Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Convivere con la demenza: 7 consigli ai caregiver


Se qualcuno nella tua famiglia ha avuto la diagnosi di demenza, potresti sentirti triste, arrabbiato o impaurito del futuro. Quando la persona cara sperimenta perdite progressive della memoria, come riuscirai a gestire la situazione?


Trattare con la demenza è difficile per la persona interessata, ovviamente, ma può esserlo molto di più per i caregiver familiari. La perdita di memoria finirà per influenzare la capacità di comunicare della persona, e la disconnessione conseguente può creare attriti e frustrazione.


Demenza è in realtà un gruppo di malattie che colpiscono la funzione del cervello, compresa la capacità di ragionare e ricordare le cose. L'Alzheimer, i Corpi di Lewy e la demenza vascolare rientrano tutte in questa categoria di malattie neurologiche.


Una delle caratteristiche di tutti i tipi di demenza è la perdita di memoria progressiva. La dimenticanza lieve può essere fastidiosa in un primo momento, ma quando diventa grave può presentare una vera e propria sfida per i caregiver familiari.


Se si trovi di fronte alle sfide di prenderti cura di una persona con demenza e hai difficoltà a trovare gli aggiustamenti, ecco alcuni consigli che possono aiutare:

  • Resta calmo. Certo, questo è più facile da dire che da fare. Quando tua madre ha dimenticato per l'ennesima volta oggi dove ha lasciato gli occhiali da lettura, potresti sentirti esasperato, e questa è una reazione perfettamente normale. Ma, naturalmente, non è colpa di tua madre se sta perdendo la memoria, e non aiuta prendersela con lei. Invece, prova a usare tecniche di visualizzazione o di respirazione profonda per ritrovare il tuo centro e mantenere un senso di calma.
  • Dai spiegazioni semplici. Una persona con perdita di memoria può avere difficoltà a seguire logiche complicate. Non dire: "Non puoi prendere quell'aspirina perché interagisce con altri due farmaci che il medico ti ha dato". Invece basta dire: "Il medico ha detto che non puoi prendere l'aspirina". La cosa importante è che facciano la cosa giusta.
  • Usa immagini o fotografie. Se il tuo caro ha una grave perdita di memoria che rende difficile ricordare anche i nomi dei familiari, tieni a portata di mano le fotografie così che possa indicare la persona, invece che dirne il nome. È anche possibile ritagliare immagini di oggetti comuni dalle riviste - tazze di caffè, occhiali, ecc - e incollarle su schede per aiutare il tuo caro a comunicare.
  • Evita di correggere. Se tuo padre ti chiama con il nome di tuo fratello, non c'è bisogno di sottolineare l'errore. Servirà solo a far star male tuo padre quando si rende conto che sta dicendo cose sbagliate. Rimani concentrato sul quadro generale, e cerca di non lasciare che ogni piccolo inconveniente ti turbi.
  • Non è una questione personale. Se il tuo caro fa un errore, lascia perdere. Ricorda che non dimentica le cose per infastidire te. Anche se non può ricordare il tuo nome, non significa che ti ami meno. Semplicemente non ha alcun controllo sul processo di perdita della memoria e non riesce a ricordare le cose di base, come succedeva prima.
  • Prenditi del tempo per te stesso. Prendersi cura di una persona con demenza esige un tributo di umore e di energia. Assicurati di programmare il tempo per stare da solo e ricaricare le batterie emotive. Fai un giro in bicicletta nel pomeriggio, avvia una pratica di meditazione al mattino presto, o impara a godere del tempo che passi in cucina, se cucini per la persona cara. Non puoi prenderti cura degli altri in modo efficace se sei logorato.
  • Abituati a ridere. Quando scopri che gli occhiali da lettura di tua madre non sono spariti per niente, che sono rimasti appollaiati sulla sua testa per tutto il tempo, vai avanti e fatti una sana risata. L'oblio può produrre alcune situazioni assurde, e se ne potrebbe anche ridere. Se tratti gli inconvenienti leggeri come errori sciocchi, possono diventare momenti terapeutici piuttosto che fastidi.


Soprattutto, ricorda che quello che stai facendo per la persona cara è un profondo gesto di cura e affetto. Convivere con la demenza rappresenta una sfida unica per i caregiver, ma offre anche una meravigliosa opportunità di conoscere meglio il tuo parente e di offrirgli la cura amorevole che solo un familiare è in grado di dare.

 

 

 


Fonte: Elizabeth Hanes RN/BSN in Dignity Health (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.