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Vasi sanguigni sani possono ritardare il declino cognitivo e l'Alzheimer

Healthy Blood Vessels Cognitive DeclineDistribuzione di astrociti e canali di acquaporina nelle sezioni del cervello di ratto. (Fonte: Nygaard Mortensen et al., JNeurosci 2019)

La pressione alta del sangue può influenzare condizioni come il morbo di Alzheimer (MA) interferendo con il sistema di gestione dei rifiuti del cervello, secondo una nuova ricerca sui ratti pubblicata su JNeurosci.


Mantenere la salute dei vasi sanguigni potrebbe quindi aiutare a evitare [o posticipare] il declino cognitivo.


L'ipertensione causa la perdita di elasticità e irrigidimento dei vasi sanguigni, penalizzando la rimozione delle molecole di scarto dal cervello.


Usando un topo modello di ipertensione, Maiken Negergaard e i colleghi dell'Università di Copenaghen e della Facoltà di Medicina di Yale hanno studiato come la condizione influisce sul movimento del liquido cerebrospinale e del fluido interstiziale fuori dalle cellule cerebrali.


I ricercatori hanno tracciato il flusso del liquido cerebrospinale e hanno scoperto che i ratti ipertesi mostravano ventricoli più grandi, volume del cervello ridotto e trasporto di liquidi alterato.


Hanno concluso che l'ipertensione interferisce con l'eliminazione delle macromolecole dal cervello, come l'amiloide-β, la proteina patologica di MA.


Trattamenti mirati all'ipertensione potrebbero quindi ridurre l'accumulo di amiloide-β e ritardare l'insorgenza del MA.

 

 

 


Fonte: Society for Neuroscience (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Kristian Nygaard Mortensen, Humberto Mestre, Hedok Lee, Serhii Kostrikov, Anna L. R. Xavier, Albert Gjedde, Helene Benveniste and Maiken Nedergaard. Impaired Glymphatic Transport in Spontaneously Hypertensive Rats. Journal of Neuroscience, 17 Jun 2019, DOI: 10.1523/jneurosci.1974-18.2019

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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