Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Buona salute cardiovascolare in mezza età diminuisce il rischio di demenza

brain and heart

Con l'aumento delle aspettative di vita, cresce anche il rischio di demenza. Ricercatori del Karolinska Institutet hanno ora studiato come uno stile di vita attivo e senza fumo può influenzare questa correlazione. I risultati, che sono pubblicati su PLOS Medicine, suggeriscono che la buona salute cardiovascolare diminuisce gradualmente il rischio di demenza.


Gli studi precedenti avevano suggerito che gli sforzi per migliorare la salute cardiovascolare possono ridurre fino a un terzo l'incidenza globale della demenza. Tuttavia, ci sono poche ricerche sulla possibilità che una buona salute cardiovascolare in mezza età influenzi la probabilità di sviluppare la demenza più tardi nella vita.


Ricercatori del Karolinska Institutet e i colleghi, tra gli altri organismi, dell'Istituto finlandese per la Salute e il Benessere, hanno analizzato questa correlazione con dati estesi su oltre tre decenni.

 

Fumo, attività fisica e Indice Massa Corporea (IMC)

Lo studio si basa su un progetto di ricerca finlandese sui fattori di rischio cardiovascolari e la demenza legata all'età. I risultati del nuovo studio si basano su 1.449 partecipanti, seguiti dal 1972-87 al 1998, e 744 sopravvissuti seguiti per altri otto anni dal 1998 al 2005-2008.


La salute cardiovascolare dei partecipanti è stata valutata dalla mezza età alla vecchiaia, secondo tre fattori di stile di vita (fumo, attività fisica e IMC) e tre valori fisici (livello di zucchero nel sangue a digiuno, colesterolo e pressione sanguigna).

 

Pressione bassa è fuorviante negli anziani

I ricercatori hanno scoperto che i partecipanti con salute cardiovascolare media o alta dalla mezza età in poi, hanno avuto una probabilità inferiore di demenza più tardi nella vita. I fattori di stile di vita sembrano avere un impatto particolare sulla tendenza, soprattutto l'assenza di fumo.


Hanno anche trovato una correlazione inaspettata tra metriche fisiche desiderabili e demenza tra i partecipanti più anziani allo studio:

"Nei pazienti con demenza sono comuni anche pressione e colesterolo bassi, e in questo senso questi valori si sovrappongono uno con l'altro in questo contesto", afferma la prima autrice della ricerca Yajun Liang, assistente professoressa del Dipartimento di Salute Pubblica Globale all'Istituto Karolinska.


I ricercatori notano che lo studio manca di dati sull'alimentazione dei partecipanti o sul loro glucosio plasmatico in mezza età. Dal momento che è stato uno studio osservazionale, non è possibile stabilire alcuna relazione causale.

 

 

 


Fonte: Karolinska Institutet (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Yajun Liang, Tiia Ngandu, Tiina Laatikainen, Hilkka Soininen, Jaakko Tuomilehto, Miia Kivipelto, Chengxuan Qiu. Cardiovascular health metrics from mid- to late-life and risk of dementia: A population-based cohort study in Finland.PLOS Medicine, 15 Dec 2020, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)