Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Tagliare le calorie rallenta l'invecchiamento?

Tagliare le calorie può ridurre il rischio di malattie legate all'età e può anche aiutare a vivere più a lungo, suggerisce un nuovo piccolo studio.


Le persone nello studio che hanno ridotto le loro calorie giornaliere del 15% per due anni hanno sperimentato due effetti potenzialmente benefici rispetto alle persone che mantenevano la loro dieta regolare: avevano un metabolismo più lento, segno che il loro corpo stava usando l'energia in modo più efficiente e meno "stress ossidativo", un processo che può danneggiare le cellule.


Sia un metabolismo più lento che uno stress ossidativo ridotto sono stati associati a un minor rischio di malattie legate all'età, come [l'Alzheimer,] il diabete e il cancro, secondo lo studio, pubblicato ieri (22 marzo) sulla rivista Cell Metabolism.


I ricercatori pensano che questo sia perché un metabolismo lento porta a meno stress ossidativo, il che, a sua volta, porta a meno danni alle cellule e agli organi del corpo.


"Limitare le calorie può rallentare il metabolismo basale e, se i sottoprodotti del metabolismo accelerano i processi di invecchiamento, la restrizione calorica sostenuta per diversi anni può aiutare a ridurre il rischio di malattie croniche e prolungare la vita", ha scritto la prima autrice dello studio Leanne Redman, professoressa associata al Pennington Biomedical Research Center della Louisiana State University.


Tuttavia, lo studio è durato solo due anni, quindi i ricercatori non possono dire se la restrizione calorica in realtà si traduce in un minor rischio di malattie legate all'età o a una vita più lunga. Sono necessari ulteriori studi che durano per lunghi periodi di tempo per determinare questo.

 

Mangiare di meno per una vita più lunga?

Per decenni, i ricercatori hanno osservato che la restrizione calorica tende a prolungare la vita in un certo numero di specie animali, ma non è chiaro se porti anche a una vita più lunga negli esseri umani.


Nel nuovo studio, i ricercatori hanno esaminato gli effetti della restrizione calorica su 53 uomini e donne non obesi, e sani, da 21 a 50 anni di età. I partecipanti sono stati assegnati in modo casuale a un gruppo di restrizione calorica o a un gruppo di controllo che mangiava quello che desiderava.


Dopo due anni, quelli nel gruppo di restrizione calorica hanno perso quasi 9 kg in media, mentre quelli nel gruppo di controllo hanno mantenuto il loro peso. Per esaminare i cambiamenti nel metabolismo dei partecipanti, i ricercatori hanno usato una "camera metabolica", che è una stanza sigillata che consente ai ricercatori di misurare con precisione il numero di calorie bruciate.


Hanno scoperto che le persone nel gruppo di restrizione calorica bruciavano da 80 a 120 calorie in meno al giorno di quanto ci si aspetterebbe in base solo al loro peso. Ciò era dovuto principalmente al rallentamento del metabolismo durante il sonno. I partecipanti di questo gruppo hanno anche visto una riduzione dei marcatori dello stress ossidativo.


Quelli del gruppo di restrizione calorica non hanno avuto effetti nocivi dalla loro dieta - non hanno sviluppato anemia, perdita ossea eccessiva o, tra le donne, disturbi mestruali. Inoltre, hanno avuto miglioramenti effettivi nel loro umore e qualità della vita, hanno detto i ricercatori.


Il dott. Luigi Fontana, professore di ricerca della Washington University di St. Louis, ha definito il lavoro uno "studio molto bello" e ha affermato che i risultati confermano che la riduzione delle calorie riduce il tasso metabolico nell'uomo. Tuttavia, Fontana non è d'accordo con l'idea che un tasso metabolico più basso e una riduzione dello stress ossidativo determinino una longevità maggiore  legata alla restrizione calorica. Invece, ha detto che alcuni studi dimostrano che possono essere responsabili i cambiamenti nel modo in cui le cellule degli organismi rilevano i nutrienti.


Ma, a prescindere dal motivo del legame tra la restrizione calorica e una vita più lunga, Fontana ha detto che molte persone negli Stati Uniti potrebbero trarre beneficio dal taglio delle calorie: "In questo paese, il 70% delle persone è sovrappeso o obeso" e l'obesità è legata a una serie di malattie, tra cui le malattie cardiache e il diabete di tipo 2 [ed è un fattore di rischio per l'Alzheimer], ha detto Fontana. E l'unico modo per abbassare i tassi di obesità è con la restrizione calorica e l'esercizio fisico, ha detto.


I ricercatori del nuovo studio affermano che la ricerca futura potrebbe esaminare gli effetti della restrizione calorica insieme al consumo di alcune sostanze, come gli alimenti con antiossidanti, o il resveratrolo (un composto presente nel vino rosso e in altri cibi), che può imitare il effetti della restrizione calorica.

 

 

 


Fonte: Rachael Rettner in Live Science (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Leanne M. Redman, Steven R. Smith, Jeffrey H. Burton, Corby K. Martin, Dora Il'yasova, Eric Ravussin. Metabolic Slowing and Reduced Oxidative Damage with Sustained Caloric Restriction Support the Rate of Living and Oxidative Damage Theories of Aging. Cell Metabolism, online 22 Mar 2018, DOI: 10.1016/j.cmet.2018.02.019

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.