Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Non ti scordar di me: nuovo obiettivo promettente per trattare l'Alzheimer e le demenze correlate

I ricercatori sono ancora perplessi sulle cause della demenza e come trattare e invertire il declino cognitivo visto nei pazienti. In uno studio primo-del-suo-genere, ricercatori dell'Università Medica del Sud Carolina (MUSC) e del Beth Israel Deaconess Center Medical Center (BIDMC), il luogo di insegnamento della Harvard Medical School, hanno scoperto che la cis P-tau, la versione tossica e non degradabile di una proteina sana del cervello, è un primo marcatore di demenza vascolare (VaD) e del morbo di Alzheimer (MA).


I risultati, pubblicati il ​​2 giugno su Science Translational Medicine, definiscono il meccanismo molecolare che provoca un accumulo di questa proteina tossica. Inoltre, hanno dimostrato che un anticorpo monoclonale (mAb) che punta questa proteina tossica è riuscito a prevenire la patologia e la perdita di memoria nei modelli preclinici di tipo MA e VaD. Inoltre, questo trattamento è stato persino in grado di invertire la disabilità cognitiva in un modello preclinico di tipo MA.


"Riteniamo che la nostra ricerca abbia scoperto non solo che la cis P-tau è un fattore importante e finora non riconosciuto di VaD e MA, ma che abbia anche identificato un'immunoterapia altamente efficace e specifica per puntare questo fattore comune di malattia, per trattare e prevenire il MA e la VaD nelle fasi iniziali", ha detto Onder Albayram PhD, primo coautore e assistente professore nella divisione di cardiologia nel Dipartimento di Medicina della MUSC.


L'invecchiamento è una parte normale della vita; sperimentiamo l'indebolimento delle ossa e dei muscoli, l'irrigidimento dei vasi sanguigni e vuoti di memoria. Ma per circa 50 milioni di persone in tutto il mondo, questi vuoti di memoria diventano progressivamente più gravi, portando infine a una diagnosi di demenza.


Demenza è un termine ombrello che copre il MA, che rappresenta dal 60% all'80% dei casi, la VaD, la seconda causa più comune, e altre patologie meno comuni. Attualmente non ci sono trattamenti efficaci per il MA. È interessante notare che la maggior parte dei casi di MA ha una componente vascolare, indicando una relazione più ampia tra la funzione cognitiva e la vascolarizzazione sana del cervello. Una migliore comprensione di tale relazione potrebbe fornire una piattaforma per scoprire nuovi obiettivi terapeutici.


"Il nostro lavoro fornisce la prova che la cis P-tau può essere un fattore patogeno che spiega la VaD, ma che generalmente non è collegato ad altre demenze", ha aggiunto Chenxi Qiu PhD, primo coautore e postdottorato al BIDMC dell'Harvard Medical School.


In un modello preclinico di VaD, i giovani topi hanno mostrato segni di infiammazione cerebrale e perdita di memoria entro un mese. Tuttavia, il trattamento di questi topi con anticorpo monoclonale per cis P-tau ha impedito il degrado neurale e il declino cognitivo verso i sei mesi. In un modello preclinico separato di MA con topi vecchi che mostravano un grave deterioramento cognitivo, è interessante che questa grave menomazione sia stata significativamente invertita quando i topi hanno ricevuto il mAb per cis P-tau.


"Questi dati mostrano che la cis P-tau potrebbe essere un fattore patogeno precoce a monte, comune ad entrambe le malattie", ha detto Albayram.


Spesso è difficile traslare le informazioni acquisite dai modelli preclinici agli umani, ma questo studio offre motivi per essere ottimisti. L'accumulo di cis P-tau ha causato cambiamenti drastici nell'architettura genetica delle cellule interessate in un modello VaD; questi cambiamenti erano coerenti con quelli visti nei pazienti umani con MA. I ricercatori hanno continuato, dimostrando che il trattamento con il mAb per cis P-tau ha invertito dall'85% al ​​90% di tali modifiche, indicando la forza di questa terapia potenziale.


"Il paesaggio genomico si adatta realmente dopo il silenziamento di questa proteina tossica", ha detto Albayram. "Questa è stata una grande scoperta".


Albayram e Qiu non sono i soli entusiasti di questi risultati, ma lo sono anche i colleghi della MUSC.


"Posso andare avanti e avanti su questo studio", ha detto Adviye Ergul MD/PhD, professoressa della MUSC. "Forniscono una prova solida che c'è accumulo di una forma specifica della proteina tau (cis P-tau), mettendo in evidenza una diversa patologia della proteina tau nella ricerca sulla VaD".


Questa ricerca rivoluzionaria ha aperto la porta a nuove potenziali immunoterapie e ha evidenziato diverse nuove aree di ricerca che devono essere esplorate. Mentre i ricercatori hanno delineato un percorso che conduce all'accumulo di cis P-tau, deve essere identificato il collegamento sottostante tra anomalie vascolari e attivazione del percorso.


Una migliore comprensione del modo con cui la cis P-tau tossica interagisce con la trans P-tau sana potrebbe fornire ulteriori approfondimenti sulla progressione del MA. MA e VaD potrebbero non essere le uniche malattie colpite da alti livelli di cis P-tau; da questa proteina tossica potrebbero derivare anche altri disturbi cerebrali con una componente vascolare, ma servono ulteriori studi per stabilire un tale collegamento.


"La cis P-tau può essere un fattore comune, precoce e patogeno sottostante la lesione cerebrale traumatica, la VAD e il MA", ha detto Qiu.


Quando invecchiamo e la nostra memoria inizia a scemare (come perdere le chiavi della macchina o dimenticare il nome di una nuova conoscenza) temiamo che questi siano i primi segni di demenza. E anche se attualmente non c'è alcun trattamento approvato per invertire gli effetti fisiologici della malattia, questa nuova ricerca può fornire speranza che nuove terapie siano dietro l'angolo.

 

 

 


Fonte: Matthew Greseth PhD in Medical University of South Carolina (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Chenxi Qiu, Onder Albayram, Asami Kondo, Bin Wang, Nami Kim, Ken Arai, Cheng-Yu Tsai, Mahmoud Bassal, Megan Herbert, Kazuo Washida, Peter Angeli, Shingo Kozono, Joseph Stucky, Sean Baxley, Yu-Min Lin, Yan Sun, Alexander Rotenberg, Barbara Caldarone, Eileen Bigio, Xiaochun Chen, Daniel Tenen, Mark Zeidel, Eng Lo, Xiao Zhen Zhou, Kun Ping Lu. Cis P-tau underlies vascular contribution to cognitive impairment and dementia and can be effectively targeted by immunotherapy in mice. Science Translational Medicine, 2 Jun 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.