Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Semplice strumento diagnostico prevede il rischio individuale di Alzheimer

simple diagnostic tool alzheimer diagnosisGrafica: Jonas Wallén Wisely Digital

Ricercatori dell'Università di Lund in Svezia hanno sviluppato un algoritmo che combina i dati di un semplice esame del sangue e un breve test di memoria, per prevedere con grande precisione chi svilupperà il morbo di Alzheimer (MA) in futuro. I risultati sono pubblicati in Nature Medicine.


Circa il 20-30% dei pazienti con MA ricevono una diagnosi errata dall'assistenza sanitaria specialistica, e l'inquadramento diagnostico è ancora più difficile nelle cure primarie. La precisione può essere notevolmente migliorata misurando le proteine ​​tau e amiloide-beta in un campione di fluido spinale o in una scansione PET.


Tuttavia, tali metodi sono costosi e disponibili solo in poche cliniche specializzate della memoria in tutto il mondo. La diagnosi precoce e accurata del MA sta diventando sempre più importante, poiché si crede che presto saranno disponibili nuovi farmaci che rallentano la progressione della malattia.


Un gruppo di ricerca guidato dal professor Oskar Hansson dell'Università di Lund ha ora dimostrato che si può usare una combinazione di test relativamente facili da eseguire per la diagnosi precoce e affidabile del MA. La ricerca ha esaminato 340 pazienti con lieve deterioramento della memoria dello studio svedese BioFINDER, e i risultati sono stati confermati in uno studio nordamericano di 543 persone.


La combinazione di un semplice esame del sangue (misurazione di una variante della proteina tau e di un gene di rischio del MA) e tre brevi test cognitivi che richiedono solo 10 minuti per essere completati, ha previsto con oltre il 90% di certezza quali pazienti avrebbero sviluppato la demenza di MA nei 4 anni successivi.


Questo semplice algoritmo prognostico era significativamente più preciso delle previsioni cliniche degli esperti di demenza che avevano esaminato i pazienti, ma non avevano avuto accesso a costosi test del fluido spinale o alle scansioni PET, ha detto Oskar Hansson.


"Il nostro algoritmo si basa sull'analisi nel sangue della tau fosforilata e di un gene di rischio del MA, combinata con il test della memoria e della funzione esecutiva. Ora abbiamo messo online uno strumento prototipo per stimare il rischio di una persona con lievi lamentele per la memoria, di sviluppare la demenza di MA entro 4 anni", spiega Sebastian Palmqvist, primo autore dello studio e professore associato all'Università di Lund.


Un chiaro vantaggio dell'algoritmo è che è stato sviluppato per le cliniche che non hanno accesso a strumenti diagnostici avanzati. In futuro, l'algoritmo potrebbe quindi fare una differenza importante nella diagnosi del MA all'interno dell'assistenza sanitaria primaria.


"L'algoritmo al momento è testato solo su pazienti esaminati nelle cliniche della memoria. La nostra speranza è che possa essere convalidato anche per la sanità primaria e nei paesi in via di sviluppo con risorse limitate", afferma Sebastian Palmqvist.


Strumenti diagnostici semplici per il MA potrebbero anche migliorare lo sviluppo dei farmaci, in quanto è difficile reclutare i partecipanti idonei agli studi sui farmaci, con tempi ed economicità efficaci.


"L'algoritmo ci consentirà di reclutare persone con MA nella fase iniziale, che è quando i nuovi farmaci hanno una migliore possibilità di rallentare il corso della malattia", conclude il professor Oskar Hansson.

 

 

 


Fonte: Lund University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Sebastian Palmqvist, Pontus Tideman, Nicholas Cullen, Henrik Zetterberg, Kaj Blennow, Jeffery L. Dage, Erik Stomrud, Shorena Janelidze, Niklas Mattsson-Carlgren, Oskar Hansson. Prediction of future Alzheimer’s disease dementia using plasma phospho-tau combined with other accessible measures. Nature Medicine, 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.