Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


La sera: un momento frustrante per pazienti di Alzheimer e caregiver

Per molte persone la sera è un momento di relax. Finiamo il lavoro della giornata e cominciamo a rilassarci, a prepararci per una notte di riposo.


Ma per molti individui con Alzheimer, il tardo pomeriggio e la prima serata sono il momento in cui i sintomi [della malattia] sono più evidenti. Gli individui diventano agitati e irrequieti; sono irritabili e si turbano facilmente.


Questa sindrome è chiamata sundowning (sindrome del tramonto), e per le persone che soffrono di essa, così come i loro caregiver, la sera diventa un momento di frustrazione e disorientamento, rendendo spesso impossibile un buon riposo notturno.


I medici non conoscono con certezza la causa di questi cambiamenti nel comportamento dei pazienti affetti da demenza di Alzheimer. Alcune possibili spiegazioni sono i danni che la malattia provoca all'orologio interno del paziente, che rompono il ciclo veglia/sonno e creano un senso di confusione. Un'altra possibile spiegazione è che i cambiamenti dell'illuminazione creano ombre che il cervello ha difficoltà a identificare.


Di conseguenza, l'individuo diventa spaventato e disorientato, incapace di interpretare i cambiamenti del suo ambiente. Alcuni individui sembrano anche avere difficoltà a distinguere i sogni dalla realtà, fatto che aggrava ulteriormente la situazione. Questi cambiamenti, in combinazione con i sintomi già impegnativi della malattia, possono essere a dir poco estenuanti per i familiari che stanno già lottando per gestire gli effetti devastanti della malattia.


Anche se non esiste una soluzione facile a queste difficoltà serali, le famiglie possono, con un piccolo sforzo in più, sviluppare strategie per rendere più gestibile questo momento della giornata.

  • Per alcune famiglie, il semplice attenersi ad un programma normale può essere utile.
  • Mantenere l'individuo occupato con attività piacevoli durante il giorno può aiutare a garantire che sia pronto per una serata rilassante.
  • Poi, una cena anticipata, un bagno rilassante e un pigiama confortevole possono essere dei dolci promemoria che il giorno sta per finire ed è tempo per rilassarsi.
  • Abbassare schermi e persiane, e accendere le luci all'interno della casa, prima del tramonto, può contribuire ad evitare le ombre che il cervello del paziente di Alzheimer ha difficoltà a interpretare.
  • Può aiutare anche mantenere l'ambiente familiare e confortevole; una sedia accogliente e un po' di coccole con l'animale domestico preferito potrebbero essere proprio il tipo di attività serale calmante per evitare la solita agitazione che arriva a fine giornata.
  • Altre tecniche per gestire il sundowning includono il monitoraggio della dieta dell'individuo (limitare la caffeina e grandi quantità di zucchero durante le ore tarde della giornata) e il controllo del rumore (ridurre le attività ad alta voce e il volume della televisione o della radio alla sera).


Naturalmente, non tutte le tecniche saranno valide per ogni paziente, per cui ci si deve affidare a tentativi ed errori per vedere cosa funziona meglio. E' una buona idea monitorare il comportamento, facendo un elenco di quello che sembra innescare certe risposte alla fine della giornata:

  • una giornata piena di attività sembra aiutare, o i comportamenti peggiorano quando il paziente è insolitamente stanco?
  • un pisolino pomeridiano tende a rendere più difficile alla persona cara di calmarsi la sera?
  • come cambiano i comportamenti da un giorno all'altro, e che tipo di attività porta a questi cambiamenti?


In sostanza, la soluzione può ridursi semplicemente a coordinare le attività della giornata per conciliare le difficoltà che vengono con il sundowning: concentrare la maggior parte delle attività ed escursioni nelle prime ore del giorno, prima che comincino a manifestarsi gli effetti del sundowning, e mantenere la fine della giornata libera da ogni eccesso di stimolazione.


Essere super pazienti nella seconda parte della giornata, ricordando che la persona cara non la sta facendo difficile deliberatamente. Un'extra di bontà e comprensione può aiutare a garantire che la persona cara si senta sicura e protetta, e fissare il tono per una serata tranquilla e rilassante.

 

 

 


Fonte: Kathy A. Miller in enidnews.com (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.