amiloide nel cervello, insieme ad altri test diagnostici, può aiutare i medici a effettuare una valutazione più accurata dei pazienti con sospetto Alzheimer e altri disturbi cognitivi. I risultati di questi studi sono piuttosto incoraggianti per dimostrare il potenziale del flutemetamol al riguardo. Abbiamo bisogno di una diagnosi accurata e un trattamento migliore, in quanto una diagnosi accurata ha il potenziale di consentire una migliore gestione del paziente, e può anche ridurre i costi".


Un accumulo di beta amiloide nel cervello è ritenuto in grado di influenzare l'inizio della degenerazione dei neuroni in AD. E' anche una delle numerose caratteristiche patologiche che svolgono un ruolo nello sviluppo di AD, che, attualmente, viene diagnosticata mediante l'identificazione di caratteristiche istopatologiche di base, come le placche beta-amiloidi in campioni post-mortem del cervello. I ricercatori stanno studiando particolari agenti di imaging dell'amiloide, al fine di stabilire se sono in grado di aiutare i medici nella rilevazione della deposizione di amiloide negli esseri umani viventi.


Jonathan Allis, responsabile della sezione MI PET della GE Healthcare Medical Diagnostics ha commentato: "Il flutemetamol potrebbe rivelarsi una componente clinicamente importante di un iter diagnostico più ampio che i neurologi utilizzano durante la valutazione dei pazienti con disabilità cognitive, che possono avere AD. Questi studi supportano la nostra richiesta di approvazione regolamentare del [18F] flutemetamol, che abbiamo intenzione di presentare entro la fine dell'anno".


Fin dalla nascita, la GE Healthcare ha dato un contributo importante alla Alzheimer's Disease Neuroimaging Initiative (ADNI), e svolge un ruolo chiave nella PredictAD, un progetto di ricerca finanziato dall'UE, progettato per sviluppare soluzioni per la diagnosi precoce di Alzheimer, e nella Coalition Against Major Diseases (CAMD). Nel suo obiettivo di rivelare le cause, i rischi e gli effetti fisici dell'AD, la GE Healthcare applica un approccio globale per raggiungere l'obiettivo. Per esempio, collaborando con aziende farmaceutiche per identificare un biosegnalatore, o un indicatore biologico che potrebbe aiutare i medici nella diagnosi di AD prima della comparsa dei sintomi clinici.


Il [18F] flutemetamol è solo una componente di un ampio spettro di soluzioni diagnostiche per l'AD in corso di sviluppo alla GE Healthcare. L'azienda dispone di una vasta gamma di risorse di scansione per individuare con precisione i segni di malattie neurorigenerativo utilizzando scanners MRI, PET e CT ad alta tecnologia, che offrono una visuale chiara del cervello. La GE Healthcare sta attualmente espandendo il suo portafoglio di agenti di imaging attraverso lo sviluppo di una migliore prova visiva e applicazioni software innovative che possono aiutare i medici nella interpretazione delle immagini e determinare le malattie. L'attuale portafoglio della GE Healthcare comprende ciclotroni e sistemi chimici per la fabbricazione di agenti di imaging PET, scanners PET e di risonanza magnetica per i pazienti, così come software di analisi dell'immagine per interpretare i risultati.


Nell'ampia gamma di risorse aziendali, che hanno elevato la posizione dell'azienda nel mercato globale, la GE Healthcare è in grado di fornire una soluzione integrata per la diagnostica globale per la prossima generazione di terapie. Collaborando con i potenziali partner del settore farmaceutico, la GE Healthcare vuole acquisire una visione più completa delle esigenze strategiche di prodotti farmaceutici per sviluppare soluzioni di progettazione appropriate, fornire tecnologie complesse e assistere potenzialmente in un tempo ridotto il mercato, mediante il loro uso in studi pilota.

 

 

 

 

*************************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

 

************************
Scritto da Petra Rattue - Copyright: Medical News Today - Foto Wikipedia

Pubblicato in Medical News Today il 13 Aprile 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

Notizie da non perdere

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.