Arrivare al fondo dell'Alzheimer è un obiettivo in rapida evoluzione, con molti colpi di scena, giravolte e polemiche.
Nell'ultima svolta sulla strada della ricerca, degli scienziati hanno trovato nuove informazioni sull'interazione tra le proteine associate alla malattia.
La relazione dello studio, che appare sulla rivista ACS Chemical Neuroscience, potrebbe avere importanti implicazioni per lo sviluppo di nuovi trattamenti.
Witold K. Surewicz, Krzysztof Nieznanski e colleghi, spiegano che da anni la ricerca suggerisce un legame tra i grumi di proteina (chiamate placche di amiloide-beta) nel cervello e lo sviluppo dell'Alzheimer, una condizione devastante che potrebbe influenzare più di 10 milioni di americani entro il 2050. Ma non si è ancora capito del tutto come queste provocano il danno caratteristico sulle cellule nervose e sulla memoria.
Studi recenti hanno trovato che una cosiddetta proteina prionica si lega con forza ai piccoli aggregati di peptidi amiloide-beta. Ma sono ancora oggetto di dibattito i dettagli del modo in cui questo attaccamento può contribuire alla malattia, e gli approcci per trattarla.
Per risolvere almeno una parte di questa controversia, il team di Surewicz ha deciso di dare un'occhiata più da vicino.
Contrariamente agli studi precedenti, essi hanno scoperto che la proteina prionica si attacca anche ai grandi ciuffi fibrillari di amiloide-beta e non li scompone in parti più piccole e più dannose, come si pensava.
Questo risultato fa ben sperare per i ricercatori che studiano un nuovo approccio al trattamento dell'Alzheimer: usare prodotti a base di proteina prionica per impedire a questi piccoli pezzi tossici di amiloide-beta di formarsi.
Gli autori sono stati finanziati dalllo Spitz Brain Health Innovation Fund e dai National Institutes of Health.
Fonte: American Chemical Society (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.
Riferimenti: Krzysztof Nieznanski, Krystyna Surewicz, Shugui Chen, Hanna Nieznanska, Witold K. Surewicz. Interaction between Prion Protein and Aβ Amyloid Fibrils Revisited. ACS Chemical Neuroscience, 2014; 140401104252003 DOI: 10.1021/cn500019c
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