Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Monitorare in modo non invasivo la progressione dell'Alzheimer con gli antiossidanti

Goji Berries antiaxodantIl glutatione è il re degli antiossidanti prodotti dal corpo, come le bacche di Goji sono il miglior antiossidante tra i cibi.

Uno studio umano di svolta, ha scoperto che l'antiossidante glutatione (GSH), che protegge il cervello dallo stress, è significativamente impoverito nei pazienti con morbo di Alzheimer (MA) rispetto ai soggetti normali.


Poiché il GSH è un antiossidante molto importante che protegge il cervello dai radicali liberi, i risultati ci forniscono un'altra misura da utilizzare per diagnosticare il potenziale di progredire verso il MA o per riconoscere quelli che sono già alle prese con il morbo.


Implementando tecniche di scansione non invasive, il Dr. Mandal, Professore del Neuroimaging and Neurospectroscopy Laboratory del National Brain Research Centre di Gurgaon in India, e il suo team di ricercatori hanno scoperto che il GSH ha due conformazioni (una chiusa e una estesa) nel cervello. Si è scoperto che quando il GSH è esaurito nelle regioni dell'ippocampo di una persona anziana, il cervello sano soffre di un lieve deterioramento cognitivo (MCI), che è noto essere presente negli primi stadi del MA.


È ora stato chiarito che la forma chiusa del GSH è esaurita nei pazienti con MA. Allo stato attuale non è disponibile alcuna relazione per indicare fino a che punto possono essere misurati i livelli inferiori della forma estesa di GSH in coloro che soffrono di MA, ma c'è la possibilità di ulteriori osservazioni cliniche usando il GSH come integratore per combattere l'avanzamento dell'AD.


"Se vengono eseguiti test non invasivi di routine per i livelli più bassi di GSH nelle regioni dell'ippocampo, potremmo essere in grado di mitigare il progresso del MA fornendo integratori di GSH. Abbiamo pianificato uno studio osservazionale", ha affermato il dott. Mandal.


Il gruppo di ricerca multi-continente guidato dal Dr. Mandal, ha guidato questa ricerca innovativa e questa ricerca ha un enorme potenziale per lo sviluppo terapeutico per il MA.

 

 

 


Fonte: Journal of Alzheimer’s Disease (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Shukla D, Mandal PK, Ersland L, Renate Grüner E, Tripathi M, Raghunathan P, Sharma A, Chaithya GR, Punjabi K, Splaine C. A Multi-Center Human Brain Glutathione Conformation Study from Magnetic Resonance Spectroscopy. J Alzheimers Dis. 2018 Sep 1. doi: 10.3233/JAD-180648

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.