Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Comportamento corretto a 20 anni = cervello migliore più avanti nella vita

Quello che fa bene al cuore fa bene anche al cervello. Gli individui che avevano una migliore salute cardiovascolare in giovane età adulta avevano anche un volume cerebrale maggiore e tessuti cerebrali meno anomali (rispetto alla dimensione totale della testa) in mezza età, secondo un nuovo studio eseguito alla Northwestern University.


Gli scienziati hanno esaminato il peso corporeo, il fumo, l'attività fisica regolare, la dieta sana, il colesterolo e lo zucchero del sangue e la pressione sanguigna; tutti valori che determinano la salute cardiovascolare in base alla metrica «Life's Simple 7» dell'American Heart Association.


"Lo studio dimostra che la tua salute cardiovascolare in giovane età adulta è legata alla tua salute cerebrale più tardi nella vita", ha detto Michael Bancks, ricercatore post-dottorato in medicina preventiva della Northwestern University. "Chiunque può fare questi cambiamenti in giovane età per proteggere la salute del proprio cervello in mezza età".


La ricerca è stata pubblicata il 19 luglio su Neurology.


Stiamo sempre più realizzando che c'è una connessione tra la salute del cuore e quella della testa. Ricerche precedenti avevano mostrato che una migliore salute cardiovascolare in giovane età adulta è associata a una funzione cognitiva migliore in mezza età. Lo studio della Northwestern è tra i primi a mostrare che la combinazione di queste sette caratteristiche sanitarie è legata alla salute strutturale del cervello.


Per lo studio, i ricercatori hanno misurato l'intero volume del cervello, sia della materia grigia/bianca normale (sana), sia di quella bianca anormale (malsana). Hanno considerato che gli individui hanno dimensioni diverse della testa, che influenzano il volume del tessuto cerebrale.


I dati sono stati raccolti da 518 persone con un'età media di 51 anni al momento della misura del volume del cervello, che erano state seguite per 30 anni. Ai partecipanti sono state inizialmente rilevate le misure di altezza, peso, pressione sanguigna, colesterolo e zucchero nel sangue e sono stati intervistati sulla dieta e sull'esercizio fisico. Si sono poi sottoposti a esami successivi ogni due o cinque anni e hanno avuto scansioni del cervello 25 anni dopo l'inizio dello studio.


I ricercatori hanno dato a ogni partecipante un punteggio della sua aderenza a ciascuna delle sette azioni per la salute del cuore, all'inizio dello studio e 25 anni dopo. Hanno trovato che le persone che avevano migliori punteggi della salute del cuore all'inizio dello studio avevano un volume medio maggiore del cervello (in termini di percentuale sulla dimensione totale della testa) in mezza età. Questo era valido anche per le persone che avevano una media migliore del punteggio iniziale e di quello al 25° anno.


Ogni punto più basso nel punteggio di «Life's Simple 7» equivaleva a quasi un anno di invecchiamento nel valore di restringimento del cervello, ha detto Bancks.

 

 

 


Fonte: Marla Paul in Northwestern University (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Michael P. Bancks, Norrina B. Allen, Prachi Dubey, Lenore J. Launer, Donald M. Lloyd-Jones, Jared P. Reis, Stephen Sidney, Yuichiro Yano, Pamela J. Schreiner. Cardiovascular health in young adulthood and structural brain MRI in midlife. The CARDIA study. Neurology, Published online before print 19/7/2017, doi: ​10.​1212/​WNL.​0000000000004222

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.