Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Dieta mediterranea può ritardare l'Alzheimer di 3 anni e anche impedirlo del tutto

,

Il morbo di Alzheimer (MA) è la forma più comune di demenza, colpendo il 62% delle persone con la  diagnosi. I pazienti soffrono di perdita di memoria, confusione e problemi di parola e comprensione.


Un nuovo studio ha dimostrato che seguire una dieta mediterranea può aiutare a ritardare fino a tre anni l'insorgenza del MA. Ancora più promettenti, i risultati suggeriscono che lo stile mediterraneo del mangiare potrebbe addirittura arrestare del tutto la malattia.


La dott.ssa Lisa Mosconi del Weill Cornell Medical College di New York ha esaminato il cervello di 70 adulti sani, metà dei quali seguiva la dieta mediterranea e l'altra metà una dieta tipicamente occidentale. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista New Scientist dove erano mostrate fianco a fianco le immagini del cervello di due donne, poco più che 50enni. 


Una aveva seguito una dieta in stile mediterraneo per la maggior parte della sua vita. "Il suo cervello occupa la maggior parte dello spazio all'interno del cranio", osserva la dott.ssa Mosconi. "I ventricoli, quelle piccole fessure a forma di farfalla nel mezzo del cervello, sono piccoli e compatti. L'ippocampo - il centro della memoria del cervello - è ben arrotondato e in stretto contatto con i tessuti circostanti".


La seconda scansione era di una donna che aveva seguito per molti anni una dieta in stile occidentale, che comprende carne lavorata, latticini e dolciumi. L'immagine mostrava che il suo cervello aveva sviluppato segni di atrofia cerebrale (contrazione), che secondo la Mosconi indica una perdita di neuroni.

"Con la perdita di neuroni, lo spazio lasciato libero nel cervello viene sostituito da fluidi, che si presentano neri su una risonanza magnetica", ha spiegato. "Nel cervello alimentato con una tipica dieta occidentale ci sono più aree nere rispetto al cervello che aveva una dieta mediterranea. Questi sono tutti segni di invecchiamento accelerato e aumento del rischio di demenza".


Una ricerca presentata dall'Alzheimer's Association International nel 2017 supportava questi risultati. Ha scoperto che gli anziani sani che seguivano una dieta in stile mediterraneo riducevano di un terzo la possibilità di avere la demenza. "Una dieta sana a base vegetale è associato a una migliore funzione cognitiva e a un rischio inferiore di circa il 30-35% di deterioramento cognitivo durante l'invecchiamento", ha detto Claire McEvoy, della University of California di San Francisco.


Una dieta di tipo mediterraneo è abbastanza semplice e si concentra su frutta e verdura, cereali integrali, olio extravergine di oliva e pesce. La carne non è un alimento base in una tipica dieta mediterranea. Comprende anche pollame e uova, ma non così spesso come il pesce. Nella dieta c'è pochissimo zucchero o farina raffinati e, a parte l'olio d'oliva, raramente si consumano grassi come il burro.


Si pensa che l'alto livello di antiossidanti della dieta possa avere un effetto protettivo. È anche molto ricca di proteine, che possono aiutare a prevenire l'infiammazione del cervello e abbassare il colesterolo, che potrebbe essere legato ai problemi cognitivi e della memoria.

 

 

 


Fonte: Colleen Last in Express.co.uk (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.