Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


5 modi in cui la natura cambia il tuo cervello, secondo la scienza

Sii sincero con te stesso: riesci a ricordare l'ultima volta che sei stato veramente immerso nella natura, godendola in tutta la sua gloria punteggiata di alberi? La ricerca scientifica sta confermando da tempo che trascorrere il tempo all'aperto (e non solo per spostarsi dal punto A al punto B) può avere numerosi benefici per il benessere generale e per la salute mentale.


Uno studio recente, pubblicato su The Journal of Positive Psychology, ha rilevato che anche passare solo cinque minuti all'aperto era legato a un significativo miglioramento dell'umore. Nello studio, gli studenti della University of Regina in Canada sono stati valutati in una sala laboratorio senza finestre, e confrontati con un gruppo che era nella natura di 'un parco urbano' del campus.


Non sorprende che le persone che sono state da 5 a 15 minuti nella natura abbiano riportato uno stato emotivo "migliorato in modo attendibile", attraverso un aumento significativo delle emozioni positive e 'auto-trascendenti', e il tempo passato all'esterno (5' o 15') non aveva avuto impatto sui risultati.


Mentre i millennial tendono ad essere più felici negli ambienti urbani più grandi e si riversano nelle città, secondo un rapporto di CityLab, non c'è scusa per non aggiungere un po' di più aria fresca nella tua vita per trarne benefici. Qui di seguito ci sono cinque modi con cui lo stare nella natura può influenzare il tuo cervello.

 

1. Può creare stimoli duraturi per la tua salute mentale

Uno studio a lungo termine condotto nel 2014 dalla University of Exeter in Inghilterra ha rilevato che, in media, le persone nello studio che si sono trasferite in aree verdi hanno subito un miglioramento immediato della salute mentale e meno stress mentale. L'aumento della salute mentale è stato anche duraturo, mantenendo i suoi effetti anche tre anni dopo il trasferimento. Lo studio ha aggiunto un numero crescente di prove a supporto dell'integrazione di più spazi verdi (come i parchi pubblici) nelle città per migliorare la salute pubblica.

"Questi risultati sono importanti per i pianificatori urbani che pensano di introdurre nuovi spazi verdi nelle nostre città, suggerendo che potrebbero fornire benefici sostenuti e a lungo termine per le comunità locali", ha affermato il ricercatore capo Dr Ian Alcock in una dichiarazione.

 

2. Può aiutare a ridurre l'attività nelle aree del cervello collegate alla depressione

Un team di ricercatori della Stanford University ha scoperto che i partecipanti che hanno camminato per 90 minuti attraverso un parco verde nel campus, invece che fare quattro passi vicino a una autostrada, esibivano cervelli più 'tranquilli' e si soffermavano meno sugli aspetti negativi della loro vita (in confronto a come si sentivano pre-cammino) nelle scansioni del cervello e nei questionari fatti in seguito. Hanno anche sperimentato una minore attività nella corteccia prefrontale subgenuale, un'area del cervello associata alla depressione. In sostanza, lo studio ha dimostrato che camminare nella natura ha un effetto quasi immediato sul miglioramento dell'umore generale.

 

3. Può stimolare il benessere a 360°

Un'analisi approfondita di 143 studi sull'argomento, pubblicata nell'ottobre 2018, ha rilevato che i benefici per la salute degli spazi verdi sull'uomo comprendono: miglioramento della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna, riduzione statisticamente significativa dei livelli di colesterolo, miglioramento della durata del sonno e degli esiti neurologici, nonché riduzione della prevalenza del diabete di tipo II, mortalità cardiovascolare e mortalità generale.

 

4. 'Livelli' diversi di natura possono avere effetti diversi

A seconda del 'livello' di natura in cui ti trovi, potresti anche trarre benefici variabili, secondo uno studio del 2018. Lo studio aveva tre 'livelli' o ambienti: un livello aveva caratteristiche simili a quelle di un deserto, un altro luogo era più vicino alla vegetazione che si trovava in un parco pubblico e il terzo sito rappresentava un 'ambiente costruito' comune (come una palestra).

I ricercatori hanno scoperto che la visita di entrambi gli ambienti verdi era utile per diminuire i marcatori fisici e psicologici dello stress nei partecipanti, ma le persone nell'ambiente naturale hanno riportato livelli di stress decisamente più bassi rispetto agli altri due gruppi. Se stai cercando di sfruttare al meglio il tuo tempo all'aria aperta, fare un'escursione o un giro in campeggio potrebbe essere la soluzione migliore.

 

5. Può aiutare a migliorare l'attenzione a breve termine

Ispirato da uno studio notevole del 2008 che suggeriva che guardare foto della natura può migliorare il funzionamento dell'attenzione nei giovani adulti, uno studio più recente ha rilevato che l'attenzione esecutiva è visibilmente migliorata sia negli anziani (dai 64 ai 79 anni) che in quelli di età universitaria (da 18 a 25 anni) dopo una breve esposizione a foto della natura.

Buone notizie per gli abitanti delle città con meno accesso alla natura: è stata misurata l'attenzione dei partecipanti immediatamente prima e dopo aver visto le foto della natura, e lo studio ha rilevato che vedere queste immagini ha migliorato l'attenzione e la memoria a breve termine in entrambe le fasce d'età.

 

*******
Considerando che secondo le Nazioni Unite quasi il 70% della popolazione globale vivrà nelle aree urbane entro il 2050, è importante riconoscere l'impatto che anche pochi istanti nella natura possono avere sul benessere generale delle persone.


Che si tratti di pianificare un viaggio in campeggio nel fine settimana o semplicemente di fare una passeggiata fuori dal luogo di lavoro durante il pranzo, restare per qualche tempo all'aria aperta è probabilmente una buona idea.

 

 

 


Fonte: Sanam Yar in Bustle (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.